Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Imperia Tv, viaggio da profani tra le carte depositate, per la prima volta bilancio in rosso di 70 mila euro


Mentre il ‘vento della crisi’  investe giornali come Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Secolo XIX, colossi della comunicazione, nella cittadella di Imperia Tv si festeggia il ‘vento in poppa’. Bilanci in ottima salute nel 2011 (in attesa del deposito ufficiale del 2012). Un editore di grinta e orgolio, Francesco Zunino, che da qualche mese nelle esternazioni pubbliche non risparmia strali alla politica inconcludente, ai suoi principali attori. A cominciare da chi è stato un ‘buon amico’, il potente ex ministro, Claudio Scajola. Qualche tempo fa, battute al vetriolo per la Camera di Commercio, presieduta dal notaio Aldo Amadeo. Dove arriverà ‘patron Francesco’ gran commis di pranzi e cene, il più ‘ricercato’ e amato ospite, nell’imperiese, da enti pubblici, associazioni, sodalizi, confraternite, feste e sagre di paese. Lo scettro di commensali di riguardo con la sua troupe.

Il cav. Francesco Zunino, con la moglie, ad una serata all’azienda Sartori di Albenga

Un piccolo ‘viaggio’ tra le carte depositate alla Camera di Commercio di Imperia, tra relazioni e bilanci, ultimo disponibile il 2011. Pur non appartenendo ai giornalisti tuttologi, né esperti di analisi societarie, possiamo umilmente indicare gli aspetti che appaiono più interessanti. Emerge nel complesso un’azienda sana, dispone di riserve, non ha dovuto far aumento di capitale per ripianare le perdite, soprattutto in conseguenza del minore gettito pubblicitario e di un incremento delle spese del personale.

Il collegio sindacale, nella impeccabile relazione, da atto che ci sono riserve statutarie importanti, oltre ad una liquidità disponibile di 60 mila euro, investimenti in obbligazioni per una rendita di 6 mila euro l’anno. Una società (Imperia Tv Srl) molto liquida. Che ha fatto ricorso ad un finanziamento  di 270 mila euro dalla Carige, garantito dal Consorzio fidi a cui si paga una quota e a tassi agevolati.  I costi di ammortamento vengono peraltro ripartiti in più esercizi finanziari (annualità).

2011 IN PERDITA

E’ vero che il 2011 si è chiuso  in perdita, i costi hanno superato i ricavi, ma questo è dovuto non alle spese correnti bensì agli investimenti, con l’addio all’analogico  e l’obbligo del digitale terrestre. Quella rivoluzione che tanti problemi ha dato e continua a dare a molti utenti della televisione, nelle aree più disagiate e tra i più colpiti molte persone anziane e sole. Addio alla tv senza decoder.

Tra le altri cause delle minori entrate ci sono riduzioni nella voce ‘vendita prestazioni’, meno messaggi elettorali, meno servizi redazionali, meno ‘speciali giornalistici‘. 436 mila euro in tutto con un calo di 84 mila euro rispetto al 2010.

TV IN ESPANSIONE: DA VENTIMIGLIA GENOVA

Imperia Tv, con il management in famiglia (“Siamo una grande famiglia e mi fa piacere servirli a tavola – dice orgoglioso Zunino “), non solo ha potuto espandersi  nel ponente savonese, iniziando una lenta, costante penetrazione su Genova. Non ha lesinato investimenti per dotarsi  di attrezzature da destinare al digitale terrestre. E questo nonostante abbia dovuto affrontare (nel 2011) un anno di crisi globale. La società ha potuto far fronte e ripianare il divario incassi-spese senza mettere mano alla cassa di famiglia.

L’espansione del digitale terrestre, quasi capillare nel savonese, ha creato un ulteriore valore aggiunto ad Imperia Tv che deve confrontarsi con una concorrenza  agguerrita, ma nell’imperiese in alcune ore di punta sembra classificarsi ai primi posti nelle statistiche di ascolto. La cittadina più ‘beneficiata’ pare sia Alassio dove vive il giornalista Daniele La Corte, pensionato allergico al riposo, vulcano di idee editoriali, mancato candidato sindaco nonostante il ‘viatico’ di Imperia Tv alla quale ha riservato una serie di trasmissioni di qualità e successo con L’irriverente. Interviste a personaggi locali e nazionali. Veri e propri scoop.

I CONTRIBUTI REGIONALI

Sarebbe puerile trascurare il fatto che l’editore puro di Imperia Tv non faccia occhiolino ai contributi regionale destinati all’emittenza locale, oltre a quelli che tardano, di competenza nazionale. Il governo Letta ha dato il via libera proprio in questi giorni. Inutile mettere la sordina a quelle presenze di peso in molte trasmissioni, con abituali ripetizioni di palinsesto. Tra gli ospiti, tra gli intervistati c’è qualche big persino inflazionato. Sia a destra, sia a sinistra, sia al centro.  Due esempi. Lo scajolano di ferro Angelo Vaccarezza, presidente della Provincia di Savona, eletto al ballottaggio con 5 mila voti in più del rivale e mite , silenzioso Michele Boffa, ex democristiano della Valbormida.  Vaccarezza eletto con un’adesione alle urne del 45,88 per cento, il più basso nella storia della provincia di Savona.

L’ASTRO ASCENDENTE DI PEVE DI TECO

Un personaggio imperiese, diventato ‘volto noto e amico di Imperia Tv‘, il sindaco di Pieve di Teco.  Il brillante geometra Alessandro Alessandri,  cugino acquisito dei Scajola, rieletto per il secondo mandato il 13 aprile 2013, con una maggioranza del 59,6 %, un’affluenza alle urne in calo, passata dall’84,71 % al 76,7. Proprio con l’avvicinarsi della competizione, l’ora gioioso, ora preoccupato, sempre ottimista Alessandri, era un abituè del piccolo schermo imperiese.  Di lui ci siamo occupati con trucioli savonesi – che da un anno abbiamo lasciato per dar vita a questo blog indipendente e senza pubblicità, formato solo da volontari -, in particolare durante l’attività del ‘trombato’ Pm di Imperia, dr. Filippo Maffeo, ora in servizio in Toscana.

Una televisione locale con alcune ottime professionalità; bravissimi, tra l’altro, nell’adeguarsi alla linea editoriale. Quasi impossibili, almeno non ci è capitato di assistere, confronti e domande alla Santoro o alla Travaglio, eminenti corazzate della lanciatissima La 7. Un giornalismo, made Imperia Tv,  un po’ ossequioso ed attento a non guastare la festa, manciate di populismo ed involontario illusionismo, al cliente pubblicitario. Bisogna però ammettere che agli spettatori di Imperia Tv, almeno in stragrande maggioranza, piace così. Questo è il modello lontano anni luce dal savonese  Carlo Freccero, direttore di una rete e presto pensionato.

Non serve a Imperia Tv scavare a fondo nelle notizie, promuovere  vere inchieste giornalistiche; meglio correre da un angolo all’altro, fare felici organizzatori e partecipanti, pacche sulle spalle, rimediare qualche mugugno. Magari mettendo in secondo piano sgradite verità come è accaduto alla esposizione di Oneglia dell’enogastronomia. Abbiamo assistito ad interviste dove i commercianti si dichiaravano soddisfatti e contemporaneamente al giornalista-acquirente (ma sconosciuto) lamentavano un vero e proprio crollo negli incassi rispetto all’edizione scorsa.

O ancora, quando per non venire meno al battage pubblicitario pagato da Pro Loco o associazioni, si sorvola sulla provenienza della materia prima. Arriva, per far fronte alla mole di richieste, da aziende artigianali (?) della zona?  Quanto delle specialità vengono preparate alla casalinga e quante no? Sappiamo a quanto ammonta la produzione dei fagioli di Pigna, tanto promozionati dallo chef prediletto di Varazze, Giuseppe (detto Renato), nativo di Mendatica? E il ‘favoloso’ aglio Vessalico che si trova in ogni angolo commerciale della Liguria? E la ‘miracolosa’ lavanda di Coldinava? Perchè non limitare le sagre ad una sorte di ‘numero chiuso’ come si faceva un tempo (i crostoli di Loano, anni 60, o a San Giorgio di Albenga, Sagra di Salea), con i casi che conosciamo  bene? Preparazione di produzioni dell’indotto locale, al massimo del comprensorio.

Volete un inequivocabile confronto? La sagra delle pesche di Ortovero. I produttori che si possono chiamare tali sono rimasti due e mezzo. E la lista potrebbe continuare.  Con queste devianze fa un po’ sorridere proclamare in pompa magna (lo fa anche Imperia Tv), il rilancio dell’agricoltura o delle tipicità. Gli unici a non rimetterci sono comunque vada gli incassi pubblicitari per giornali cartacei, on line, tv, radio, blog.  Non si fa molta strada.

Bisogna riconoscere che Francesco Zunino è tenace assertore del ‘rilancio‘ e della ‘valorizzazione‘ della ‘povera montagna’. Con l’inestimabile tesoro ambientale.  Male promozionata da chi dovrebbe farlo per motivi istituzionali e politico-amministrativi. A cominciare da una ‘sprecona’ (oggi a dieta) provincia di Imperia. Non è   una sagra ed il battage pubblicitario (a parte l’assurda inflazione e la dissennata scelta dei prodotti che spesso nulla hanno a che vedere con il territorio, pensiamo  alla porchetta allo spiedo, ai muscoli di mare, alle scomparse lumache, restano quelle di allevamento piemontese, altre arrivano dall’Est, e si può continuare…) che si possono creare le condizione di rinascita della montagna.  Posti di lavoro, soprattutto. Senza assistere alla moltiplicazione delle cooperative sociali, peraltro benemerite in questo contesto.

L’ENTROTERRA MONTANO POVERO E I CUGINI RICCHI

Sarebbe educativo, invece, illustrare ai cittadini le aree dove la montagna è stata davvero rilanciata, con quali strumenti e programmazione. Dall’Alto Adige (italiano) ai Pirenei, francesi e spagnoli.  Lo stesso entroterra della Costa Azzurra.

La resurrezione turistica ed economica di paesi passati sotto il dominio della Francia, a noi vicini: Briga, Tenda, San Dalmazio dove alberghi e botteghe non hanno chiuso. Anzi, ed è difficile trovare camere libere in certi periodi della lunga stagione di lavoro, da aprile a metà ottobre. E non si dica che in quelle zone si mangia meglio che nei nostri ristoranti. O sia meno caro.

Un peccato che Imperia Tv, con tutti i suoi meriti e professionalità, trascuri una strada maestra dell’informazione. Altrettanto pare assurdo, ma forse sbagliamo,  promuovere e battere le mani all’esplosione di sagre  (siamo arrivati a 1.828 nel 2012 nelle province di Savona e Imperia) senza tener conto della qualità e della sottrazione di risorse a commercianti ed esercenti che in parte saranno pure evasori fiscali, per sopravvivere o per ‘furbizia italiana’ , ma rappresentano l’ossatura portante della economia ligure e nazionale.

Vuole il caso che abbiamo ascoltato proprio da queste categorie, costruttive critiche alla quinta edizione di Ineja 2013, quest’anno prolungata dal 14 al 25 giugno. E ascoltato le osannanti dichiarazioni e qualche critica del suo appassionato presidente.  Siamo così sicuri che l’incasso della meritevole  associazione di volontari (sponsorizzati da Imperia Tv)  rappresenti una scelta positiva per commercianti ed  esercenti di Oneglia e Porto Maurizio, dell’immediato entroterra?  Ci perdoneranno, nella nostra ignoranza, semplice testimonianza di cronisti di strada, abbiamo più di un dubbio.  Siamo soli? A Imperia Tv, ai suoi infaticabili dipendenti, non è venuto un dubbio? Ci spieghino, con dati di fatto, dove scaturisce l’eventuale certezza. E ancora, perché – ma stiamo facendo una ricerca – abbiamo conquistato la vetta in Italia delle sagre di pro loco, associazioni benefiche, enti, parrocchie, confraternite, sacrestie.

Resta l’augurio di lunga vita per il cavalier Francesco Zunino, per il futuro passaggio di testimone alla valente figlia Lorella, con la passione del giornalismo, ‘innamorata’ dell’aria e dell’accoglienza che le riserva Mendatica dove ha acquistato un immobile circondato da verde e con vista ‘azzurro del mare’. Buona fortuna ai fedeli collaboratori, impegnati a far crescere un’azienda che occupa stabilmente una dozzina di dipendenti. E non è poco di questi tempi.

Luciano Corrado

IMPERIA TV: SINTESI DI RELAZIONE ALLEGATA AL BILANCIO 2011

“Alla fine del 2011, primi 2012, è avvenuto lo switch-off al digitale terrestre e la nostra emittante, unica delle province di Imperia e Savona, ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale per le trasmissioni in digitale…Così ci sono stati assegnati sei canali per i marchi Imperia Tv, Imperia Tv+ 1 Liguria, Imperioa Tv 24 ore Liguria, Imperia Tv news Liguria, Imperia Tv story Liguria, Imperia Tv Doc Liguria.  Gli investimenti sono stati ingenti e saranno completati nel 2012. Finanziati con capitale proprio ed in parte ricorrendo ad un finanziamento a medio termine.  E’ stata inoltre presentata domanda alla Regione Liguria  per ottenere contributi finalizzati alle nuove tecnologie per poter ricevere a fine 2012, circa 200 mila euro…. Malgrado questo incip positivo che ci inorgoglisce non possiamo nascondere il rammarico per aver chiuso per la prima volta dalla sua trasformazione in Srl il bilancio della società in perdita di 69 mila euro.

Abbiamo patito gli effetti della crisi economica…per una azienda che ricava gran parte dei propri introiti dal settore pubblicità e dai rapporti con gli enti pubblici….il fatturato complessivo è passato da 521 a 435 mila euro, con un meno 16 per cento.

I ricavi da convenzioni con enti pubblici, passati da 149 a 95 mila euro (meno 36%), sia redazionali, servizi commissionati da terzi sono scesi da 33 a 11 mila euro.  La raccolta pubblicità registra invece un incremento del 10 per cento: da 258 a 285 mila euro…..Fatto positivo la fornitura di servizi a terzi, più 24.300,00 mila euro, in particolare trattasi di Multimedia Adnkronos (20 mila euro).

Gli spot elettorali (in assenza di elezioni ndr) sono passati da 76 a 14 mila euro, meno 82% e la contribuzione erogata dallo stato all’editoria segna un meno 41 mila euro….

Da segnalare un finanziamento Carige di 270 mila euro per la durata di 8 anni. ….”

Imperia Tv Srl è stata costituita il 15 dicembre 2012.  Dipendenti, media 2012: 9Ha un capitale sociale interamente versato di 191.250,00 euro. Suddiviso tra Giovannina Piotti, classe 1924, pari a 2.500,00 quote e  Francesco Zunino, classe 1941, per 188.700,00 quote. Con la carica di amministratore delegato.  Dal 1999 risulta Ilio Littardi,  classe 1928. Presidente del collegio sindacale Rodolfo Leone, con Stefano Gandolfo e Giuseppina Bertolucci.

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L.Corrado

L.Corrado

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