Quello che ancora oggi possiamo vedere che ci ricordi la Resistenza sono le fotografie scattate ai partigiani in armi i quali si sono offerti in gruppo, con allegria ed orgoglio, ai fotografi di allora per documentare il loro particolare status di “ribelli” o “partigiani”, di combattenti volontari per la libertà. Sono tuttavia foto scattate in tempo di pace, quando le ostilità erano ormai cessate e si era realizzata la tanto sospirata Liberazione dell’Italia, il 25 aprile 1945.
Nel mio libro in preparazione vi sono anche fotografie, come quella del Biondino, scattate a Cortemilia in tempo di guerra, da un fotografo che è stato l’inconsapevole biografo per immagini dei partigiani che combattevano in zona. Se non vi fossero queste belle fotografie non avremmo nessuna immagine del capo partigiano Matteo Abindi detto “il Biondino” in quanto fu catturato e fucilato a Cairo M. il 1° febbraio 1945, molto tempo prima che terminasse la guerra.
Poi vi sono le foto scattate all’aeroporto partigiano di Cortemilia che venne arato e reso inservibile dagli stessi uomini che lo avevano costruito; le foto scattate all’aereo americano caduto a Bormiola e preso in consegna dai soldati tedeschi. Altra foto interessante è quella scattata a Leoncino(Oreste Arnello) mentre sorveglia tre prigionieri tedeschi catturati sull’Erro e poi condotti a Santa Giulia dal Biondino. La foto fu scattata dal Piero Salomone, poi medico pediatra di Savona, uno dei pochi che possedessero un apparecchio fotografico tra i partigiani.
Abbiamo anche una foto scattata ai Ravagni dove si vedono quattro giovani in calzoncini, sembrano calciatori in ritiro sportivo: uno è Elio Satragno che sarà ucciso in un’imboscata tedesca, una sera in zona operativa alle Moglie Secche di Rocchetta, assieme al collega Libero Rango.
Le fotografie scattate in tempo di guerra sono certamente quelle dei militi della Divisione San Marco e dei Tedeschi perché dopo la liberazione le loro divise sono state abbandonate e non vi sono qui foto di quelli che furono vinti, dopo la Liberazione.
Le altre belle foto sono allora quelle scattate il 25 aprile 1945 quando gli italiani combattenti e liberati erano in festa e posavano orgogliosi accanto ai compagni vincitori. Di questi partigiani riporto il nome cospirativo, quello anagrafico e l’anno di nascita:
Alì – Sergio Barbieri – 1924
Bacchetta – Giuseppe Dotta – 1914
Biondino – Matteo Abindi – 1911
Biondo – Aldo Terrera – 1927
Bomba – Bruno Viano – 1911
Carli – Carlo Giribone – 1925
Carmen – Riccardo Verbena – 1930
Dario – Dario Vinotti – 1924
Elio – Satragno Elio – 1922
Emilio – Emilio Berruti – 1925
Enrico – Enrico Chiarlone – 1911
Flamer – Rinaldo Giribone – 1922
Foggia – Giuseppe Chiarlone – 1919
Gibuti – Pietro Agrebbe – 1921
Gioia – Ugo Longoni – 1923
Gorgona – Mario Urselli – 1925
Ianovi – Lidio Milanese – 1918
Italicus – Virginio Icardi – 1908
Janos – Bonifacino Alfredo – 1921
Katia – Angelo Salomone – 1919
Leoncino – Oreste Arnello – 1926
Lili – Antonio Gallesio – 1922
Lupo – Livio Ferraro – 1924
Mandrake – Roberto Bottero – 1925
Margherita – Fausto Piovano – 1924
Mariuccia – Armando Cominetti – 1926
Nene – Eugenio Fumagalli – 1919
Pedros – Alberto Marenco – 1925
Pende – Andrea Dall’Orto – 1924
Piccin – Onoroto Piovano – 1914
Piero – Pietro Salomone – 1923
Pietro – Pietro Alisei – 1924
Pistola – Giovanni Facello – 1924
Romeo – Remo Briata – 1918
Rusci – Rinaldo Rossi – 1926
Sergio – Furio Sguerso – 1920
Smith – Ferdinando Cozzi – 1923
Tarzan – Franco Chinelli – 1924
Tito – Gualtiero Persico – 1924
Tom – Giuseppe Milano – 1924
Topolino – Carlo Castiglia – 1927
Volt – Edoardo Grosso – 1918
Bruno Chiarlone
58, rue Berte Lotti
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