E’ nato Il Nordovest, il nuovo quotidiano piemontese diretto da Gianni Pintus. Si occuperà soprattutto di politica ed economia (ci sono in vista le elezioni). L’editore è indicato in un gruppo di imprenditori piemontesi. Per ora è diffuso in 5 mila copie solo nelle edicole del Piemonte, ma si annuncia un’espansione in Liguria.
Da mercoledì 7 novembre il Piemonte ha un nuovo quotidiano. Nasce Il Nordovest, iniziativa editoriale che si occuperà esclusivamente di politica ed economia.
“Riteniamo che le trasformazioni radicali che presto interesseranno la vita pubblica piemontese e italiana – spiega il direttore, Gianni Pintus – abbiamo bisogno di un aumento di informazioni, notizie e commenti in questo viaggio verso il nuovo. Faremo un giornale senza pregiudizi e partiti presi, lontano da fazioni e livori, che guarda al territorio e alle tematiche care al mondo dell’imprenditoria”.
Da mercoledì (e poi dal martedì alla domenica), Il Nordovest (il cui editore è un gruppo di imprenditori piemontesi) sarà nelle edicole di tutto il Piemonte, con l’obiettivo di raggiungere in breve tempo anche Liguria e Lombardia.
“L’apertura di un nuovo giornale è una buona notizia in momento di difficoltà per l’editoria e per i giovani che si avvicinano alla professione, anche sul fronte del pluralismo”, ha sottolineato il presidente dell’Associazione stampa subalpina, Alessandra Comazzi. (ANSA).
Inizialmente la tiratura prevista è di 5 mila copie. Due le redazioni: Torino e Novara. Una dozzina i giornalisti assunti. L’obiettivo annunciato è quello di dare voce all’altro Piemonte. Quello della piccola e media impresa. Non avrà pagine di sport e poca cronaca. Molte inchieste e tanta politica. Una difficile scommessa, si può prevedere, per i finanziatori e il direttore Pintus, ex Stampa Sera, ex la Repubblica, Giornale.
LA PROPRIETA’
Nella proprietà, rappresentata dal giovane commercialista novarese Giovanni Calloni, amministratore unico della società, pare abbia un peso rilevante Andrea Giacomini, della omonima azienda, colosso dei rubinetti, degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, oltre 130 milioni di fatturato, grande accusatore nella faida di famiglia che ha portato all’arresto di padre, sorella e fratello per fondi neri, trasferimento di capitali all’estero, evasione.
E si vocifera che tra i partner ci sia anche un noto gruppo operante nella sanità privata, ma molti nomi sono coperti da fiduciarie e nulla trapela. Altrettanto reticenti sono sulla linea editoriale. Di certo non sarà un quotidiano “para-leghista” come qualcuno ipotizzava riferendo indiscrezioni sul ruolo di “regista” dietro le quinte dell’operazione di Beppe Cortese, fino a qualche mese fa braccio destro diRoberto Cota (ora i rapporti si sono alquanto raffreddati).
L’ex capo della segreteria del governatore, da noi interpellato, smentisce seccamente ogni suo coinvolgimento.