Il vento del rinnovamento soffia nell’eccellenza della tradizione linguistica e culturale, raro e virtuoso esempio della comunità brigasca sparsa nel mondo. L’Associazione A Vaštéra, onlus, fondata 32 anni fa, ha eletto presidente Giovanni Belgrano, originario di Viozene, imperiese d’adozione, urologo e andrologo di fama, con studio e notorietà anche ad Albenga. Il 16 aprile succederà al mitico e benemerito prof. Antonio (Nino) Lanteri. Lascia da vicepresidente un’altra figura di spicco: Giancarlo Bonaudi, già funzionario Bankitalia, al suo posto l’arch. Maria Carmen Lanteri che è stata la prima donna ad entrare nel Rotary Club Sanremo. Confermata la ‘francese’ Liane Masi Pastorelli.
Una comunità, quella Brigasca, con una coesione e vivacità organizzativa ammirevole. Il ‘turbo’ è stato senza dubbio lo staff di presidenza, a cui va aggiunto il tesoriere, i membri del consiglio direttivo (10), i due revisori dei conti. L’altoparlante dell’attività è divulgata dalla ottima rivista semestrale “A Vaštéra – Scartari de Gente Brigasche“. Una pubblicazione non soltanto di cronache di avvenimenti, incontri, appuntamenti, testimonianze, i necrologi esemplari di chi si n’è andato, i nati, matrimoni, ricorrenze, centenari, approfondimenti e ricordi, tante immagini di vita e d’attualità. Negli ultimi numeri, ad esempio, si può leggere e si trova sul sito internet, un servizio scritto dal consigliere comunale di minoranza (Briga Alta), Francesco De Lucia, che ripropone un suo viaggio in Argentina, in una terra di emigrati di Piaggia. Quasi due secoli fa i fratelli Giovanni, Giacomo, Antonio e Pietro Lanteri, arrivarono a 40 km da Reconquista dove fondarononoo la comunità Lanteri – porta il loro nome – e hanno fatto fortuna. Documenti storici ricordano quanto fossero orgogliosi delle loro origini, negli anni si sono aggiunti migranti dal Friuli e dal Trentino. Il consigliere De Lucia ricevuto con tutti gli onori, accompagnato da un cicerone di quelle terre di immigrati, per fargli conoscere di cosa furono capaci i quattro fratelli brigaschi.
Oppure si può leggere la pagina che il presidente Antonio (Nino) Lanteri ha dedicato al ricordo, al ritratto, di monsignor Antonio Lanteri (vedi a fondo pagina) che fu insegnante di italiano nel Seminario Vescovile di Albenga e per lunghi anni parroco a Loano nella basilica di San Giovanni Battista nel periodo in cui non erano ancora attive le altre due parrocchie. Una sacerdote a volte discusso, che aveva un’autorità morale ed un ruolo significativo nella comunità loanese. Che ha mantenuto, con orgoglio, lo status di brigasco, tenendo rapporti con i concittadini, presenziando a incontri e cerimonie civili, religiose. L’ultima volta fu a Piaggia, poi sostituito da mons. Alvise Lanteri. Ci sono poi due sacerdoti viventi che appartengono alla comunità brigasca, don Antonello Dani, di Viozene, parroco della diocesi di Albenga – Imperia a Piani, personalità molto in vista, attivo, impegnato nel sociale, anche con iniziative e prese di posizione che spesso hanno fatto clamore, con una scia ora di consensi, ora di critiche. Un prete coraggioso, con amici e nemici, che si dedica in particolare all’apostolato e agli ultimi, cittadini extracomunitari in particolare, dando assistenza ed aiuti umanitari. C’è infine un missionario, in sud America, Padre Alberti(classe 1943), che ha studiato negli anni ’50 e ’60 nel seminario Vescovile di Albenga – Imperia, mantiene i contatti con il paese natio, i parenti, i conoscenti.
C’è pure un evento che di anno in anno da lustro e visibilità al ‘popolo brigasco’ che in parte si differenzia dal dialetto ‘ormeasco’. Il raduno annuale dei bigaschi che si tiene alternativamente sul versante italiano e su quello francese. Nel 2015 l’ultimo ritrovo è stato a Piaggia (Briga Alta), con la colloborazione della Pro Loco, un pranzo per una mega tavolata da 300 commensali, allegria, musica, buonumore. Non sono neppure mancati gli appuntamenti al Teatro Salvini di Pieve di Teco. Altra perla brigasca e di successo è il museo multimediale di Realdo (vedi il filmato….). Con la frazione Verdeggia appartiene al Comune di Triora. I soci iniziali dell’Associazione A Vaštéra furono una cinquantina riunendosi alla Camera di Commercio di Imperia. Il loro numero, nonostante la naturale diminuzione per decessi, si è incrementato nel tempo e non mancano i volti giovanili, le giovani coppie. Esiste pure una piccola mascotte, una bimba di 4 anni, con genitori originari di Upega, che parla perfettamente ‘brigasco upeghese’. Per concludere, una semplice informazione di servizio. Tra gli sponsor più convinti l’Associazione può vantare i Rotary Sanremo Hanbury, consapevoli di quale sia la calamita dell’entroterra imperiese per tanti turisti italiani e stranieri, quale sia il patrimonio ambientale, vera ricchezza della provincia, quali le radici culturali e storiche, le tradizioni.
Voler bene all’entroterra significa anche aiutare concretamente associazioni di volontariato, quale la onlus A Vaštéra alla quale, nelle donazioni e nella denuncia annuale redditi, può essere destinato il 5 per mille. Il presidente, presto emerito, Nino Lanteri lascia con le sue 88 primavere un copioso bagaglio in eredità a quanti hanno nella mente e nel cuore la gente brigasca, le radici storiche. Il vice presidente uscente, Bonaudi, con un gesto pregevole lascia l’incarico a Maria Carmen Lanteri che ha curato, con impegno, il progetto di restauro della chiesetta alpestre e simbolo di Sant’Ermin, avvolto in un alone arcano, nella Valle dei Maestri. Gli altri componenti del consiglio direttivo dell’associazione sono la prof. Anna Alberti, segretaria, di Sanremo; il rag. Giovanni Ivano Lanteri di Imperia; Luciano Frassoni presidente del collegio revisori dei conti di Sanremo, Carlo Lanteri, Gianpiero Alberti, Luisa Lanteri, Francosie Gastaldi Nitart, Giuseppe Cotta, Marco Cantarini, Lianò Bruno Lanteri, Giuseppe Mascardi; revisori dei conti, Antonio Lanteri e Alberto Gallo. La rivista A Vaštéra ha come direttore il prof. Antonio Lanteri, vice direttori il prof. Carlo Lanteri e Giampiero Alberti. (l.c.)