Se non lo provi sulla tua pelle, di un parente, una persona cara, non puoi renderti conto di come funziona la sanità nel ponente savonese. Prima a ‘tirare fango’ erano politici e gregari del centro destra contro il ‘sistema’ ospedaliero modello Montaldo, Burlando, Miceli (già Pci, Pds, Ds, Pd). Oggi accade il contrario. La sinistra spara sul centro destra a marchio forzitaliota, leghista. E con qualche ragione. Si pensi solo alle liste d’attesa. La protesta ? In una serata gelida, ad Albenga, organizzato dai ‘Cittadini stanchi’ (promozionato dai media, con titoli come ‘Ospedali ai privati, protesta in Riviera’), va in scena lo scontro tra grillini (con qualche gaff e vaff) e pidiessini. Assenti destra e Lega. Il ‘teatrino’ (senza offesa) con il fotoreporter che di ‘teatri’ ne ha già vissuti tanti. Silvio Fasano descrive la serata con immagini e didascalie. Affascinato dalla presenza, al bar Jiulius di viale Pontelungo, di tre belle e brave conduttrici. Ma ‘piomba’ il dramma di Massimo Biovi, gamba amputata al S. Corona causa infezione. E ha bisogno del trapianto di cuore, nessuno gli da l’appuntamento. Leggi la replica di Sasso del Verme segretario provinciale della Lega.
L’onorevole albenganese, Franco Vazio, non sarà stato molto certosino nel curare le necessità del territorio nei suoi cinque anni al Parlamento. Prima di lui (anni sessanta) era toccato solo al contadino democristiano Bartolomeo Bolla che era solito riservare un paio di giorni la settimana negli uffici della Coldiretti, nella sede Dc e a far visita ai paesini, di cui si ci ricorda soprattutto alle elezioni. Bolla non sarà stato un Taviani, un Pertini, un Lucifredi, ma il ‘popolino’ almeno lo sentiva vicino. E Vazio ? A parte Albenga, era facile incontrarlo a qualche sagra più gettonata come Salea, Garlenda, Casanova, Cisano. In compenso ha avuto parecchia visibilità, specie negli ultimi mesi, sulla Tv nazionale, la Rai, con Bruno Vespa, oltre ad essere citato, non sempre benignamente, in inchieste giornalistiche de l’Espresso, sia come vice presidente della commissione Giustizia, sia quale componente e relatore della commissione banche che, a dire il vero, con il suo territorio aveva ben poco a che fare. Comunque sia, assicurano i bene informati, è entrato nelle grazie del ‘presidente – segretario ‘Matteo Renzi e ottenuto un supercollegio sicuro al prossimo Parlamento. Vedremo quale sarà il risultato elettorale nel ‘suo ponente’ ed in Liguria che peraltro poteva contare su due ministri con dicasteri importanti (Difesa e Giustizia). Vedremo il frutto del loro lavoro in Italia e nella terra ligure. E non si dia però la colpa, se va male, soltanto agli elettori immaturi.
Come pare abbia ragione l’on. Vazio, cugino del sindaco Cangiano e con parentela, per via della moglie, con l’ex sindaco di Savona Berruti (la rassegna stampa che ovviamente i più dimenticano lo dava spesso e volentieri in corsa – e premiato – al Parlamento), quando dichiara che l’agricoltura ligure ha perso 16 milioni di contributi a favore delle aziende agricole colpite da danni alluvionali. Vazio parla di ‘arroganza ed ignoranza’ dell’assessore regionale competente Stefano Mai, ex sindaco di Zuccarello, volto noto a Imperia Tv. Mai ha sempre negato dando la responsabilità alla burocrazia ministeriale. E’ certo, quei soldi non sono arrivati. Hanno aggiunto danno a danno e la beffa. E la cosa meritava ben altra attenzione e reazione da parte delle stesse associazione di categoria (non basta qualche comunicato stampa), una mobilitazione costante. Invece chi ne parla più ? Cosa significa aver privato – almeno fino ad oggi – gli agricoltori, già penalizzati, di quei fondi che in altre regioni le aziende agricole hanno ricevuto ?
Un trattamento, con analoga terminologia (‘arroganza ed ignoranza‘) l’avv. on. Vazio lo riserva all’avv. Sonia Viale, leghista imperiese, già sottosegretario di Stato con il governo Berlusconi, tra le meno entusiaste del ‘sistema Scajola‘, oggi assessore alla Sanità. Vazio sostiene che “i nostri ospedali ed i nostri diritti saranno venduti al primo ben informato che passa”. Il riferimento è l’assegnazione ai privati, in toto, pronto soccorso inclusi, degli ospedali di Cairo Montenotte, Bordighera, Albenga. Con la gestione pubblica fanno debiti, non si è riusciti a frenare la migrazione ospedaliera verso altre regioni (Basso Piemonte e Milano), con liste d’attesa che favoriscono di fatto l’esplosione che si è verificata negli ultimi tre, quattro anni, degli ambulatori privati, l’arrivo, in provincia, di gruppi a dimensione nazionale. I privati fanno profitti, da business, laddove il pubblico ‘fallisce’ e senza liste d’attesa. E il mondo sindacale osserva, senza mordente, dopo aver perso, per anni, credibilità. (L.Cor.)
Leggi il comunicato stampa della Lega con Sasso del Verme segretario provinciale