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Liguria e Basso Piemonte

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Provincia di Savona anni ’70: sanità e ospedali, come eravamo. Il resoconto di Giannetto Beniscelli, scrittore e giornalista


Un resoconto scritto da Giannello Beniscelli, pubblicista e scrittore alassino, compianto personaggio di doti morali e straordinario levatura culturale, conoscenza del territorio anche come collaboratore del Secolo XIX quando esisteva da terza pagina della ‘Cultura’. Un’analisi redatta su incarico della Provincia di TSavona. I cittadini residenti, la classe politica ad ogni livello e chi la rappresenta al Parlamento, dovrebbero conoscere quel materiale d’archivio che trucioli.it pubblica a stralci.

Giannetto Beniscelli mentre dipinge. E’ morto il 24 settembre 2005 a 88 anni, scrittore e giornalista, è stato presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e della Seava (aeroporto di Villanova d’Albenga). Il Comune di Alassio gli ha dedicato una piazzetta in onore

Certamente il progresso tecnologico e della scienza medica hanno fatto passi da gigante. Ma se continuiamo a dibattere, oggi più di ieri, sul dove va la sanità pubblica, come viene gestita e decisa dalla politica, amministrata da funzionari che al vertice sono di nomina partitica, forse c’è qualcosa di sbagliato nelle scelte, nella ripartizione territoriale. Le polemiche mai foriere di risultati sull’ospedale San Paolo, su quelli di Cairo Montenotte e Albenga, sul Santa Corona sono eloquenti del diffuso malessere tra utenti ed operatori sanitari. E’ vero che la legge nazionale tiene conto, nella spesa pro capite, dei residenti e non dei turisti. Un paradosso in una provincia, prima in Liguria, negli arrivi e nelle presenze, nel fatturato del ‘prodotto turismo’ che devo trovare  soluzione non più dilazionabile. Non è arrivata con i governi di centro destra e di centro sinistra. Non sappiamo cosa ci riserverà un futuro governo di ‘grillini’. Speriamo abbia torto il veterano Silvio Berlusconi quando ripete:  quel movimento è formato per il 95 % da persone che nella vita non hanno mai avuto un lavoro.

SAVONA E IL SUO CIRCONDARIO Giannetto Beniscelli scriveva: “Esistono un ospedale  generale provinciale, con un migliaio di posti letto, un ospedale geriatrico, ambulatorio e poliambulatori Enpas, Inam, Inail, Inadel, Enpi,  Cassa Marittima, Cassa Previdenza per portuali,  Cassa Artigiani, Croce Bianca, cinque case di cura, un centro di igiene mentale, il laboratorio provinciale di igiene e profilassi, due centri medico- psico- pedagogici. Un totale di 1500 letti, quindi 12 letti ogni mille abitanti.

IL COMPRENSORIO DI VARAZZE CON LA VALBORMIDA – Il comprensorio varazzino – scriveva nella sua radiografia ed analisi Giannetto Beniscelli –  dispone solamente di tre infermerie, situate a Celle,  Varazze e Sassello e di un poliambulatorio Inam. Il comprensorio di Cairo Montenotte , interessante tutti i bacini delle Bormide,  è notevolmente deficitario di  attrezzature sanitarie: due infermerie a Millesimo e Altare, due poliambulatori Inam , un dispensario antitubercolare, una casa di Cura a Cairo.  Per un popolazione di 44 mila abitanti sono disponibili 156 letti, cioè tre letti ogni mille abitanti.  Il che è veramente  ed assurdamento poco, a meno che , col favore del Cielo, abbia tutti a godere ottima salute fino al tramonto della vita.”.

IL COMPRENSORIO DI FINALE LIGURE – ” Risulta straordinariamente dotato – sempre secondo l’articolo di Beniscelli –  specie per la presenza del Santa Corona , a Pietra Ligure, un colossale complesso con 1900 posti letto e  1450 dipendenti ( oggi siamo scesi a meno della metà ndr) e reparti per tutte le specialità. Oltre al Santa Corona  esistono a Finale Ligure  un ospedale di zona e infemerie civiche a Loano, Noli, Pietra Ligure,  un ospedale chiaurgico e una casa di cura a Loano, due poliambulatori Inam. Il totale è di  2.373 posti letto: 42 per mille abitanti.

IL COMPRENSORIO DI ALBENGA – Beniscelli che pubblicazione edita dalla Provincia di Savona, allora il presidente democristiano, ing. Mario Siccardi: ” Nel comprensorio di Albenga, la situazione torna ad una media bassissima; posti letto 394, sette per ogni mille abitanti. Funzionano un ospedale di zona ad Albenga, un ospedale per lungodegenti ad Alassio, quattro poliambulatori, un dispensario antitubercolare e tre case di cura. “.

Interessante quanto riporta lo scrupoloso Beniscelli sulla situazione sanitaria provinciale, lasciando la parola ad una pubblicazione, allora recente, dell’INPS: ” Nell’elencazione di tutte le strutture sanitarie esistenti nei cinque comprensori, si potrà subito notare che i due comprensori più carenti di posti letto sono quelli della Val Bormida e di Varazze….pienamente giustificata  la richiesta della popolazione….di realizzare in nuovo ospedale di zona in grado di soddisfare le necessità della popolazione della valle che, per le sue caratteristiche, ha bisogno di un presidio sanitario…..adeguato alle richieste  e alle attese del territorio….”.

COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA 25 LUGLIO 2017  SUL SAN PAOLO DI SAVONA –

GENOVA – “Nella programmazione socio sanitaria che stiamo elaborando l’ospedale San Paolo non perderà nessuna delle sue caratteristiche e quindi sarà salvaguardato per essere il punto di riferimento nell’area di competenza dei sindaci di quel comprensorio”. Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale al termine dell’incontro con la delegazione di sindaci del savonese che hanno consegnato all’assessore le delibere dei consigli comunali del loro territorio e della Valbormida chiedendo rassicurazioni rispetto alla tutela dei presidi ospedalieri territoriali. La vicepresidente Viale ha spiegato ai primi cittadini che “gli ospedali San Paolo, Santa Corona e l’ospedale di Cairo sono tutti tenuti in altissima considerazione dalla Giunta e saranno oggetto di quell’atto fondamentale della vita del Consiglio regionale che è l’atto di programmazione socio sanitaria: a differenza delle precedenti amministrazioni che avevano chiuso i presidi sanitari, noi – ha assicurato la vicepresidente Viale – manterremo tutti i nostri ospedali, non diminuiremo i servizi e, anzi, grazie all’azione di efficientamento del sistema realizzata da Alisa, riusciremo a dare identità e rafforzare quelli che sono punti di riferimento per i nostri cittadini. In particolare, non solo saranno mantenuti l’ospedale San Paolo come Dea di I livello e l’ospedale Santa Corona come Dea di II livello, ma sarà ripristinato il Pronto soccorso dell’ospedale di Cairo Montenotte. Oltre a questo, a fronte di un aumento delle fragilità – ha concluso – non dobbiamo dimenticare la necessità di rafforzare anche l’integrazione tra ospedale e territorio che è fondamentale. Per questo siamo impegnati anche per garantire risposte puntuali a chilometro zero, ovvero fino a casa dei cittadini”.

LA GIUNTA PROVINCIALE DI SAVONA IN CARICA DAL 1070 AL 1975 SOTTO LA PRESIDENZA DI MARIO SICCARDI

Nella giunta provinciale, come documentano le foto, c’è stato un periodo dal 9 ottobre al 14 novembre 1971 in cui per effetto della crisi tra ni partiti di maggioranza, il cav. Carlo Camino venne eletto presidente della Provincia, assessori anche Giacomo Tassara di Loano (personale ed ecologia).

 

 


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