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Liguria e Basso Piemonte

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Cosio d’Arroscia, il murales più bello della valle per la festa di erbe selvatiche officinali


Un bellissimo ‘biglietto da visita’, una ‘cartolina’ da inviare agli amici. Un tempo si ricorreva alla posta, ora ad internet e via cellulare. A Cosio d’Arroscia è stato realizzato il ‘murales’ più appariscente e culturalmente pregnante dell’intera valle. Qui è una novità anche se ci sono altri esempi seppure rari. Nella veste di pittori, artisti, gli alunni del Liceo Artistico di Imperia, assistiti dai loro insegnanti. Intanto domenica scorsa, un rione di Cosio, si è riunito per festeggiare i Santissimi Apollonio e Edda. La messa all’aperto e poi il pranzo ‘fai da te’.

Cosio D’Arroscia, la ‘capitale delle erbe’ selvatiche del ponente ligure, è qui che si sono riprodotte antiche usanze, quando la vita di montagna e di campagna, diciamo una povertà dignitosa, induceva le casalinghe ad utilizzare in cucina  le ‘erbe’ non coltivate. Per il paese è diventato motivo di promozione ed attrazione, un veicolo che attira gente, ma anche studiosi, appassionati, cultori della ‘genuinità’ al 100 per cento. E con le erbe i ‘segreti’ culinari dei nostri vecchi, le cose semplici ma delicate, salutari.

Cosio, attraverso l’Amministrazione comunale e l’attivissima Pro Loco, ha chiesto al liceo artistico di disegnare un paesaggio sulla falsariga di ‘paese delle erbe’. Sette alunni della V classe per una settimana si sono dedicati alla gigantografia artistica, sul modello di murales già realizzati a Alto (CN),  a Triora, alle Ferriere di Imperia. Cosio con le sue erbe officinali, gli alambicchi, la sua chiesta ‘monumento’. Con gli allievi le professoresse Cristina Rovaldi e Laura Comollo.  Così che potrà accogliere i suoi ospiti della stagione 2017 esibendo un’altra ‘rarità’ d’arte.

Cosio d’Arroscia che con l’arrivo del parroco nel marzo 2014, laureato in farmacia, don Enrico Giovannini, sta riscoprendo se ce ne fosse stato bisogno, visto il ruolo dell’attivissima Pro Loco, il senso di comunità; il sacerdote ha dato una benefica sterzata di iniziative pastorali e ricreative (l’istituzione dell’Associazione Vallinmusica che valorizza gli antichi e pregiati organi di molte chiese di montagna), coinvolgendo praticamente tutti, giovani e meno giovani, mamme, padri, nonni, zii, scapoli.  Una presenza che si vede e si fa sentire nella vitalità religiosa e sociale. Il sentirsi appartenenti ad un’unica comunità che va in simbiosi con le aspirazioni, i bisogni della gente, quantomeno morali, ma anche umani e materiali. La vicinanza, la presenza costante del ‘pastore di anime’  che non è invasiva, ma pervasiva a non sentirsi soli.

Cosio che risce ora ad organizzare, nonostante gli abitanti siano quelli di un piccolo paese, la festa rionale. I santi Apollonio ed Edda, due vescovi, due martiri. Secondo una tradizione Sant’Apollonio sarebbe stato il quarto vescovo della città di Brescia. Il vescovo Edda è venerato come santo dalla chiesa cattolica e da quella anglicana. Alle 12 di domenica, don Enrico dopo aver celebrato Messa a Mendatica (è anche parroco di Montegrosso e di Rezzo) è corso a Cosio dove l’attendevano una trentina di fedeli, residenti e proprietari di seconde case.  Al termine della cerimonia sacra il pranzo all’aperto, dopo aver smontato l’altare di fortuna. Un sacerdote apprezzato e che si fa apprezzare, attivo e che coinvolge gli altri, mai supponente e meno che meno incapace di comunicare, farsi ascoltare. Un ‘missionario’ di Cristo, della chiesa romana, mandato dal vescovo Olivieri sui quei monti che hanno bisogno di aiuto e di fratellanza.

LA FESTE DELLE ERBE – Ogni anno, la terza domenica del mese di luglio, a Cosio d’Arroscia Borgo del Benessere si tiene la Festa delle Erbe e della Lavanda.Domenica 16 luglio, la manifestazione inizierà alle ore 9:00 con il mercatino dell’artigianato. Alle ore 12:30 partirà il percorso gastronomico per le vie del centro storico, lungo il quale si potranno gustare le numerose specialità della valle, soprattutto a base di erbe aromatiche e piatti tipici della famosa Cucina Bianca. Da non perdere, in particolare, le specialità di Cosio come le Rajore alle erbe e le Caterinette alla lavanda. La giornata sarà animata da gruppi itineranti con musica popolare e balli. Durante la manifestazione sarà attivo un servizio di bus navetta, per permettere ai partecipanti di raggiungere facilmente il paese dal parcheggio delle auto.

 

Cosio d’Arroscia don Giovannini mentre si avvia accompagnato da un parrocchiano cerialese di nascita, ma di adozione di Cosi, a celebrare la Santa Messa del rione che festeggia i ss Apollonio e Edda

 


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