Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Loano, guerra ai barboni sulle panchine
Finalmente hanno sfrattato Giovanni!
Evviva le auto in sosta impunita sull’Aurelia


Hanno scelto il periodo più appagante per ‘sfrattare’ dalla panchina attigua al camposanto il clochard più popolare di Loano: sua dimora abituale anche se risulta cittadino di Borghetto S. Spirito. Un personaggio innocuo, non ha mai fatto male a nessuno. Non chiede neppure l’elemosina. Fino a non molto tempo fa la sua dimora diurna era una panchina a Borgo Castello, nei pressi di un negozio di alimentari e di un bar tabacchi. A lungo ha dormito in un’anfratto’ di cemento a pochi passi dal Bingo più frequentato della provincia di Savona. 

E’ il 29 giugno 2016 , Giovanni Russo, il mitico clochard di Loano è rimasto senza panchina, per la gioia del vice sindaco Lettieri e dei concittadini benpensanti

Con la promozione che la notizia merita ecco i titoli dei media locali: Loano, il Comune ha tolto la panchina della discordia davanti al cimitero. Il vice sindaco Lettieri (il ‘pio’ per antonomasia della giunta Pignocca srl, il più votato dalla cattolicissima comunità di indigeni e immigrati dal sud ndr) afferma: “Tolta la banchina utilizzata da clochard e soggetti poco raccomandabili”. C’è di più e di più inquietante per l’ordine pubblico ? Lettieri dichiara a Federica Pelosi (Il Secolo XIX e La Stampa): “Quella panchina veniva monopolizzata non solo da due clochard che comunque sono assegnatari di moduli abitativi (sic! ndr) a Borghetto Santo Spirito, ma anche da soggetti poco raccomandabili.  Non sono pochi i loanesi che ci ringraziano per questa decisione e dopo aver preso analoga iniziativa alla stazione  ferroviaria.  Il cimitero è un luogo particolare e non potevamo permettere che certe scene si ripetessero”.

Come dar torto ad un pubblico amministratore che a Loano è quasi venerato. Uno che via Facebook ha scritto di doversi ricandidare altrimenti cosa avrebbe detto al suo figlioletto…”. Che papà tutti lo volevano, per opere di bene, e lui si rifiutava ? Insomma Loano città con un porto turistico per mega milionari, non può permettersi il lusso di ignorare il mancato decoro della panchina abitata dal clochard Giovanni.

A proposito: chissà se c’è ancora qualcuno che legge il giornale ed ha memoria buona per ricordare l’articolo scritto dal bravo Luca Berto a proposito di ‘Bicicletta’, ovvero Giovanni Russo. Vedi a fondo pagina.

Giovanni Russo nell’estate 2015 sulla panchina di Borgo Castello

Intanto per la gioia degli automobilisti, il tratto di Aurelia di Loano, più intasato, dove gli intralci sono all’ordine del giorno, dove le rotonde e i dossi sono capaci di risolvere al meglio la viabilità cittadina (pedoni ed auto si intralciano a vicenda), dove non solo serve prevenzione, controllo, ma soprattutto senso del dovere per far rispettare i divieti, la buona creanza, il civismo; ebbene qui il disordine, il caos stradale regna sovrano. Transitano sistematicamente pattuglie dei vigili urbani ma tirano dritte. Se qualcuno ricorda, si fa per dire, che sono stati multati i trasgressori incalliti che lasciano l’automezzo in sosta negli spazi riservati ai bus, alzi la mano.  Le cattive abitudini hanno il comune denominatore della tolleranza all’illegalità, del lasciar correre; proprio nella zona più ingolfata, intasata, intralciata della città. Dove si arriva prima a piedi che con un mezzo a motore. Che semiparalizza l’Aurelia ormai ridotta ad un labirinto di intralci e rallentamenti.

Bisogna ammettere che chi criticava il lassismo, la mediocrità del precedente assessore alla Polizia Urbana (Lettieri) non immaginava di quali risultati pratici, operativi, sarebbe stata capace il successore. Non solo, l’area di sosta dei bus davanti allex bar Haiti è sistematicamente occupata da auto in divieto, c’è anche quella di piazza Vallerga.  Tutta la zona del resto è caratterizzata da soste irregolari e premiate, incoraggiate con l’impunità. Difficile capire cosa debba accadere di peggio. Forse si è fatto l’abitudine a lasciar correre, al caos, al disordine. Una palese diseducazione di massa, quella che ogni tanto i servizi televisivi ci fanno vedere  e rabbrividire a Palermo, a Napoli….

Giovanni Russo estate 2015 a Borgo Castello

Di male in peggio si direbbe, alla luce del sole. Allora ecco l’utilità di mostrare i muscoli al mite Giovanni diventato, forse a sua insaputa, un ‘pericolo pubblico’. Magari non guasterebbe un cenno cristiano dei sacerdoti che celebrano Messa; additare il buon esempio di Loano contro i ‘disturbatori della quiete pubblica’. Senza per questo farne di ogni erba un fascio. Tra clochard e clochard, tra pubblico amministratore ed amministratore pubblico. Non sono tutti uguali, per fortuna. Almeno questo Loano lo merita.

Loano, via Aurelia nei pressi della rotonda dell’ex bar Haiti: le auto sostano regolarmente nello spazio riservato ai bus di linea costretti a sostare al centro della strada per far salire gli utenti. Oltre ai pericoli si crea un ulteriore intralcio alla circolazione già intasata per gran parte della giornata
Loano, è il 20 gennaio è appena transitata una pattuglia di vigili urbani ci sono tre auto in sosta negli spazi riservati ai bus di linea, una scena abitale di impunità e lassismo
Loano: In ogni ora della giornata parcheggio gratis abusivo nello spazio riservato ai bus di linea
Il giorno 30 dicembre, 24 ore dopo la pubblicazione del servizio, sull’Aurelia si fanno beffa dei divieti e dei vigili urbani, complimenti!
Loano quando l’impunità è garantita parcheggiare nell’area riservata ai bus di linea diventa una consuetudine

Avatar

Trucioli

Torna in alto