Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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TV2000 network dei vescovi a Mendatica
Maria ingegnere edile: piove addio internet


Una sorpresa dal network radio televisivo dei cattolici italiani: TV2000 il canale della Conferenza Episcopale Cattolica, nella trasmissione ‘in diretta’, ha mandato in onda come si vive in montagna, a Mendatica, intervistando Maria Ramella, giovane ingegnere edile, tra gli animatori della Cooperativa di Comunità Brigì (vedi trucioli….) 

Da sinistra Paola Ferrari, diploma in agraria, Maria Ramella e papa Paolo, il sindaco Piero Pelassa, il presidente della Pro Loco Antonio Agnese

Mendatica che, quando piove, “non riesco a lavorare perchè si interrompe il servizio di internet“(vedi il servizio di TV2000…..), ha rivelato l’intervistata mendaighina. Papà Paolo, insegnante in pensione a Imperia, è tra i personaggi più conosciuti e preparati dell’entroterra. E’ stato vice sindaco del paese, ha ricoperto ruoli importanti, candidato alle provinciali con l’Udc (non eletto per una manciata di voti), presidente e poi direttore del Parco delle Alpi Liguri mettendosi in aspettativa dall’insegnamento.

Maria Ramella non è soltanto una professionista che sta cercando di affermarsi senza abbandonare la terra degli avi, è una mendaighina orgogliosa di vivere l’esperienza di una comunità che, a TV2000, definisce ‘una grande famiglia’. ‘Con una popolazione prevalentemente di anziani, dove per anni non sono più nati bambini, ma lo scorso anno si è festeggiato il lieto evento del primo battesimo. ‘Una cosa bella che tutto il paese ha vissuto con gioia e speranza’.  Maria, un po sconsolata, ha ammesso che i servizi di cui si può beneficiare non sono molti, ad iniziare dalla cattiva ricezione di internet: quando piove black out al computer. Eppure è sbagliato rassegnarsi, come Maria ci sono altre giovani leve, addirittura il paese può vantare un fiorire di neo laureati. Il dinamismo della cooperativa giovanile, l’augurio è che non debbano ritrovarsi con le delusioni e amarezza dei genitori, dei nonni. Aiutati che il ciel di aiuta, ma se si continua a privilegiare il bacino elettorale della città, con finanziamenti a pioggia, con incentivi urbanistici, anzichè investire risorse, dunque posti di lavoro, nell’entroterra ‘povero’, per la montagna, andrà di male in peggio.

L’abbiamo  scritto tante volte. Non bisogna andare fuori dai confini per imparare la saggia politica amministrativa. L’Alto Adige, la provincia autonoma di Bolzano,  ha le sue città, ma il suo gruppo dirigente, maggioranza e minoranza, si sono trovati d’accordo che la priorità dovesse prima di tutto riguardare l’alta e media montagna. Dove si è potuto realizzare il connubio pastorizia e turismo. Seggiovie, cabinovie e strutture ricettive, commerciali, aperte 11 mese all’anno. Un investimento tira l’altro, favorisce la ricaduta di finanziamenti pubblici e privati. Dalla vacanze estive che iniziano a Pasqua, a quelle invernali con le piste da scii o i soggiorni escursionistici.  Dove si è data priorità a costose arterie stradali, provinciali e comunali, infrastrutture come acquedotti e reti fognarie, illuminazione, per raggiungere i masi più sperduti che si sono trasformati in attività produttive per chi li gestisce, dando vita all’indotto  lungo le valli e le cittadine. Non solo, la stragrande maggioranza dei giovani, dopo il diploma, spesso la luarea, resta a lavorare nelle aziende di famiglia, presidiare il territorio e si deve spesso ricorrere a manodopera straniera, in particolare dalla vicina Slovenia e Croazia, per i lavori più umili.

Un esempio in parte ‘copiato’ dalla stessa Francia sulle sue Alpi e sui Pirenei, seppure in misura minore rispetto allo spaccato alto altesino dove vivere in montagna è la regola e non l’eccezione. Papa Paolo VI ripeteva: “Le montagne suscitano nel cuore il desiderio dell’infinito”. (L.C.)

 

 

 

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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