Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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‘Semplicemente Noli’ flop di pubblico,
ma ‘botte da orbi’ alla giunta comunale


“Un appuntamento da non perdere” ammoniva il sito ‘Semplicemente Noli’: schieramento di centro sinistra che per 7 voti aveva mancato un tris al governo della cittadina. Nonostante venerdì non sia serata televisiva di calcio o di programmi di grande ascolto, poco meno di una trentina di persone si sono presentate nella sala consiliare. Un flop che la dice lunga sulla disaffezione e meritava una mini riflessione in pubblico degli organizzatori. Un’agenda senza tema, eppure di argomenti interessanti e d’attualità locale si è parlato. Volontariato, raccolta firme contro la soppressione dell’ambulatorio Asl, sussidi ai disoccupati, aumenti Tari, carenza di liquidità nelle casse comunali, piano regolatore bloccato da anni, sorte dell’edificio Ponte Vecchio, di Villa Rosa e della Colonia Monzese.Iniziamo dalla cassaforte di Palazzo Civico, argomento affrontato col suo bagaglio di conoscenza dal due volte sindaco Ambrogio Repetto, artigiano idraulico. “Per la prima volta nella storia cittadina – ho sostenuto –  il Comune ha carenza  di liquidità di cassa. Siamo arrivati a 1 milione 319 mila euro di anticipi. Dal primo agosto sono stati sospesi i pagamenti ai fornitori.  Perchè ? Il sindaco tranquillizza, ripete che entro fine anno tutto andrà a posto. Vedremo. Intanto pare che da novembre abbiano cominciato a pagare qualcosina.” Senza scendere nei tecnicismi dei mutui e del loro utilizzo (un’opera viene finanziata col mutuo nella sua interezza, ma resta disponibile la differenza tra quanto previsto e il ribasso d’asta), Repetto ha citato qualche altro esempio. Si erano previsti 450 mila € per evasione IMU, ne sono stati incassati solo 105. E qui ha lanciato un preallarme: “Non vorremmo succedesse ciò che è accaduto a Borghetto S. Spirito, si mette a bilancio una cifra e poi si scopre che mancano, nel nostro caso c’è già un divario di 650 mila euro”.

Il default di Borghetto, governato da una giunta di centro sinistra, si aggirava intorno ai due milioni e mezzo di Euro. Il commissario prefettizio Santanastaso ha scoperto che in realtà il Comune ‘dimenticava’ di incassare  una buona fetta di tasse locali, ad iniziare dall’Imu, alla tassa sulla spazzatura, al suolo pubblico. Insomma c’era una gestione piuttosto allegra e disorganizzata nel dare e nell’avere. I sei dirigenti lamentavano di essere al di sotto dell’organico, con l’ufficio tributi ridotto a un’unità e mezza. Non pare che Noli sia arrivato a questi estremi, vedremo.

Un altro tasto probabilmente dolente dell’amministrazione Niccoli, così come è stato esposto da Repetto, è il rapporto tra Comune (la casa dei cittadini) e il volontariato. Non è il caso di spendere molte parole per fotografare l’importanza nel contesto civile di una comunità, il seme giovanile. Supporto e coesione, solidarietà non effimera rivolta al bene comune. “Ricordo che con la nostra amministrazione si era instaurata un’ottima collaborazione, oggi deteriorata, ridotta ai minimi termini. E’ una cosa che fa male e mi rattrista….”.

Sala consiliare di Noli, Ambrogio Repetto, Debora Manzini e Lucio Fossati

IL PIANO REGOLATORE – Lo strumento di pianificazione urbanistica, faro maestro di ogni Comune, a Noli, è nato nel 2003, aveva mosso i primi passi già nel ’97, ha ricordato Repetto. Oggi è vecchio, superato, non più idoneo. Il Puc è stato avviato nel 2013- 14, prevedeva anche un bando di 30 mila € che si è bloccato con le elezioni. ” Se ricordo bene si è detto che si voleva risparmiare, affidando il lavoro di stesura agli uffici comunali, con un Puc fatto in casa. Poi si è anche detto che avrebbe provveduto la Provincia. Purtroppo siamo ancora fermi e credo proprio manchi la volontà  di metterci mano, ciò significa rinunciare allo sviluppo, al piano degli arenili, con il presupposto che il porto non si può fare e questo è pacifico“.

CASA DI RIPOSO – Tutto fermo al palo. Anzi, peggio di prima pare di capire. Villa Rosa resta dov’è, non è andato in porto l’operazione con il costruttore Aldo Delle Piane di Savona. Era stato stimato un valore, secondo Repetto, di 5 milioni e mezzo. La colonia Monzese (ristrutturata) e il parco di proprietà dell’imprenditore avrebbero dovuto ospitare gli anziani della casa di riposo, in cambio della proprietà e trasformazione in alloggi di Villa Rosa. Ma per realizzare appartamenti era necessario  il cambio di destinazione d’uso che non ha avuto l’assenso della Regione, forse neppure della Provincia. Repetto ha citato il ‘caso parcheggi’ del parco della Monzese. Usato dal Comune per 30- 40 anni senza aggravio, oggi utilizzato con una spesa di 9 mila lire e aperture domenicali. Un cenno ai progetti bloccati di Via Belvedere. Una ferita sanguinante, grottesca anche nell’iter del contenzioso civile e penale, tutta da affrontare e dimenticare visto che proprio grazie al ‘governo Repetto‘ vengono penalizzati, oltre ogni  immaginazione, incolpevoli proprietari di alloggi e si è paralizzato il programma parcheggi. Come non bastasse resta tutto da scrivere il capitolo danni che il Comune, ovvero i cittadini, potrebbero essere chiamati a pagare, per quota parte. Senza contare il costo delle parcelle, dei disagi ai residenti e ai turisti, della pessima immagine che mina la credibilità dell’istituzioni.

Sedie vuote nella serata di Noli, a ds Alberto Peluffo e Franco Rossello

IMMOBILE PONTE VECCHIO – Altra nota dolente della giunta Niccoli. Era previsto l’acquisto per 800 mila euro, due milioni per il restauro. Avrebbe dovuto ospitare una sala congressi, uffici, diventare sede della Croce Bianca. L’Inail avrebbe dovuto erogare un finanziamento, alla stregua di Cassa Depositi e Prestiti. Insomma, per il Comune un impegno di tre milioni foriero di indiscussi vantaggi socio economici. Invece non si è più saputo nulla.   Non è andato meglio il ‘caso frantoio’. Una ventina le famiglie interessate ad utilizzare la struttura per frangere le olive e  che ha sede nella zona della cava, proprietà privata. “I cittadini – ha fatto presente Repettosono costretti ad emigrare, con gli immaginabili disagi, in altre località”. La stessa cava interessata da frana, da ordinanza di sgombero conseguenti ad allagamenti a valle, a scantinati e garage, vede il Comune inizialmente arroccato sulla richiesta di lavori di messa in sicurezza per 100 mila euro. Il privato (proprietà famiglia Orsini) ha fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza e ottiene la sospensiva. Dice Repetto: ” Il Comune al fin fine chiude la controversia accontentandosi di 20 mila euro per realizzare una diga; ci troviamo di fronte ad un privato che a Noli ha molti altri interessi”.  La diga tiene ed è utile, però ogni anno il Comune deve pure accollarsi l’onere di svuotarla.

INTERVENTO DI LUCIO FOSSATI CANDIDATO SINDACO – La serata è iniziata con un lungo e in buona parte noioso excursus di storia recente dei rapporti tra minoranza e maggioranza per bocca del sindaco mancato Lucio Fossati. Ed è probabile che sarà ancora lui il portabandiera nella prossima tornata elettorale. Non si è risparmiato in variopinte ed estrose allocuzione del tipo ” giusto…, logico…, doveroso…, normale, banale, scontato,  superfluo, sfacciatamente,  dialogo, capricci, , riflessione, considerazione, curiosi, bizantini, stravaganti, ironico, sarcastico…. “. Una lezione di indottrinamento di “come siamo amministrati” durata un’ora e 15 minuti a suon di sorsi d’acqua. Per fortuna pareva aver trovato almeno due spunti di particolare interesse, vale a dire qualcosa di concreto per i cittadini. Fossati ha messo a fuoco il bilancio comunale e la voce ‘occupazione’.  “La risposta ironica e sarcastica del sindaco – ha incalzato – quando gli abbiamo fatto osservare che nelle 470 pagine del bilancio 2016 – 18 non c’era nulla  dedicato all’occupazione, è stata quella che il documento contabile è in pareggio. Poteva dire, seppure genericamente, che dovrebbe essere il benessere e la qualità della vita dei cittadini. Ci sono i disoccupati, un dramma sociale che investe la dignità della persona. A Noli ho verificato che dai dati della Provincia, pur non aggiornati, risultano 313 residenti in cerca di lavoro; nella classifica del rapporto percentuale col numeri di residenti occupiamo il terzo posto in Provincia.  L’unica risposta di Niccoli è stata: C’è sempre qualche furbetto, ma non sappiamo dove reperire le risorse”.

Nella realtà è emerso, ma questo non è stato detto, che la richiesta di stanziare 30 mila euro per la disoccupazione cozzava contro dati di fatto inoppugnabili. Un elenco non aggiornato dei ‘bisognosi’, al punto che tra i 313 indicati da Fossati, agli uffici comunali risultano anche persone emigrate, decedute, non più residenti, già assistite dal servizio sociale, oppure disoccupati, tipo i bagnini, camerieri, baristi, ovvero quanti  lavorano stagionalmente e percepiscono l’indennità di disoccupazione. Ovvio che stando così le cose si finisce per fare disinformazione e non rendere un servizio a chi si trova realmente nello stato di indigenza. Su questo aspetto la privacy impone di dare per scontato “il Comune fa il suo dovere con questa fascia di cittadini”.

Fossati si è soffermato infine sulla latitanza della giunta Niccoli  sul fronte ambientale. “L’ambiente dovrebbe preoccuparci tutti, è quanto  lasciamo in eredità a figli, a nipoti…alla stessa stregua si è ignorato l’impegno di tenere un consiglio comunale pubblico, aperto a tutti, e si dovrebbe fare molto più spesso anche per altre tematiche, sulla questione dell’acqua pubblica”. Quasi una noto di colore, a suon di battute spiritose, Fossati l’ha riservata agli orari in cui sono convocati i consigli comunali: alle 8, alle 12, alle 16. Senza tener conto dei consiglieri che hanno un lavoro, una famiglia da mantenere. Pare di capire che Niccoli e C.  si divertano a fare dispetti all’opposizione. Dal pubblico la domanda di Alberto Peluffo: ‘Quanto costano al Comune i sacchetti per l’umido ?”. Risposta: ‘Non lo sappiamo‘. Altro domanda a proposito di Capo Noli. Ha risposto Repetto dicendo che “per quel che gli risulta è tutto fermo“. Ha dimenticato di aggiungere che lui non è informato a dovere visto che da consigliere ha l’accesso alla ‘posta’ degli atti pubblici dove avrebbe letto la corrispondenza e la lettera alla Regione, all’Anas del sindaco Niccoli, pubblicata peraltro due settimane fa anche da trucioli.it e riproponiamo in questa settimana su un altro servizio da Noli.

L’AMBULATORIO ASL – E’ stata Debora Manzino ad illustrare in modo stringato ed efficace la problematica dell’ambulatorio pubblico per il quale sono già state raccolte 400 firme di cittadini. Il laboratorio di analisi è a rischio, dopo la chiusura a marzo 2015 di quello infermieristico, con l’impegno  di Asl dell’assistenza e dei prelievi domiciliari peraltro limitata a poche decine di soggetti con patologie serie o non autosufficienti. A coordinare  la raccolta di firme è la commerciante Chiara Garzoglio, titolare del negozio ‘Pensieri in fiore’. Il sindaco, già medico di famiglia, sta valutando la possibilità di attivare  una convenzione con l’Asl per mantenere il servizio con un finanziamento comunale.

Debora Manzino ha infine citato la ludoteca, prima era gratis ora a pagamento. Il malessere di famiglie con bambini che frequentano l’asilo provoca il ripiego verso le strutture di Bergeggi e Spotorno. Altro spunto importante: nelle elementari non è stata prevista la mensa. Il Comune per l’edilizia scolastica ha contratto un mutuo di 500 mila euro. (L.Cor.)

Leggi anche dall’archivio di truciolisavonesi (trucioli.it è nato dopo) “ Ai miei cari concittadini….” Firmato Luminella 12 residenza di…?

 


L.Corrado

L.Corrado

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