Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Controinformazione, Carlo Vasconi ‘presidente del sì’. Una grande opera a Savona? Energie rinnovabili sui tetti delle case con un’infinità di posti di lavoro


Era il 7 maggio 2009, Valeria Rossi, giornalista d’assalto (ora defunta), intervistava il candidato presidente della Provincia, Carlo Vasconi, consigliere regionale. Lo slogan: ‘I verdi dicono sì alle energie rinnovabili dal 1986’. I temi caldi, ieri come oggi, la raccolta differenziata, le autostrade intasate, l’Albenga – Predosa, le grandi opere a discapito di più opere e più utili, la Piattaforma Maersk, Tirreno Power e il ministro Prestigiacomo che ‘ha cambiato tre quinti della commissione VIA nazionale’.

D – I problemi più caldi, ovvero i rifiuti, che a Savona rischia di diventare veramente serio. Come affrontarlo ?

Carlo Vasconi nella foto a corredo dell’intervista del maggio 2009 al giornale on line ‘Savona Ponente’ di Valeria Rossi

R – …La comunità dei cittadini, anche per colpa di una parte preponderante della comunità politica che illude le persone che basti sparare i rifiuti in una macchina che il brucia e il problema non esiste più, non è proprio entusiasta all’idea di mettersi un inceneritore in casa. Non lo è neppure all’idea di fare la raccolta differenziata porta  a porta. Invece questa è l’unica soluzione  veramente praticabile ora e qui, senza perdere altro tempo. Dobbiamo metterci in testa che si deve partire dalla raccolta caseggiato per caseggiato….  Quello dei rifiuti è un problema nostro e che dobbiamo risolvere. Oggi viviamo teoricamente nel mono dell’informazione e le informazioni che ci arrivano sono spesso indirizzate e finalizzate dai grandi gruppi. Di conseguenza il cittadino  ha una visione sbagliata del problema. E a noi Verdi, ambientalisti tocca il compito di fare un lavoro di controinformazione che però è estremamente difficile. ..A Savona, ad esempio, i due maggiori gruppi, Pdl e Pd, hanno idee e programmi molto simili e danno lo stesso tipo di informazione attraverso i media locali ( La Stampa, Il Secolo XIX). Ogni fine settimana assistiamo alle autostrade liguri intasate. Qual è la soluzione che emerge dai mass media ? Realizzare un’altra autostrada, ovvero l’Albenga – Predosa che però finirebbe per diventare un ulteriore grande accentratore di traffico.  Non abbiamo bisogno di grandi opere, ma di migliorare le infrastrutture esistenti, le strade provinciali e comunali, insomma dare priorità assoluta a più opere e più utili, anzichè a una sola che costerebbe come tutte le altre, lasciando quasi tutti i problemi esistenti.

E ancora  il lavoro è in testa alle preoccupazioni di tutti i savonesi, come è giusto e logico che sia.  Quali risposte a questa domanda ? La stessa informazione locale promuove di fatto idee collegate a container, cemento, consumo del suolo. Per noi invece ci sarebbe da fare una grande opera: energie rinnovabili sui tetti di tutte le case, in modo che ogni casa e ogni condominio possa rendersi autosufficiente dal punto di vista energetico. Questo porterebbe un’infinità di posti di lavoro. Ma i giornali di questo non parlano mai. E i cittadini leggono sempre di meno.

D –  Parliamo delle centrale elettrica di Vado Ligure. Lei è consigliere regionale, le risulta che la Regione abbia acconsentito a seguire un iter che di fatto tagliava fuori fin dall’inizio, relegandola a un parere consultivo (che non conta più niente) e seguendo una procedura d’urgenza, quando di urgenze non ce n’era affatto ? E  la Regione fa la parte dell’offesa quando non poteva non sapere che sarebbe stata scavalcata ?

R – Non mi risulta. La Regione ha sempre dato parere negativo all’ampliamento della centrale. Il settore tecnico della Regione ha detto ‘no’, riprendendo i ‘no’ detti dalla Provincia, dal Comune di Vado Ligure e dai comuni limitrofi. Cambiato il governo con l’avvento del ministro Prestigiacomo che ha cambiato tre quinti della commissione Via nazionale, è stata fatta una riunione a cui non è stata invitata la Regione Liguria, che infatti  non ritiene neppure che questa riunione possa essere considerata valida, e ha dato parere positivo. Questa maggioranza si è sempre opposta e si opporrà al terzo gruppo. E’ fuori dubbio che in passato gli enti locali abbiano fatto errori e troppo accondiscendenti verso la Tirreno Power, ma è un altro discorso.

D – Quanto incideranno nel voto popolare i fattori ambientali, quali la centrale e la piattaforma Maersk ?

R –  Moltissimo sul voto di Vado e Quiliano.  Per il resto i temi ambientali, in Italia, sono purtroppo sottostimati. La percezione della qualità della vita a Savona  è molto buona perchè viviamo in un ambiente ‘ìbello’ esteticamente, con il mare, il verde delle colline,,,non si ha la percezione  di vivere in una zona pesantemente inquinata. Inoltre i due principali partiti, Pd e Pdl,  tendono a sminuire l’importanza dell’impatto ambientale e questo ovviamente si ripercuote sull’atteggiamento dei cittadini. Per questo sono particolarmente benemeriti tutti i comitati- come Unite per la salute di Quiliano, Mare Vado, Vivere Vado che cercano di fare informazione su questi problemi.

D – Bisogna ammettere che la sensibilità ambientale si riscontra solo nei punti ‘caldi’, come Vado e la Valbormida, in realtà è inquinata, e pesantemente, tutta la provincia.

R – Sono assolutamente d’accordo, il problema sfugge al savonese, al nolese, allo spotornese. Ho letto di recente uno studio in cui emergeva che i savonesi vivono in modo molto negativo l’impatto del grattacielo Fuksas sulla città,  mentre sono molto più ‘rilassati’ nei confronti della centrale che vedono come un problema specifico di Vado e Quiliano. …..Noi Verdi denunciavamo la gravità già nel 1986… e venivamo sbeffeggiati e presi in giro, ignorati dalla stampa, ci sentivamo dire che il carbone costa meno e che non si può prescindere dal carbone. Basta leggere le dichiarazioni del Pd e del Pdl al Secolo XIX e alla Stampa che fanno da notaio….

D –  Con queste premesse chi vincerà le  elezioni provinciali ?

R – Nessuno può essere sicuro ma i partiti del cemento, della centrale e della piattaforma sono decisamente in vantaggio. Gli amici del Pd in Regione pronosticano per i Verdi l’1 per cento. Il centro destra è favorito. Potremo essere sconfitti, ma credo che chi si batte senza secondo fini non perda mai veramente.  Noi continueremo a lottare per i nostri tanti ‘sì’ e un grande ‘no’, il nucleare. Però dobbiamo ammettere  che i grandi schieramenti  hanno una potenza di fuoco in grado di annientare  chiunque altro.

NOTA DI REDAZIONE: le elezioni provinciali  del giugno 2009 sono state vinte da Angelo Vaccarezza che ha sfidato al ballottaggio e sconfitto Michele Boffa il candidato meno amato dal partito del mattone e in una competizione che ha visto l’ex democristiano (Vaccarezza) partire nettamente favorito. Per 22 anni è stato prima consigliere, poi assessore, quindi sindaco di Loano dove la destra cementiera ha sempre governato, non solo grazie alla ‘banda bassotti’. Alle ultime regionali Vaccarezza ha raccolto 4.506 preferenze al fianco del neo governatore Giovanni Toti, delfino di Silvio Berlusconi e fautore di un’alleanza inossidabile con la Lega Nord di Matteo Salvini.

 


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