Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cosio d’Arroscia, Mendatica, Monesi
Arrivano austriaci, argentini, portoghesi


Chi l’avrebbe immaginato che un solitario ventinovenne argentino scoprisse, via internet,  pregi e tesori della Valle Arroscia. Sempre a piedi da un paese all’altro ha visitato ogni angolo antico di  Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte. Interessato a raccogliere materiale, testimonianze, per scrivere un libro. Lui cuoco e distillatore. E chi avrebbe scommesso che l’inaugurazione del primo Bed and Breakfast di Monesi di Mendatica avrebbe attirato  anche giovani portoghesi, austriaci ? 

Mariano Barrionuevo a Mendatica lungo la provinciale per Cosio d’Arroscia

La storia più singolare ed avvincente l’ha racconta Mariano Barrionuevo, baffetti, orecchino, aspetto da professorino. E’ partito dal suo paese natio, oltreoceano, viaggio in aereo. “Dall’Argentina avevo letto, con molto interesse, la descrizione e il paesaggio della Valle Arroscia. E simile ad una valle argentina sia per la morfologia, sia per l’identità storica…”. Mariano conosce superficialmente l’italiano, dunque traduciamo. Zainetto, macchina fotografica, ombrello, computer, commenta ancora: ‘ Ho trovato molto interessante il Museo delle Erbe di Cosio d’Arroscia, credo sia di un valore eccezionale per un piccolo paese – museo. Ho dormito nel rifugio Rifugio Ca’ da Cardella. Ho letto che dopo i primi anni di attività a cura della Pro Loco, la gestione delle prenotazioni è affidata alla nuova Cooperativa di Comunità Brigì. Aperto tutto l’anno non ha gestore interno. Per pernottare è necessario avvisare  la Cooperativa e in caso di arrivi non previsti, all’ingresso della struttura è comunque  possibile reperire un contatto telefonico. Dispone di una rete wi-fi gratuita e il servizio di trasporto utenti e bagagli su tutte le provenienze e le destinazioni. Le tariffe a persona per una notte: Euro 15,00. Mi sono trovato benissimo, un ambiente molto caratteristico, da cartolina. Spero che anche in Argentina si possa arrivare a queste iniziative per valorizzare le nostre valli. Credo che sia importatissimo farsi conoscere, soprattutto nel mondo giovanile. Durante il viaggio ho trovato altri giovani, con altre destinazioni, entusiasti di fare esperienza diversa rispetto al solito turismo di mare o di montagna”.

Mariano aggiunge: “Interessante per l’ambiente e natura, per la realtà architettonica, in buona parte conservata, per chi vuole scoprire, fare una vacanza in un angolo del pianeta solitamente non si vede in televisione, né viene descritto dai grandi mezzi di comunicazione. Non c’è lusso, non ci sono locali a quattro, cinque stelle, ma la semplicità, il calore e l’ospitalità degli abitanti, delle persone che si incontrano”. Ancora Mariano Barrinuevo: “Non avrei neppure immaginato che su queste montagne fosse possibile gustare, cenare, con una pizza squisita e una spesa a portata di chi non può permettersi di girare pranzando al ristorante”.

Mariano incontrato, con il trolley, lungo la strada stretta e a tornanti, avvolta nel verde e panoramica, tra Mendatica e Cosio d’Arroscia. “Mi sono sempre spostato a piedi, ora devo raggiungere la statale di Colle di Nava, attendere il pullman e raggiungere Pieve di Teco, da qui Albenga e in treno  arrivare a Bologna dove vive e lavora papà. Torno in Argentina con un bagaglio di ricordi, tante foto, immagini. Credo che questo primo viaggio in Italia, in Valle Arroscia, mi abbia cambiato la vita. Non vedo l’ora di scrivere il libro e far conoscere questi luoghi, le usanze, le iniziative per fare turismo, attirare visitatori. Anche in Argentina dove vive un maggioranza di origini italiane ci sono intere zone con piccoli paesi caratterizzati dalla pastorizia, gente umile, legata ad usanze e costumi in via di estinzione o di abbandono. Io più che un turista sono un viandante curioso”.

Il nuovo Ramingo di Monesi di Mendatica, un vecchio teccio di pastori ristrutturato con gusto e nel rispetto dell’ambiente
Cinzia Lanteri

Intanto notizie interessanti arrivano da Monesi. Cinzia Lanteri che con la famiglia ha realizzato un accogliente, tipico, ricco di comfort B&B (Ramingo vedi…), confida: “Io e mio marito scopriamo ad ogni nuovo ospite cose nuove,che poi è quello che cercavamo, da condividere. Sono arrivati, tra gli  italiani e stranieri, due ragazzi dal Portogallo, in moto che attraverso il web avevano visto la via del sale Monesi -Limone. Poi cinque 5 giovani austriaci in mountain-bike! Direi che la materia prima c’è e attira gente, ci vorrebbe un po’ più di coraggio nel fare. Dall’iniziativa privata a quella pubblica. Non possiamo solo lamentarci”.

E la maledetta frana ? Ancora la signora Cinzia, titolare di un avviato esercizio commerciale a Imperia: “L’interruzione della strada sembra avviarsi alla conclusione: prolungamento degli orari di apertura fino a giovedì 14, quando avverrà l’apertura della carreggiata a monte. Certo è stato un periodo difficile, da dimenticare. Anche a noi è capitato di doversi precipitare a portare la macchina dall’altra parte, risalire a piedi verso casa e riscesi sempre a piedi  al di là dello sbarramento”.

Il rifugio comunale di Ca’ Cardella, gestito da una cooperativa di Mendatica, caratteristico e confortevole. Pernottamento, 15 euro a notte

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