Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Banane Orsero tra Medellin e Cime di Leca d’Albenga. Un giornalista di Savona scopre…


In un supermercato capita di incappare in una gialla cassetta di banane. La marca ben stampata è Fratelli Orsero. Poco distante dal logo, sulla confezione stessa, compare questa scritta: “Thiabendazole, Imazalil, Myclobutanil and/or Azoxystrobin applied for the preservation of quality” (sic) “Applicati per preservare la qualità” …(Leggi dal blog degli Orsero: sulla tavola degli italiani banane di alta qualità)

Cos’è tutta sta roba, aggiunta alle banane provenienti da Medellin (Colombia)?

Cominciamo col Thiabendazole: “Il tiabendazolo (denominazione comune internazionale, conosciuto anche come TBZ e con i nomi commerciali Mintezol, Tresaderm, e Arbotect) è un composto eterociclico aromatico (…) usato come fungicida e antiparassitario.

Come additivo alimentare il tiabendazolo trova impiego come conservante alimentare sotto la denominazione E233. Ad esempio, è applicato alla buccia delle banane per preservarne la freschezza ed è un comune ingrediente delle cere collocate sulla scorza degli agrumi. È altresì presente nelle soluzioni acquose nelle quali tali frutti vengono immersi.

A causa della sua lieve tossicità, il suo uso come additivo è stato vietato in Unione europea[6], negli Stati Uniti, e in Australia e Nuova Zelanda (Wiki)

(6: http://www.food.gov.uk/science/additives/enumberlist)”

Troviamo poi l’Imazalil. Al primo posto in google c’è un articolo de www.ilfattaccio.it che recita:

“L’Imazalil è un fungicida utilizzato per la conservazione degli agrumi. Una volta applicato, si deposita sulla buccia e penetra all’interno degli agrumi rendendo il periodo di conservazione più duraturo.

L’imazalil è cancerogeno ed attualmente la normativa europea è estremamente permissiva rispetto all’impiego di questo fungicida.

Potrete trovare agrumi trattati con questa sostanza sia italiani che provenienti dall’estero. L’alternativa è quella di scegliere solo prodotti non trattati con questa sostanza, anche se potrebbero avere costi superiori, ma quando si tratta della salute vale la pena spendere qualche cosa in più.”

Poi, il Myclobutanil: ad una prima occhiata, con la y greca in italiano non si trova praticamente nulla. Google consiglia Miclobutanil. Fatto salvo che sia la medesima sostanza il primo risultato è di www.toxipedia.org che mal tradotto dice:

“Myclobutanil è un fungicida di classe conazole. E’ usato pesantemente per controllare i funghi che interessano uva da vino e uva da tavola, soprattutto in California. Viene usato anche in un certo numero di altre colture alimentari. Anche se ha una bassa tossicità acuta, è stato osservato che il miclobutanil influenza le capacità riproduttive degli animali da laboratorio.”

In alternativa è indicato sempre sulla cassetta gialla originale Orsero, l’Azoxystrbin.

Cerchiamo. Wikipedia si, ma solo in inglese. Facciamo tradurre anche stavolta da Google gli effetti:

“La sua tossicità è bassa per i mammiferi, gli uccelli, le api, insetti e lombrichi. Azoxystrobin è classificato come molto tossico per gli organismi acquatici e [il suo prodotto di derivazione principale] R234886 come molto dannoso. Un recente studio mostra che azoxystrobin e R234886 possono fuoriuscire da terreni argillosi per un lungo periodo di tempo dopo l’applicazione del pesticida e, quindi, rappresentare una potenziale minaccia per gli ambienti acquatici vulnerabili e le risorse di acqua potabile”.

Ninin  (il blog del giornalista Mario Molinari di Savona)

Di seguito riportiamo i link delle schede tecniche delle 4 sostanze citate “Thiabendazole, Imazalil, Myclobutanil and/or Azoxystrobin”

Per il Myclobutanil si dice che “può essere letale se ingerito”…

Il problema fra l’altro è che le prove di tossicità sono realizzate sulla singola sostanza e non sul formulato commerciale dove ci sono altri numerosi agenti; le dosi limite sono per individui adulti e non per feti/bambini molto più sensibili, non si tiene conto dell’effetto cocktail.

L’ultimo link è al Bollettino dell’Ordine dei Medici di Pistoia, dove a pag. 9 si può scaricare un recente articolo sui rischi da pesticidi firmato dalla Dott.ssa Patrizia Gentilini.

Nessun allarmismo, ma una sana consapevolezza.

ninin.liguria@gmail.com

http://www3.syngenta.com/country/it/it/Prodotti/agrofarmaci/Documents/Schede

http://shop.agrimag.it/content/3458-imazalil

Decreto 6 marzo 2014 (GU n. 71 del 26-3-2014) Revoca delle autorizzazioni all’immissione in commercio e impiego dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva Imazalil approvata con regolamento (UE) n. 705/2011 in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009, per mancata presentazione di un fascicolo conforme alle prescrizioni di cui al regolamento (UE) n. 545/2011

http://msdssearch.dow.com/PublishedLiteratureDAS/dh_0950/0901b803809501d3.pdf?filepath=it/pdfs/noreg/011-03519.pdf&fromPage=GetDoc

“può essere letale in caso di ingestione o di penetrazione nelle vie respiratorie”

http://www3.syngenta.com/country/it/it/Prodotti/agrofarmaci/Documents/Schede-di-sicurezza-2015/Vendita-diretta/DPD/QUADRIS.pdf

http://www.omceopistoia.it/Docs/Bollettini/32.pdf

In un supermercato capita di incappare in una gialla cassetta di banane. La marca ben stampata è Fratelli Orsero. Poco distante dal logo, sulla confezione stessa, compare questa scritta: “Thiabendazole, Imazalil, Myclobutanil and/or Azoxystrobin applied for the preservation of quality” (sic) “Applicati per preservare la qualità” …


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