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Noli e le assurde, dannose discriminazioni nel decoro urbano. Chi è il marziano?


Santo Nalbone, titolare della Galleria Noli Arte, risponde all’articolo di Alberto De Simone vedi….. (bar Milano) . Premesso che non ho mai pensato di essere né un prete, né un poeta, né un assessore esterno, né un adepto, né tantomeno falso o presuntuoso.

Una delle immagini più caratteristiche e promozionali di Noli, i valori della pesca tradizionale grazie a chi continua la tradizione

NUOVO REGOLAMENTO ESTERNALITÀ: CHI È IL MARZIANO ?

Premesso che non ho mai pensato di essere né un prete, né un poeta, né un assessore esterno, né un adepto, né tantomeno falso o presunto.
Se il Sindaco e l’attuale giunta hanno fatto un Regolamento assurdo e dannoso per molte attività commerciali e l’immagine stessa di Noli non è certo colpa mia.
Ovvio poi che si ritrovino quotidiane contestazioni.
E se ne ritroverebbero molte di più se il Regolamento fosse esteso, come sarebbe logico, all’intero territorio comunale, lungomare e spiagge comprese, invece che solo dall’Aurelia in su.. Tra parentesi non si capisce il perché di tale discriminazione fra attività commerciali.
E vorrei vedere la tua reazione se il Regolamento dicesse che puoi metter nel tuo dehor solo due tavoli! Seconda enorme discriminazione: perché un bar o un ristorante può mettere tutti i tavoli che vuole e un negozio invece solo due elementi espositivi?
Sia ben chiaro: io sono per la massima concessione possibile ai dehor per dare la possibilità alle aziende di sviluppare al massimo le loro potenzialità, come recita l’art 2 dello Statuto Comunale di Noli.
E non è colpa mia se il Regolamento dice che i vasi a terra devono essere alti 70 cm e quelli appesi ai muri a 160 cm dal suolo. Sicuramente i tuoi sono belli e fanno Primavera, a me personalmente piacciono molto… ma a rigor di Regolamento….. visto che lo difendi a spada tratta….
Non è colpa mia se il Regolamento mette fuorilegge la totalità delle bacheche per misure e posizionamento e allo scadere dei 5 anni andrebbero rifatte, così come molte tende, insegne, targhe. Se poi il Regolamento a volte vale e a volte no….
Per quanto mi riguarda, se un Regolamento è sbagliato va contestato. Farmi togliere i pannelli espositivi in ferro zincato quando i Pannelli Storici istallati dalla Sovrintendenza e quelli posizionati dal Comune sono in ferro zincato mi sembra illogico e privo di senso. Oltretutto mi si indica a modello una bacheca espositiva “in ferro battuto” che di battuto non ha nemmeno l’ombra. O ancor peggio un cavalletto in “ferro battuto” che oltre a non essere battuto non ha nemmeno nulla per bloccare i quadri. Per non parlare dell’intralcio che procurerebbero al passaggio pedonale e al rischio di inciampare e farsi male.
A giudicare dalla foto non mi sembra che la Galleria NOLI ARTE fosse fonte di degrado nella sua esposizione esterna sotto la Loggia. Chiedere di poterla mantenere in essere non mi sembra una richiesta “Marziana”.
Riguardo al decoro urbano omogeneo c’è da discutere se sia meglio avere tutti gli arredi neri e omologati oppure una Noli colorata, libera e variegata come è sempre stata da quando è diventata una città turistica.
Un conto è la qualità, ben altro è l’omologazione e l’uniformità.
Le cartoline d’epoca ci raccontano una realtà a colori che non ha mai dato fastidio né ai Nolesi, né ai Turisti, né agli Amministratori di questa città.
Ho sentito e continuo a sentire moltissime lamentele dei turisti riguardo a Noli, dai parcheggi ai prezzi, dalle multe alla scortesia…ma mai e poi mai ho sentito una critica rivolta alle esternalità commerciali.
Personalmente mi sembrava proprio l’ultimo dei problemi…

Santo Nalbone

Galleria NOLI ARTE

 

 


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