Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. S. sindaco protetto dai poteri deboli. Consoliamoci con foto inedite di castello Borelli. Persino la gabbia da caccia


Forse è la maggioranza di cittadini a domandarsi: come fa a resistere, con la sua corazza e corazzata, il sindaco Gianni Gandolfo – già benemerito presidente Pro Loco, ex segretario dell’associazione commercianti poi sciolta – nonostante infortuni, azzoppamenti, defezioni. Un governo della cosa pubblica con risultati deludenti, diffuso malessere sociale e nella macchina comunale, a suon di brutte figure pubbliche. Poi le punture di spillo di trucioli.it, i racconti di Silvestro Pampolini e le sue divertenti vignette. Gandolfo impassibile, ieratico, orgoglioso, permaloso. Basta leggere le dichiarazioni stampa contro i ‘cattivi maestri’. Il suo dizionario da condottiero saggio di sconfitte. Vedi anche il comunicato stampa dei 4 consiglieri di opposizione e la prima risposta del ‘gabinetto’ del sindaco.

Gianni Gandolfo non è un sindaco in mutande, ha partecipato in pieno inverno al cimento invernale ammirato anche dalle vigilesse. Un po’ di humor di questi tempi non guasta !

E’ folta la schiera di chi, rassegnato, ha mollato la presa. Per la serie ‘non cambierà nulla’. Resiste la schiera dei fedelissimi che lo adula, adora e sostiene. Poi c’è il manipolo di tenaci sostenitori della prima ora, borghettini  veri e non, con interessi e paraocchi. A chi farebbe comodo disinformazione, disinteresse ad approfondire ? Trucioli, con i limiti, molti, di un blog senza pubblicità, scritto da soli volontari, in pensione o in attività non ricattabili, non ha mai taciuto, sforzandoci, nel nostro piccolo, di controllare, verificare, andando a cercare le cose che vanno o non vanno, dicendo pane al pane, anzichè dolcificare.  Anzi, è più facile incensare per meritare una qualche ricompensa. Non abbiamo copie da vendere, né inserzionisti pubblicitari da convincere, da farsi amici. Neppure le promozioni a pagamento per manifestazioni comunali, per le campagne elettorali di questo o quel candidato. Lecite ovviamente, portatrici di lacci e laccioli.  Con redazioni alle spalle da case di vetro ? Con giornalisti, praticanti, collaboratori, pagati senza rispettare orari, contratti di lavoro, magari con qualche pendenza di qualcuno (direttore o redattore) che ha lasciato, in attesa di avere almeno il minimo di quanto spetterebbe. Oppure in attesa che un giudice del lavoro definisca la vertenza con l’editore.

A Borghetto, tra addetti ai lavori e non, è  spontaneo domandarsi da dove deriva la resistenza, la persistenza del mite Gianni Gandolfo, incapace di alzare la voce. Non si rende conto ? Qualche volta ha cercato di spiegare, di far sapere, di convincere che lui è dalla parte dei giusti e della giustizia sociale,  che la minoranza si batte solo su  quisquilie e tecnicismi,  mentre lui è abituato a confrontarsi con la sostanza, la concretezza, la conta degli obiettivi raggiunti, degli impegni mantenuti. Un buon padre di famiglia, umile, che amministra con la stella cometa del bene pubblico, mai di consorterie, di interessi inconfessabili e tanto meno dei temibili (invisibili ?)  poteri forti di cui non ha bisogno, anzi rifugge. Ad iniziare dai borghettini, quelli comprensoriali, provinciali e regionali.

Oggi, dopo la sentenza del Tar, dopo la presa di posizione e lo scenario descritto dai quattro consiglieri comunali di opposizione, possiamo avanzare una tesi, descrivere una nuova realtà ? Il sindaco Gianni Gandolfo ha resistito fino ad oggi e magari resisterà ancora grazie all’aiuto dei ‘poteri deboli’, le anime pie e buone di cui si è circondato. Sono le creature aliene di Borghetto S. Spirito che non occupano posizioni nello staff di gabinetto. Dopo le elezioni regionali, la sconfitta del centro sinistra dell’amico Claudio Burlando, vede nel ruolo di referente l’ex capo ufficio tecnico comunale, geometra Luigi De Vincenzi, in pool position rispetto all’autocratico direttore d’orchestra di lungo corso, Nino Miceli, finito sulla buccia delle spese pazze in Regione, non per essersi arricchito, nè per aver fatto la cresta col denaro dei contribuenti. Solo ingenuità.

A Borghetto S. Spirito i ‘poteri deboli‘ tengono a bada l’operazione immobiliare sulle aree dell’ex oleificio Roveraro. Hanno saputo accompagnare il percorso, le soste,  del nuovo PUC, quasi in simbiosi con i tempi lunghi (rispetto alle promesse elettorali) del ‘fratello PUC’ di Loano. Ci sono del resto aree confinanti, imprenditori, interessi che coabitano, un test già brillantemente collaudato. L’aiuto, l’assistenza dei ‘poteri deboli’  ha permesso a Gianni Galfolfo di traghettare il suo potere e quello dei suoi ‘colonnelli’ senza che in città montasse una rivolta pacifica, civile, moderata, del cittadino qualunque stanco di vedere andare a rotoli pure le piccole cose. L’ordine, la pulizia, la legalità di strada. Borghetto non è, e non sarà, l’unico paese amorfo, con la maggioranza di cittadini rassegnati, con una locomotiva che si è blindata (Consorzio per la depurazione, la Spa capace di tenere riservati i bilanci, capace di assunzioni di parenti e di sponsorizzati, taciturna, in simbiosi alla roccaforte di fratellanza massonica), con la latitanza di un’informazione, distratta e mite cane da guardia. Il modello Gandolfo e C., al di là dei risultati, ha messo le radici. Per estirparle bisognerà attendere le prossime elezioni comunali, c’è da scommettere.  A meno che l’ultimo clamoroso ceffone del Tar non segni davvero la riscossa delle coscienza. Non la vendetta o il pubblico ludibrio. Basta la ragionevolezza ed un po’ di intelligenza, di cultura socio-economica. (L.C.) 

P.S. Nell’attesa non resta che ammirare le immagini, in gran parte inedite, di Castello Borelli e del suo parco. Di cosa sono stati capaci gli antenati, il benemerito senatore Borelli, la sua passione per la natura, la sua salvaguardia,  compresa una saggia distribuzione della raccolta delle acque piovane, il loro sfruttamento: L’attenzione affinchè non recassero danni, smottamenti, fossero una risorsa di chi sapeva vedere lontano. Il castello di cui abbiamo scritto e documentato in un servizio, potrebbe essere valorizzato grazie ad una o più famiglie di imprenditori russi, ad iniziare dalla ristrutturazione per un albergo di qualità. I lavori procedono purtroppo a rilento. Il Comune cristallino non ha ritenuto di rispondere ad alcuni quesiti che trucioli.it aveva inviato per iscritto al fine di completare, approfondire l’informazione sul destino del castello, del parco, sugli attuali proprietari ed investitori. La giunta Gandolfo di centro sinistra ha scelto il silenzio. Il castello patrimonio privato che potrebbe dare un segnale di inversione di marcia nell’identità di Borghetto, facendo da impulso all’incancrenirsi delle lungaggini, per rimediare al nanismo dell’amministrazione comunale .

COMUNICATO STAMPA DELLA MINORANZA CONSILIARE – A Borghetto Santo Spirito pesante sconfitta per la giunta Gandolfo ora a rischio di commissariamento: il Tar annulla tutte le delibere impugnate dalla minoranza

Il TAR emette una pesante sentenza contro la giunta Gandolfo annullando tutte le delibere approvate lo scorso 29 settembre 2014 ed inerenti la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la concessione in uso dello stadio comunale.

Come se non bastasse, evidentemente mal consigliati dai propri collaboratori, Gandolfo e la sua amministrazione avevano provato a sanare gli errori con una delibera di convalida, anch’essa annullata evidenziandone, tra l’altro, l’eccesso di potere utilizzato nell’effettuare tale provvedimento riconosciuto manifestamente illegittimo dal TAR Liguria. Tutto quanto sopra è ancor più grave se si pensa che nel corso del consiglio comunale i consiglieri di minoranza Moreno, Angelucci, Villa e Picasso avevano fatto notare i vizi impugnati davanti al TAR, ma nonostante ciò l’amministrazione Gandolfo, ha proseguito nella più spavalda indifferenza ritenendo di avere la maggioranza e pertanto ritenendo di poter procedere come un “padre padrone” a dispetto di norme e regole che non solo sembravano non appartenergli, ma addirittura infastidirli.

Finalmente è arrivata la giustizia amministrativa a fermare questa amministrazione sorda ed inconcludente , annullando i provvedimenti illegittimi adottati e condannando il Comune alle spese cagionate.

Il positivo esito del ricorso al Tar dei consiglieri di minoranza, difesi dall’avvocato Sanna, apre uno scenario inquietante per la Giunta Gandolfo.

A seguito di tale clamorosa sentenza, infatti, i consiglieri Moreno, Angelucci, Villa, Picasso si sono recati presso la Prefettura di Savona per comunicare l’esito del ricorso e valutare i provvedimenti da porre in essere nei confronti dell’amministrazione: tutti i consiglieri che avevano votato a favore delle delibere nonostante l’avvertimento dell’illegittimità e i funzionari coinvolti saranno chiamati a rispondere del loro operato.

La questione é aggravata dal fatto che l’amministrazione Gandolfo, con un incarico di migliaia di euro, aveva scelto per difendersi un avvocato proveniente dalla Puglia, anziché utilizzare i propri dipendenti, con enorme aggravio per le spese di trasferta. Chi pagherà tutto questo?

E pensare che la giunta Gandolfo lamenta di non avere soldi per fare nulla, neppure per riparare le buche delle strade o potare le siepi.

All’interno del comune é presente personale in possesso di qualifica tale da poter essere utilizzato per difendere in giudizio l’ente senza ulteriore aggravio di spese: questo configura di certo un danno al Comune ed ai cittadini già vessati da continui aumenti di imposte.

L’amministrazione Gandolfo è quindi , attualmente a rischio di commissariamento :tutti i consiglieri comunali che hanno votato a favore delle delibere annullate, nonché i funzionari coinvolti verranno presto chiamati in causa a chiarire le loro scelte e dovranno rispondere per aver cagionato grave danno economico e d’immagine al comune di Borghetto Santo Spirito.

LA REPLICA DEL ‘GABINETTO’ DEL SINDACO:

“Giovedì mattina – fanno sapere dall’Amministrazione comunale di Borghetto – ci recheremo a Savona per un incontro con il vice prefetto. Fino ad allora è impossibile dire con certezza in quale modo procederemo. Noi abbiamo seguito l’iter che ci è stato suggerito. I membri della giunta e della maggioranza non sono tecnici: abbiamo un segretario generale e un vice segretario generale che ci consigliano sempre nell’interesse nostro e dell’Ente. Ci fidiamo del nostro staff”.

 

 

Il lago artificiale che si trova nel parco del Castello Borelli, mai in secca anche durante i lunghi periodi di siccità
Una delle grotte del parco di Castello Borelli realizzate per convogliare le acque piovane dal Monte Piccaro
In un cortile interno del castello qualche cacciatore ha appeso una gabbia rudimentale da richiamo per la cattura di uccelli migratori
Uno scorcio di panorama sul litorale borghettino dall’interno del parco del castello
L’antico sentiero del parco sulla destra il canale per le acque piovane lungo la collina

Lavori in corso per la ristrutturazione di Castello Borelli

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