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I Rocca (avi a Loano) editori del Corriere della Sera e Sole 24 Ore ? Lo rivela Lettera 24


Più che un’ipotesi. L’ha lanciata Paolo Madron, direttore del quotidiano on line Lettera 43.  Sostiene che il presidente di Assolombarda vuole comprare Rcs e creare un gruppo sinergico tra Corriere della Sera (primo quotidiano in Italia) e Il Sole 24 Ore, il più autorevole e diffuso giornale economico di Confindustria. Non solo, i futuri scenari editoriali sussurrano che la Fiat (Agnelli – Elkann) si ‘liberi’ de La Stampa per una fusione con il Gruppo l’Espresso, creando una propaggine del Nord di Finegil (oltre al settimanale, la Repubblica e la catena di giornali locali). Il Secolo XIX, di proprietà torinese, seguirà la sorte ?

Gianfelice Rocca presidente di Assolombarda

Scrive Paolo Madron: Gianfelice Rocca punta a Rcs e alle nozze tra Corsera e Sole. Il presidente di Assolombarda vuole prendersi Rcs e fondere Corriere e Sole. Fiat pronta a lasciare via Solferino per entrare nel gruppo L’Espresso con La Stampa….Il 2016 sarà un anno cruciale per un’editoria che stenta a rianimarsi, unico  tra i vari settori industriali che forse non risente della ripresa…..L’asse della svolta, dietro l’angolo, viaggia tra Milano e Torino, con un’importante appendice romana. Ad aprire le danze sarà Rcs con un debito di 400 milioni che grava sul gruppo che vede la disaffezione  del suo azionista di riferimento, la Fiat che da settimane non perde occasione per far trapelare la volontà di uscire….In questi giorni sta emergendo una figura forte che incarni con pienezza il ruolo di editore. Il protagonista ha un volto, quello del 67 enne Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda  che non nasconde la sua ambizione  e sta cercando qualcuno che lo affianchi nell’impresa. Su di lui la carta stampata deve avere un certo fascino, se è vero che dalla sponsorizzazione del bolognese Alberto Vacchi nella corsa alla presidenza di Confindustria ha chiesto come contropartita la presidenza del Sole 24 Ore. Con lo scenario di una doppia fusione Corriere- Sole da una parte e Repubblica – La Stampa dall’altra. L’approdo di Rocca  finirebbe per unire i destini delle due accoppiate. ….E De Benedetti pensa a nuovi soci. Molti hanno visto il passaggio di Mario Calabresi dalla Stampa a Repubblica i prodromi di un’intesa con Carlo De Benedetti che va oltre  il semplice cambio di direzione.  Così come per il Corriere-Sole anche sulla direttrice  Torino – Roma corrono ipotesi di fusione con il conferimento  della Stampa da parte degli Agnelli -Elkkann e la formazione di un unico gruppo dove il quotidiano torinese figurerebbe la propaggine del Nord, ovvero il più prestigioso gioiello della catena di giornali locali che  Espresso e Repubblica controlla attraverso Finegil…”.

Voli pindarici, troppa fantasia ? Difficile immaginare che la credibilità di Paolo Madron rischi di essere minata per sensazionalismo. Magari non tutti i tasselli potranno risultare azzeccati. Non resta che attendere fiduciosi.

Sta di fatto che almeno un risultato è scaturito. A Loano e nel suo comprensorio, l’indiscrezione crea un misto di interesse e di partigianeria pro Rocca.  C’è una piazza ed una via  che portano il nome Rocca. Proprio gli avi di Gianfelice Rocca hanno due caratteristiche: sangue loanese e confratelli  onorari dell’ultracentenaria  Confraternita delle Cappe Turchine di cui per statuto i discendenti sono ‘confratelli o consorelle onorari a vita’.  E proprio per questa  nobile ragione in due circostanze una delegazione dei ‘Turchini’ era presente ai funerali di Anna Rocca e del gemello Roberto, papà di Gianfelice e del fratello Paolo che segue da presidente delle società capogruppo gli interessi industriali di famiglia in particolare in Argentina, Stati Uniti e Messico. Sono le capogruppo Tenaris e Techint  (Società attive in tutto il mondo, leader mondiali o regionali nei loro settori, con profonde radici nei paesi in cui operano, ciascuna con i propri obiettivi e strategie, ma che condividono un’originaria filosofia di presenza a lungo termine, impegno per lo sviluppo locale, per la qualità e la tecnologia). E ancora, Ternium, Tecpetrol, Tenova,  Humanitas (ospedali). Un impero di decine di aziende e 26 mila dipendenti sparsi nel mondo.

A Loano il trait- d’uni-on  con i Roocca, dagli anni ’90, è Riccardo Ferrari, ex bancario, oggi presidente dell’asilo Simone Stella, tra le anime delle ‘Cappe Turchine‘.  Osserva: “Purtroppo non è stato ancora possibile ricevere nella nostra città Gianfelice Rocca, il legame quasi simbolico resta l’abbonamento alla Gazzetta di Loano. Ci rendiamo conto quale sia lo spessore degli impegni di Gianfelice Rocca e del fratello Paolo. Eravamo andati ai funerali di papà Roberto che unitamente alla sorella, nel giugno 2002, ci avevano onorato della loro visita, soggiornando al Garden Lido. Roberto ha vissuto soprattutto in Argentina e per le esequie ci siamo recati a Santa Maria di Cavenago, in Brianza.. Al gruppo delle Cappe Turchine venne riservato l’onore di aprire il corteo funebre e deporre una cappa della confraternita sull’altare maggiore durante la Messa. Eravamo presenti anche a San Babila ai funerali di Anna Rocca, consorella ad honorem. L’antico statuto – conclude lo scrittore Ferrari – prevede in caso di morte il subentro di un parente diretto. Siamo in attesa di nominare un discendente anche per rispettare e non interrompere la gloriosa tradizione delle Cappe Turchine“.

Il capostipite dei Rocca fu Agostino, al quale sono succeduti Roberto e Anna. Ora i loro figli, i nipoti, con la preminenza dei ‘conduttori’ capitani d’industria, Gianfelice e Paolo. E quanto pare è toccato al figlio di Gianfelice, Andrea Rocca tenere i contatti con Loano degli avi che in parte sono sepolti  nella cappella dei  Santi Cosma e Damiano. Si tratta dei Rocca appartenenti  alla marineria con Gianbattista Rocca deceduto nel 1816. Un Giuseppe Rocca aveva acquistato gran parte dei beni della famiglia Doria, inclusi il convento e la chiesta di Sant’Agostino che poi donò al Comune e dove sono tumulate le spoglie  di Pellegro Rocca. In tempi successivi fu il pioniere Agostino a farsi carico proprio delle spese per realizzare l’attuale piazzale della chiesetta. Il figlio Roberto, nel testamento, si ricordò di lasciare un obolo alla Confraternita e nel recente passato ha fatto donazioni cospicue all’asilo infantile Simone Stella (all’epoca in cui il nuovo edificio fu inaugurato dal presidente dr. Felice Bosisio), il portone in bronzo dell’oratorio. Tra i doni simbolici e di riconoscenza verso i benefattori Rocca, la Confraternità donò un veliero  artistico col nome Algeri (apparteneva ai Rocca) con tante bandiere e le sigle F.R., con una toccante dedica. Per concludere nei giorni scorsi al Simone Stella è stata inaugurato un ascensore Montavivande, uno dei requisiti richiesti per ottenere il riconoscimento di ‘eccellenza’ della sttuttura. Ora è possibile  servire i pasti all’asilo nido (40 piccoli ospiti)  senza dover far transitare le vivande nel settore dei più grandicelli (140).  La spesa affrontata è di 30 mila euro. E’ stato chiesto il sostegno di enti, associazioni, fondazioni. Compresa la Fondazione Rocca di cui è segretaria Claudia Cogliati che da tempo, con diligenza, segue i rapporti con Loano per conto dei Rocca. (L.C.)

 


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