Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio sindaco sul ring: in sonno nella loggia, sotto attacco per Bogliolo e l’ondata di furti, ma non si piega. Il caso Grand Hotel


Giorni difficili per Enzo Canepa, sindaco di Alassio, al terzo anno del suo mandato. Gli uccellini cinquettano che ‘fra massone’, dr. Enzo, è da pochi giorni garbatamente, forzatamente, in sonno nella loggia e dall’Obbedienza a cui appartiene. Nulla di grave e senza processo massonico. Ma per un primo cittadino della ‘capitale’ turistica ponentina resta l’ombra, una macchia. Senza contare gli strascichi persino giudiziari per la nomina di Francesco Bogliolo alla Sca. Poi c’è il tema sicurezza, l’ondata di furti in città e nelle frazioni, in collina; gli abusivi invernali del commercio sul lungomare che sfidano e imperversano. Infine il Grand Hotel che, con titoloni dei media locali, annunciava che sarebbe rimasto aperto d’inverno. Invece doccia fredda.

Il sindaco di Alassio Enzo Canepa ed il presidente provinciale di Confcommercio  cav. uff. Vincenzo Bertino

Un sindaco deve togliersi d’attorno i mascalzoni ? Dovrebbe saper leggere i curricula (Francesco Bogliolo docet?! Stupefacente e non appartiene ai mascalzoni!) .  Cosa c’entra questo ragionamento con la ‘ pagella massonica’ di Enzo Canepa, galantuomo, imposto e fortemente voluto da un altro gentiluomo quale è Angelo Vaccarezza, pioniere e voluminoso ras di Forza Italia in provincia di Savona ? I fratelli di loggia non hanno più apprezzato il suo modus operandi ? Con comportamenti pubblici e non poco tolleranti; in contrasto con la filosofia della fratellanza?  Vedi il clamoroso bavaglio alle registrazioni consiliari della trasparenza, querele e denunce contro oppositori, minoranze.

Non è forse ‘Vaccarezza potere’ ad essersi circondato, negli anni di gloriosa e guerriera presidenza della Provincia, di assessori, esponenti, dirigenti di ‘obbedienza massonica’ ? Ora tra i ‘ fratelli muratori’, si racconta nell’entourage giornalistico vaccarezziano, cade una ‘testa’ per ragioni interne alla loggia alassino- albenganese- laiguegliese. Così il dr. Canepa si è messo in sonno in punta di spillo. Altri, in passato, si erano fatti da parte nel governo ‘Vaccarezza e C.’, ad iniziare dal brillante e tenace avvocato Paolo Marson che, via Il Secolo XIX, intervistato, non le manda a dire e quasi quasi appare, finalmente, un libro aperto. Che arriva al sodo, a ciò che il ‘popolo’ vuole sentire.

Non è il momento di chiedere lumi. Quali ? Il fustigatore blog NININ di Savona scriveva, tra l’altro, senza smentite a quanto pare: “Cosa accomuna il sindaco di Savona Federico Berruti, l’ex presidente della Fondazione Bancaria Luciano Pasquale ed un avvocato politico come Paolo Marson? Un lussuoso palazzo a Savona di fronte al teatro Chiabrera, e un costruttore oggi latitante: Andrea Nucera.…E’ il 14 aprile 2006 quando sempre dalla GEO Srl di Nucera – riparato ora ad Abu Dhabi – ad acquistare è un noto avvocato e politico savonese, Paolo Marson. Lo fa attraverso la società Badano Stefano & c. Sas che diventerà poi Artù Srl. In questa società Stefano Badano possiede il 4% mentre il restante 96% è dello stesso Paolo Marson, gradito sia nel centrodestra che nel centrosinistra. L’acquisto riguarda un appartamento anch’esso senza agibilità di 5,5 vani al 6° piano per la cifra di 290.000 Euro più IVA. Anche in questo caso…..come per Berruti e Pasquale, dagli atti notarili, il pagamento risulta già corrisposto alla Geo Srl…”.

Se l’alassino ‘fratello in proprio’ Gian Paolo Fracchia, uomo di potere sotterraneo, impareggiabile tessitore e coltivatore di grano fertile, è stato ‘imposto’ alla Fondazione De Mari – Cassa di Risparmio di Savona, mantenendo un self control da ‘navigato’, Paolo Marson, tra gli assenteisti record nel consiglio comunale di Savona, vuota il sacco con Mario De Fazio. Tipo: “Non andare in consiglio comunale è un mio diritto, invece di contare le assenze, si potrebbe chiedere cosa hanno fatto i presenti”. Come dargli torto ! E poi ancora più sprezzante: “Le categorie economiche savonesi se volessero cambiare  davvero, dovrebbero  iniziare con le proprie classi dirigenti che sono immobili. (Ci sono presidenti di categorie in sella da decenni ndr). Il problema –incalza i noto legale – è che l’intera classe dirigente locale è malata, ma vuole perpetuare se stessa. ….La classe politica savonese (da ponente a levante? ndr), è di bassissimo livello, non ha una lontana idea del futuro. La classe imprenditoriale è espressione del familismo più amorale. Dovrebbero dimettersi tutti”.

Sara anche vero, ma non abbia il coraggio mai e poi mai di aggiungere, nell’elenco (riservato a De Fazio), pure il tale dei tali Angelo Vaccarezza, ed alcuni suoi untori, non chiamiamoli, per favore, cagnolini, non lo meritano e non è così.  Vedi i Canepa sindaco, i Fazio sindaco, i Revetria sindaco, i Demichelis sindaco, i Lettieri assessore, i Ceppollina consigliere a Loano che pagano i brindisi augurali nella biblioteca civica loanese,  i bravi vaccarezzini boys.  I loro cavalli di battaglia sono le spiagge, i concessionari di bagni marini, edilizia e piani regolatori, Insomma qualcuno potrebbe azzardare definirli sensibili e attenti alle categorie più deboli ed indifese, come immobiliaristi e agenzie immobiliari.

Il principio ispiratore e la dottrina della meritocrazia certamente pare sia sia fatta strada anche nel ‘regno’ di Alassio. Enzo Canepa che, con l’eccezione di Piero Rocca, classe 1938, Giovanni Aicardi (1952), Piera Olivieri (1952),  può vantare la ‘saggezza degli anni’ (61 ), pare abbia intrapreso questa strada ‘vincente’ proprio scegliendo quel dr. Francesco Bogliolo, albergatore del Bristol, che conosce saltimbanchi e meandri.  Con singolare tempistica scrive l’autorevolissimo ed indipendente IVG.it, aggiungendo di  ” avviso pubblicato il 22 dicembre 2015, antivigilia di Natale e scadenza il 23 dicembre 2015″. Ad Alassio non si perde tempo invano, si lavora sodo anche nelle principali feste comandate, con la città affollata di vacanzieri, alberghi, bar, pizzerie, ristoranti strapieni, negozianti indaffarati nelle vendite. Tutto a prova di corruzione, checche sostenga lo sfortunato pluricandidato sindaco Angelo Galtieri. Il tempo, si sa, a volte pure ad Alassio – non sempre però -, è galantuomo. Intanto i lettori di trucioli.it possono verificare ‘de visu’ cliccando (sotto) nelle voce curriculum. Leggano, leggano. Bocciato un ex brillante presidente bis della Provincia di Savona, con tanto di studio legale avviatissimo in quel di Loano. Uomo delle campagne elettorali porta a porta e in auto decapottabile. Non legge i giornali, nè la cronaca quotidiana lo interessa. Va benissimo, guarda sempre in alto, al Buon Dio, alla Provvidenza.

FURTI, ORDINE PUBBLICO, SICUREZZA, COMMERCIO ABUSIVO – Sui furti in case e negozi, per Alassio potrebbe valere il ‘mal comune mezzo gaudio’. Canepa che sulla sicurezza, l’imperversare da anni di un racket organizzato (Marocco & Company) nell’abusivismo commerciale, continua a far buon viso a cattiva sorte, ha di recente dichiarato ai giornalisti più quotati: “ Siamo stati colpiti solo marginalmente dalle razzie, rispetto ad altre località della provincia”. Ma gli osservatori più attenti replicano: ” Che faccia tosta ! Assaltate e svaligiate ville a Moglio ed in tutta la zona di località Cavia. Pochi hanno denunciato perchè molti non sono residenti, vivono fuori regione e sono turisti. Hanno sfondato porte prevalentemente entrando dal retro. Non hanno tralasciato nulla mettendo a soqquadro i locali. Polizia e carabinieri – unica città della provincia dopo Savona dove esiste ancora un commissariato –  sono alla disperazione. Scarso organico e per la compagnia dell’Arma un territorio assai vasto. Per il sindaco il fatto che siano state rubate due pistole a Moglio e che una di esse  abbia ucciso un uomo in quel di Como sarà un fatto marginale ? Si parla di una banda organizzatissima di Albanesi che opera tra il Basso Piemonte cuneese e la riviera di ponente, con buoni basisti informatori locali. La gang arriva nel savonese e nell’imperiese, utilizzati  per operare, nascondersi. Per il rientro alle basi le gang rubano auto, poi per sfuggire alla cattura e ai posti di blocco si incrociano sulle autostrade o nei pressi dei caselli in direzione Piemonte. Ci sono ladri che razziano le offerte per bimbi malati del Gaslini, denuncia il titolare di un bar del centro. Se non è fame questa ?!

E’ vero, forse va assai peggio, a leggere le cronache, per la cugina Albenga. Qui si parla addirittura, sui giornali locali, di “sensazione di abbandono, mancanza di controllo, cittadini sottoposti a tante piccole vessazioni, con Albenga ed il suo entroterra  che assiste impotente all’impennata di furti in casa, bar, negozi, con richiesta di controlli straordinari e più telecamere”.  Chissà come commenterebbero la situazione i vecchi cronisti degli anni ’60 e ’70 quando, leggendo il mattinale nella Compagnia dei carabinieri o in Commissariato (allora si usava frequentare le caserme ogni mattina) si dava notizia del furto di una moto, di un’auto, in qualche casa, in un ufficio pubblico. E, bisogna ammetterlo, c’erano più rapine in banca ed uffici postali. Qualche omicidio in più, nella stragrande maggioranza impuniti. Tanto che  dal 1965 al 2005 risultano 47 delitti rimasti senza colpevoli nella provincia di Savona. Tutto dimenticato, i cronisti  del terzo millennio hanno altro di cui occuparsi, gli archivi cartacei non esistono più.

LA SORPRESA DEL GRAN HOTEL – Il Grand Hotel di Alassio pare sia rinato sotto una cattiva stella. La fase iniziale, dopo i titoloni, in rosa, in positivo, di fiducia, speranza, parolone di rilancio, com’era giusto che fosse, sono arrivati gli anni delle inchieste giudiziarie, degli avvisi di reato, dei processi, imputazioni, molte assoluzioni o prescrizioni. L’inaugurazione fu una gran festa, c’è chi sosteneva (Marco Melgrati) che il Grand Hotel, col centro attiguo d talassoterapia, sarà una locomotiva per Alassio, l’economia turistica e commerciale. Gli anni della crisi, gli eccessi di ottimismo, errori di conduzione e gestione, forse qualche pecca nella concezione progettuale poco lungimirante, ha creato handicap, frenato il successo. Si è passati ben presto al ridimensionamento del periodo di apertura, a ripetute chiusure saltuarie, cambi di direzione. Infine un valente direttore, un cuoco gran professionista, persino una cucina e ristorante estivo all’aperto, il forno esterno per servire la pizza alla stregua di una pizzeria. Del resto sono decine i locali che nella Baia del sole per 10 mesi all’anno servono ai tavoli fronte mare e all’aria aperta. Cosa manca al Grand Hotel per innestare la marcia del rilancio come meriterebbe ? Senz’altro, non aver potuto realizzare una grande veranda fronte mare (quella del ristorante non è molto felice, nè panoramica) può essere penalizzante. Sta di fatto che mentre l’11 agosto dello scorso anno Il Secolo e La Stampa, in tandem, annunciavano a tutta pagina: “Il Grand Hotel terrà aperto anche d’inverno….Ad Alassio turismo di qualità fuori dai classici periodi delle ferie…..Il Grand Hotel uscito dalle secche, sembra finalmente in ripresa, la stagione dura tutto l’anno….La soddisfazione dell’amministrazione comunale…”, ecco la sorpresa. L’albergo chiuso per quasi 3 mesi, dal 10 gennaio riapre il 23 marzo 2016. E quest’anno, oltre ad essere bisestile, la Pasqua arriva in grande anticipo, 27 marzo.

Si informa la gentile clientela che l’hotel resta chiuso dal 10 gennaio fino al 23 marzo 2016

L’INTERPELLANZA – COMUNICATO DI ANGELO GARTIERI SULLA SCA

“ SCA…ndaloso: ecco come si procede alla nomina del presidente della Sca –Acquedotto Municipale, una delle società partecipate del Comune Alassio “

“Ciò che è bene i cittadini sappiano in merito alla gestione della ‘cosa pubblica’ ”

Preso atto della nomina del nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della S.C.A. nella persona dell’ex consigliere comunale Francesco Bogliolo;

-considerato il criterio espresso nelle motivazioni della nomina (continuità aziendale), non posso esimermi dall’esprimere le mie critiche al riguardo:

• dal punto di vista politico trovo impossibile accettare la falsa selezione adottata nella scelta delle candidature, che non garantisce il criterio meritocratico su cui si dovrebbe basare la nomina del candidato più opportuno, che dovrà governare la più importante fusione aziendale nella gestione del ciclo integrato delle acque e che comporterà importanti ricadute future sul tessuto economico sociale dei cittadini coinvolti;

• dal punto di vista etico non trovo assolutamente corretto coinvolgere veri professionisti, in una competizione il cui risultato sta già scritto nelle stelle ;

• infine dal punto di vista legale, trovo che la norma di cui all’art. 7 del D. Lgsl. n. 39 del 2013 escluda la possibilità di conferire l’incarico di amministratore di un “ Ente privato in controllo pubblico “ a soggetto incompatibile; certo che il Segretario comunale non abbia sottoposto l’interpretazione della suddetta norma al vaglio dell’Autorità nazionale anticorruzione, sarà mia cura provvedere e sopperire a questa lacuna.

Evito qualunque commento sul comportamento dell’ex-consigliere comunale, prima dimessosi dal mandato conferito dai cittadini a pochi mesi dall’elezione “per impegni personali e lavorativi “, e oggi, come d’incanto, “scomparsi” per decreto del sindaco con una ottima remunerazione a contorno.

Alassio, lì 14 Gennaio 2016

Angelo Galtieri (Nella foto capogruppo Lista “ Insieme X “)

NOMINE, LAMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALLA MINORANZA

Francesco Bogliolo neo presidente Sca (foto Fasano)

“Se il Sindaco Canepa fosse davvero un ‘monarca’, come è stato definito dalla minoranza consiliare, allora i consiglieri Olivieri e Galtieri sarebbero perfetti come giullari di corte. Ancora una volta, i due consiglieri hanno dato prova di essere assolutamente impreparati, con polemiche del tutto fuori luogo”. Così l’Amministrazione Comunale di Alassio, con una nota condivisa dal Sindaco e da tutti i componenti della maggioranza, risponde alla minoranza consiliare in merito alle polemiche sulla nomina del presidente SCA.

“Come è già stato necessario chiarire in altre precedenti occasioni, si ricorda che le nomine e le designazioni dei rappresentanti dell’amministrazione presso altri enti, aziende e istituzioni hanno carattere fiduciario, nel senso che riflettono un giudizio di affidabilità, ovvero la fiducia sulle capacità del nominato di rappresentare gli indirizzi di chi l’abbia designato”, prosegue la nota. “Nessuno è più appropriato di Francesco Bogliolo,  (nella foto) professionista stimato, di provata esperienza, che gode della nostra massima fiducia, e con il quale i rapporti sono sempre stati ottimi. Bogliolo, inoltre, non percepisce alcun compenso. Le polemiche pretestuose e le mistificazioni da parte della minoranza, che arriva persino a diffondere falsità pur di attaccare il nostro operato, sono inaccettabili”.

“Inoltre, per quanto riguarda le indicazioni in materia di inconferibilità previste dall’art. 7 del D. Lgs 39/2013, la lettura della norma stessa evidenzia che il limite è posto per gli enti superiori a 15.000 abitanti. La norma – molto complessa nella sua stesura – in questo caso è chiara, e non va interpretata, ma semplicemente letta nella sua interezza, come puntualmente ha fatto il Segretario Comunale. Spiace prendere atto che, per l’ennesima volta, Galtieri e Olivieri si siano dimostrati incapaci non solo di capire, ma persino di leggere i contenuti di un provvedimento. Il loro modo di fare opposizione, scorretto al limite della malafede, non fa bene ad Alassio e alla sua comunità”, conclude la nota dell’Amministrazione Comunale.

LEGGI IL DECRETO DI NOMINA FIRMATO DAL SINDACO CANEPA ED I CURRICULA DI BOGLIOLO, GARASSINI E 

1)  Decreto di nomina presiente Sca….

2) Curriculum di  Francesco Bogliolo….

3) Curriculum di Alessandro Garassini….

4) Curriculum di Pietro Moltini….

 

 

 


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