Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ritateci Paolo Caviglia pretoriano saonensis


Ma ridateci Paolo Caviglia, il pretoriano saonensis, segretario (ora ex per sua scelta) del PSI savonese, mentore di Renzi nella dialettica del ‘saperla raccontare’. Ricordate ? Un paio di ascensori panoramici dal basso della città alla Villetta, la torre Bofil da alzare almeno di due piani. E la presa di posizione, verbale ovvio, così come riportato dalla Stampa di allora a proposito del rifacimento viabilità di piazza Saffi ‘tutto sbagliato, tutto da rifare’. Lo diceva già Bartali, la nostra concittadina Wilma Goich canta ‘amore, ritorna, le colline sono in fiore’…Caro Paolo, chissà che qualche garofano non rifiorisca ancora.

 

Paolo Caviglia già vice sindaco d Savona, ex parlamentare del Psi e ex presidente della Camera di Commercio (Foto Savona News)

IPERTROFIA DELL’EGO – Non c’è verso di potere imbastire un dialogo con i compagni di partito, il PSI savonese, probabilmente la causa è dovuta a una forma di ‘ipertrofia dell’ego’.

Eppure questi compagni sono persone ‘normalmente normali’, con due braccia, due gambe, un corpo e un viso, solo a guardare con maggiore attenzione si intravvede nella testa un alone gelatinoso là dove abitualmente dovrebbe risiedere il cervello.

EPURAZIONE-  Epurati quei personaggi espressione dei valori e delle battaglie della vecchia sinistra, è oggi in atto una mutazione antropologica che ha portato ai vertici della politica personaggi come De Luca, Verdini, Marchionne, Farinetti, Alfano & company pretoriani di Renzi il vincitore piglia tutto. Anche Enrico Berlinguer, fino a poco tempo fa considerato e preso ad esempio di campione di una sinistra sociale illuminata, è stato declassato, su l’Unità, nel gruppo dei perdenti in quanto fuorviante da come oggi s’intende e si opera in politica dove a un solo uomo di deve ‘credere e obbedire’.

Nella valutazione del Craxismo considerato come arrembante, quello che emerge oggi, giorno per giorno, è ‘acqua di rose’, rispetto al malaffare, alla ciufeka, che attenaglia e intorbidisce l’Italia, ‘tangentopoli’ al confronto fu poco più di una bischerata.

A questo punto, attendiamo di vedere il Presidente dell’antimafia, Rosy Bindi, relegata in qualche sperduto scoglio del Mediterraneo, a meditare sul suo ‘scellerato operare’ che mai più si deve permette, osare, di stilare ‘liste di nomi di personaggi politici impresentabili’ tanto più se appartenenti al PD.

TACI, IL NEMICO TI ASCOLTA – Siamo nella discarica delle notizie occultate, non comunicate, mistificate su imput dei capitani della politica di parte, ieri come oggi, al tempo del Duce si diceva ‘taci il nemico ti ascolta’.

ANGELINO E IL QUID RITROVATO – ‘Un uomo dalla fronte inutilmente spaziosa’ (Fortebraccio). Eppure Angelino (Alfano) alla lunga le ha vinte tutte: l’uso del contante da 1000 a 3000 euro con buona allegria di chi ‘più ne ha più evade’, abolita l’Imu, si farà il ponte sullo Stretto di Messina al momento con solo linea ferroviaria e..pista ciclabile (evidentemente priorità di questa nostra Italia), gli affitti godranno del ‘nero’ si posso pagare infatti via breve prima era obbligatorio il bonifico o l’assegno, tracciabili, ora non più ci saranno più ricevute fasulle che farfalle con accordi sottobanco di convenienza tra proprietari ed affittuari

Stesse proposizioni annunciate a suo tempo da Silvio Berlusconi sponsor politico e artefice della carriera fortunosa di Angelino: che evidentemente ha ritrovato il suo quid alla faccia del Cavaliere che glielo aveva imprudentemente negato

CON I COMPLIMENTI DEL PRESIDENTE LEONE – Quando nacque il figlio di Sofia Loren l’allora presidente della Repubblica Leone si premurò di inviarle pubblicamente auguri e fiori. Una mamma scrisse al Direttore di Oggi, settimanale allora piuttosto noto, lamentandosi in quanto nato un bimbo anche a lei, non aveva ricevuto alcuno messaggio di congratulazioni da parte del Presidente: al che il Direttore del giornale rispose ‘cara signora stia serena, presto sarà onorata di non aver ricevuto i complimenti da Leone…’

SENZA PULSAZIONI-  Berlusconi, il puttaniere e non il politico, evitava di invitare gli amici (maschi) alle feste di Arcore: lui solo doveva primeggiare, oltre ogni limite e fantasia, Super Man, uno sforzo non da poco per riuscire ad accontentare tutte le signore vogliose. Unico invitato, a volte, era l’innocuo Sandro Bondi con il compito di rendere le ‘cene eleganti’ declamando i versi delle sue poesie tra una portata e l’altra, tra un amplesso e l’altro, in fondo lui non aveva mai fatto una iniezione.

Gianni Gigliotti

 

 


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G.Gigliotti

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