Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Imperia don Antonello testimone di nozze, ma di divorziate. Ecco Beatrice giornalista


Una notizia bellissima, da prima pagina, che Imperia Tv ha ‘regalato’. Terzo matrimonio per la giornalista free lance Beatrice Baratto, già collaboratrice del Secolo XIX – Imperia, volto noto del jet set rivierasco, presentatrice di eventi, amica fidata di Vip, infaticabile organizzatrice di meeting, conferenze, party pubblici e privati, inaugurazioni, spettacoli e successo, anche a Savona. Lei  50 anni, piena di fascino e fluido, lui Martins Fernandes Vinicius, 24 primavere, attore brasiliano. Sposi in Comune a Imperia, con testimone d’eccezione per la sposa: don Antonello Dani, canonico, parroco (Piani), vicario foraneo, conosciutissimo. Origini a Viozene, cresciuto a Pontedassio, attivo nel sociale e cooperative onlus, antimassone dichiarato. Incardinato nella diocesi Albenga – Imperia.  (Vedi…. il video di Imperia Tv ).(Leggi …..Beatrice sesso e sport).

Beatrice Baratto giornalista per la tradizionale foto dopo il matrimonio in Comune a Imperia, con lo sposo e a destra don Antonello Dani. Con la fascia tricolore l’assessore Pino De Bonis

E’ vero il  codice di diritto canonico (sempre più superato ed anacronistico) non vieta e peraltro non prevede il caso di un prete testimone di nozze civili, in aggiunta ad una divorziata. La sola presenza al rito potrebbe apparire disdicevole ? Se poi, come accaduto, si fa pure pubblica esibizione alla tivù, lasciamo perdere.

Don Antonello non è un presbitero diocesano secondo i canoni più comuni,  vecchio stampo, tradizionalista.  Il vescovo monsignor Alessandro Piazza, predecessore di Oliveri pare, ripetiamo pare, non fosse entusiasta e ‘rinviò’ l’ordinazione del diacono Antonello e del compagno Simone (il sacerdote che si imbarcherà sulle navi da crociera con qualche evento in).  Motivazione ?  Culturalmente impreparati ? Don Antonello, giovane, fresco di ordinazione sacerdotale, diventa segretario del vescovo Mario Oliveri che si accinge a festeggiare il 25 ° con una concelebrazione in cattedrale il 7 novembre (domenica), segue il pranzo (offerto) in Seminario.

Prima esperienza pastorale di don Antonello: curato a Porto Maurizio col prevosto don Gustavo Del Santo. Trattandosi di una ‘collegiata’ ha ricevuto anche il titolo di canonico onorario. Così come ci sono i canonici emeriti della cattedrale San Michele di Albenga. Da Porto Maurizio alla ‘promozione’ di parroco a Piani in sostituzione dell’ultra settantenne don Giovanni Brunengo che accettò Mendatica, portando con se un fardello ed un rammarico che ha sempre custodito almeno in pubblico. Non in privato, con il parrocchiano e anziano cronista. Don Brunengo amato, a Piani, dalla stragrande maggioranza, e che aveva realizzato la struttura di accoglienza valorizzata dal successore. Don Brunengo aveva lasciato in salute i conti della parrocchia, nessun debito come è accaduto a Mendatica. E oggi, in alcune realtà parrocchiali, grandi e piccole, può invece succedere che causa debiti vengano perfino disattivate le utenze della luce.

Sul fronte dell’impegno sociale e del protagonismo non si può certo sostenere che don Antonello abbia demeritato. Anche se forse una maggiore distinzione di ruoli non guasterebbe. L’archivio di internet documenta Don Antonello presidente dell’attivo Gruppo Sportivo Riviera dei Fiori. La cooperativa sociale “Goccia” che nasce dal desiderio di Don Antonello ed alcuni amici di realizzare una comunità alloggio per bambini in situazioni di disagio. La prima realizzazione è la comunità “L’abbraccio”, sede a Molini di Prelà , per ospitare bambini dai sei ai dodici anni affidati dai Comuni e dal tribunale dei minori. Alla presidenza Liliana Glandi.

Il sacerdote Antonello in prima linea, tra simpatie ed antipatie degli abitanti, nell’ospitalità agli sventurati migranti.  Imperia Post e Riviera 24 riferiscono che a Piani sono già passati qualche centinaio di diseredati stranieri, dai 18 ai 23 anni. Don Antonello in prima linea e con coraggio a denunciare le commistioni di certi ambienti massonici imperiesi. Al punto da rivelare un colloquio con il prefetto dr. Giuseppe Piccolo. “Mi confidò che era amareggiato per l’influenza negativa nell’estremo ponente ligure di due realtà:  massoneria e Casinò. Capaci di influenzare scelte politiche, amministrative, sociali, lobbistiche”. Don Antonello che ribadiva con forza “massoneria e fede cattolica non possono convivere, i fedeli che appartengono ad associazioni  massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione”. Ricordava che nel 1983 papa Wojtyla ha vietato l’iscrizione alle logge dei Fratelli muratori di sacerdoti.  Trucioli.it ha pure pubblicato sul n. 14 del 28 novembre 2013 un interessante servizio di Rivisto con un intervento inequivocabile del sacerdote (vedi a fondo pagina).

IL BRILLANTE CURRICULUM DI UNA NEO SPOSA AL TERZO MATRIMONIO

E’ lei stessa, Beatrice Baratto, a dipingere: “Sono nata 50 anni fa, a Vercelli, in mezzo alle risaie e sono scappata appena possibile, l’essermi sposata giovane non era desiderio di fuga, era amore. Per un calciatore, con cui ho condotto la vita normale tipica di quel mestiere. Una vita che mi ha dato molto, ho imparato ad adattarmi facilmente e capire al volo le persone  e anche la gioia della maternità. Ho imparato anche un mestiere, quello di giornalista sportiva. (Dal 1995 al 2010 collaboratrice del Secolo XIX, redazione di Imperia, per sport, cultura, spettacoli ndr).  All’epoca non era esattamente un lavoro da donna. Ma ho anche svolto professioni tipicamente femminili: dalla modella a Milano alla maestra di sostegno alle elementari per 15 anni.  E’ il lavoro che mi ha dato di più.  Insieme alla passione per i viaggi. Ho girato quattro continenti su 5, ho sempre cercato di vivere alle stessa maniera delle diverse popolazioni che incontravo. L’ultima tappa della nostra vita zingara (e del matrimonio) è stata Imperia dove ho lavorato come cronista praticamente in ogni campo, come si fa nei giornali di provincia, quelli che forgiano i giornalisti migliori. Mi sono trasferita a Cannes per un periodo dove mi sono occupata di eventi, poi sono tornata al mar ligure dove ho trovato un altro marito e una nuova figlia ha trovato me. Ho ricominciato a fare la cronista, mi sono specializzata in gossip anche per mettere a frutto le conoscenze e le amicizie accumulate negli anni, Capace anche di dimenticare il jet- set per badare alla famiglia e rivestire gli abiti con cui sono più conosciuta appena il lavoro lo richiede”.

Imperia News ha scritto della vita di Beatrice Baratto “.…per 10 anni al fianco di uno degli uomini della scorta di Claudio Scajola. Una vita da agenti costellata di sacrifici, rinunce,  vacanze saltate, ferie dimenticate per poco più di mille euro il mese. Sempre in giro a proteggere la perdsonalità, con le famiglie a casa ad aspettare, senza neppure sapere dove si trovano”. Beatrice paparazzata con l’ex divo Lele Mora.  Beatrice che querela Fabrizio Corona ed ottiene, nel processo, 10 mila euro di  risarcimento danni, oltre ai danni morali in separata sede. Lei lo aveva denunciato per truffa.  Indotta a versare la ‘tangente’ con la promessa di collaborazioni a giornali e tv, ma dopo aver intascato i soldi Corona si rese irrintracciabile alla ‘vittima’. Tra le ultime esperienze del curriculum: Beatrice testimonial per la linea  di abbigliamento Fairy Tales. Serate al Covo  di Nord Est di Santa Margherita, ufficio stampa al Sortilegio Club di Diano Marina e prima ancora ufficio stampa alla 59° edizione del Festival di Sanremo,  rapporti con la stampa estera per lo Yachting Club di Monaco, l’Imperia Calcio, la Sanremese Calcio.

L’ultimo ‘sogno’ realizzato la scambio di ‘si’ e di ‘fedi’ con l’attore brasiliano Martins Ferandes Vinicius.  Un amore da incorniciare. Da ammirare ?

Luciano Corrado 

 
 

Tutti hanno storie drammatiche da raccontare: come quei dieci afghani ora ospiti a Camporosso che l’Austria ha rispedito indietro nei giorni scorsi. “Sono figli di poliziotti che sono scappati dai rastrellamenti dei talebani. Rischiavano di essere uccisi – dice don Antonello Dani – Hanno camminato fino alla Grecia e poi sono saliti su al Nord verso l’Austria e dirottati qui ai Piani e poi a Camporosso”.

E nell’emergenza spunta anche una bella notizia: una ventunenne nigeriana, ospite nella struttura di Molini di Prelà, a giorni partorirà un bebè. Don Antonello e i suoi collaboratori sono pronti a fare festa.

LEGGI RIVISTO


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto