Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale, la casa dell’accoglienza è sull’Aurelia


E’ vero che i migranti, una ventina, sono ospitati nel Casa Vacanze Santa Maria Belfiore di Peagna, grazie alla tolleranza dei peagnoli e all’impegno dei vescovi Borghetti- Oliveri, della Caritas diocesana.  A oziare  tutto il giorno. A Ceriale, sulla via Aurelia, confini di Albenga, di fronte all’ingresso della strada comunale per San Giorgio, si erge una casa interamente occupata, due piani, da cittadini indiani. Quattro famiglie, oltre agli amici. Lavorano nella campagne per sbarcare il lunario. Sono iscritti all’anagrafe del Comune, ma se si chiede in giro tutti cascano dalle nuvole.

L’immobile sulla via Aurelia, nella zona di San Giorgio, occupato da famiglie indiane

Eppure non è il mercato degli affitti in nero, né degli abusivi.  Il proprietario dell’immobile non si nasconde. ” Sono tutti di cittadini indiani. C’è un contratto di comodato d’uso in custodia – dice Ivo Valgiraldo, già consigliere comunale tre legislature or sono, nel gruppo di maggioranza che ha abbandonato sbattendo la porta, ex attivo presidente della locale Coldiretti -, alcuni lavorano in regola nell’azienda agricola di mio figlio. Del resto sono numerosi gli agricoltori che hanno alle dipendenze manodopera indiana, si comportano bene, non creano problemii. In realtà avevo acquistato l’immobile con mio fratello  nella speranza di realizzare un’agriturismo, poi le cose sono andate diversamente. Ci siamo divisi. La legge non consente alcun intervento o cambiamento d’uso trattandosi di  zona agricola, è già alcuni anni che diamo alloggio a questi cittadini .  Pagano spazzatura, gas e luce”.

Ceriale, due ingressi,due scale, stesso numero civico: 319 di via Aurelia

Piccolo interrogativo. Come è possibile che una casa con due distinti ingressi, abbia un doppio, ma identico numero civico, ovvero 319 ? Ancora Valgiraldo:La casa l’abbiamo acquistata nel 2006 da un ragioniere degli Orsero, credo avesse ricavato anche un piccolo ufficio, ma la numerazione è rimasta quella che ho trovato. Evidentemente il Comune era d’accordo. Un ragioniere per motivi  fiscali avrà fatto le sue considerazioni….”.

Intanto c’è chi soffia sul fuoco delle polemiche per la prossima apertura del discount cinese, nel pressi della Lidl e Famila, dove è stato costruito un nuovo edificio, anzi due attigui e di cui trucioli.it ha dato conto anche con il nome dei proprietari e costruttori. I giornali  nei giorni scorsi hanno riportato con evidenza  l’intervento a gamba tesa di Andrea Bronda, autorevole segretario inaguno della Lega Nord e che ha chiesto al sindaco Ennio Fazio, alleato di maggioranza,  un incontro urgente. La Lega non è rappresentata nel consiglio comunale, eppure a Ceriale ‘capitale della prostituzione straniera’  in provincia di Savona e della Riviera di Ponente – Sanremo da parte sua gareggia nel primato-  alle ultime consultazioni regionali ha fatto il boom. I leghisti sono il partito più votato, anche in percentuale. Andrea Bronda si preoccupa del futuro dei dipendenti italiani di MObi Store che a fine anno potrebbero chiudere la sede di Ceriale e ora si profila la concorrenza dirimpettaia dei cinesi. C’è da aggiungere che tenendo conto della drammatica realtà e annosa di Ceriale, il Bronda che parla non pare sia la stessa persona che nell’entroterra ingauno era proprietario con la famiglia di un frantoio, finito al centro di un dissesto con l’intervento, si racconta, propiziatore di Claudio Scajola  ministro. Un politico di lungo corso ?

Non c’entra neanche con un giovane Bronda finito a dormire sull’auto per dissidi in famiglia e già amministratore comunale. Non c’entra con un Bronda senior, mani callose e volto liso della fatica, che teneva una bancarella al mercatino della frutta e verdura di Albenga, in piazza del Popolo.  Non c’entra nulla, insomma, con i fratelli Bronda assai conosciuti in valle; uno era stato anche un bravo calciatore.

Andrea Bronda il leghista duro e puro fa polemica col vescovo Borghetti per via dei migranti,. Bronda coordina il partito della legalità in una pianura, in una città, dove la legalità è da tempo un optional. E anzichè fare le inutili petizioni  contro chi vuole rimuovere il crocifisso in classe (in considerazione che ormai molte classi vedono una maggioranza di non cattolici e poi la Croce restà l’identità dei  cattolici, meglio se praticanti) dovrebbe farsi promotore di una campagna contro chi sfrutta la manodopera straniera. Ad iniziare dai cantieri edili, imprese edili di stranieri che ovviamente fanno lavori solo per gli italiani, interessati al massimo risparmio, al minor prezzo sulla pelle di poveri disgraziati. Per andare agli esercizi pubblici: ristoranti, pizzerie, alberghi i cui titolari (italiani e spesso leghisti) sono assai più attratti  dagli immigrati che dai connazionali italiani alla ricerca di un lavoro.  Per finire sulle spiagge dove gli abusivi vendono, soprattutto indumenti femminili e borse taroccate, a turisti e cittadini del Bel Paese, spesso lettori  del Giornale o di Libero. Borgna fustigatore dovrebbe chiedere all’assessore leghista di Alassio alla polizia urbana, per quale ragione non vengono diffusi anche i dati di quanti acquirenti siano stati sorpresi e multati dai vigili urbani. Ufficialmente una signora milanese, 200 euro di multa per tre borse fasulle.

Se vogliamo cambiare argomento per quale ragione i pastori delle nostre vallate non riescono a trovare posti liberi alle fiere e alle feste popolari che si tengono in provincia di Cuneo, mentre i pastori cuneesi, giustamente, vengono accolti in provincia di Imperia e Savona. Andrea Borgna, volontario della Croce Bianca a Borghetto e ad Albenga, potrebbe chiedere conto all’assessore leghista di Loano perchè per tutta la stagione estiva, nei pressi del suo studio tecnico di geometra, possa sostare un ambulante abusivo napoletano che mette in vendita la frutta a prezzi stracciati rispetto ai nostri agricoltori. E si, perchè è lo stesso Bronda  a manifestare pubblicamente fiducia verso il sindaco (Ennio Fazio) di una città flagellata da illegalità, commercio abusivo, persino davanti al palazzo comunale e all’abitazione privata dello stesso primo cittadino, come ripetutamente trucioli.it ha scritto, unico caso in Italia e la Lega, con i suoi dirigenti locali, ha taciuto e tace. Di più, alla Festa di San Rocco, con migliaia di persone,  anche quest’anno, si è ripetuto il desolante spettacolo degli ambulanti italiani che avevano di fronte, a fare concorrenza illecita, decine di abusivi.

Dal prossimo numero inizieremo la pubblicazione di una serie impressionante di immagini del mese di agosto, in Riviera, dove il rispetto della legge, della convivenza civile, dei cittadini onesti, è calpestato nel silenzio di chi dovrebbe almeno far sentire la voce del dissenso, della protesta democratica e del buon senso.  Ma Andrea Bronda, ripetiamo, non è lo stesso di cui si parla e si scrive da due decenni. Non è insomma l’uomo per tutte le stagioni della grande Lega combattente.


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