Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S.Spirito / Questione di punti di vista…


Quando scrivo (a parte i racconti di fantasia) cerco sempre di essere documentato, per una ragione precisa e cioè avvalorare le mie osservazioni con dati certi, allo scopo di essere credibile.

Questa volta, invece, parlerò della Società Cooperativa Agricola di Borghetto S.Spirito di cui non conosco molti aspetti, siano essi tecnici o amministrativi, ma solo per sentito dire. Parlerò anche di una riunione informale che si è tenuta tra varie persone e della quale mi è stato riferito a voce.

Prima di tutto dobbiamo sapere, come tutti i Borghettini sanno, che la Società Cooperativa Agricola (d’ora in avanti Agricola) è proprietaria di un immobile sito in Via Viglieri, dove attualmente c’è la sala da ballo, che a volte è usato anche come teatro e a volte come sala convegni. Da molto tempo si sente dire che l’immobile avrebbe bisogno di alcuni interventi strutturali, ma l’Agricola non ha i soldi per farlo. Varie sono state le proposte per ovviare a tale situazione, ma mai, finora, si è giunti ad un accordo definitivo e concreto.

Ultimamente però sembrava che la soluzione fosse stata trovata. In effetti era molto semplice ed era legata all’approvazione del P.U.C.(Piano Urbanistico Comunale) da parte del Consiglio Comunale, alla demolizione dell’ex Oleificio Roveraro ed alla costruzione di due condomini nell’area che ne sarebbe risultata: la proprietà si dichiarava disposta, come oneri di urbanizzazione, a ricostruire l’immobile dell’Agricola nei terreni di proprietà del Comune vicino al campetto sportivo parrocchiale. Al posto dell’attuale sala da ballo sarebbe stata ricavata una piazza, con molti alberi e molte panchine che sarebbe dovuta diventare un nuovo punto di incontro per i Borghettini e per i turisti.

L’idea era semplice, lineare ed anche molto efficace da un punto di vista urbanistico.

Ma purtroppo non sempre le belle idee si possono attuare: i proprietari dell’ex Oleificio, dopo aver fatto bene i conti, hanno constatato che tale soluzione sarebbe stata molto, troppo onerosa ed hanno quindi proposto all’Amministrazione Comunale un progetto per la costruzione di un condominio di otto piani (poi ridotto a sette) al posto dell’attuale sala da ballo. L’impresa che avesse acquisito tale progetto, con parte dei proventi dell’operazione immobiliare, avrebbe dovuto costruire nei terreni comunali la nuova sala da ballo, sala convegni e teatro.

Ora passiamo alla riunione che si è tenuta la settimana scorsa a LOANODUE, tra l’Amministrazione Comunale di Borghetto Santo Spirito, rappresentata dal sindaco Giovanni GANDOLFO e la vicesindaco Maria Grazia OLIVA, ed alcuni rappresentanti dell’Agricola nelle persone del presidente Antonio OXILIA, del vicepresidente Claudio GANDOLFO, dal socio Alessio D’Ascenzo e dal tecnico Giancarlo CANEPA. Erano inoltre presenti il Sig. Enzo CAPPELLUTO e l’architetto Giorgio BOSCHETTI.

Durante l’incontro il Sindaco ha proposto ai membri dell’Agricola il progetto del condominio di otto (poi sette) piani quale unica soluzione per la costruzione della nuova sede della Società.

Non entro nel merito delle vicissitudini che hanno portato a questa proposta (che in qualità di borghettino non accetterei mai) per le ragioni che ho spiegato all’inizio. Ma voglio giudicare il modo con cui il Sindaco di Borghetto S.S. si è posto come tramite in questa faccenda.

Già all’imposizione delle Regione Liguria circa l’accoglimento dei reflui ingauni nel nostro depuratore, il sindaco Giovanni GANDOLFO non aveva combattuto e difeso il nostro territorio, accettando supinamente il diktat e confessando di non voler “mettersi di traverso” alla decisione di BURLANDO.

Ora accetterebbe la costruzione di un condominio di sette piani a ridosso del centro storico e a pochi metri di distanza dal luogo dove cinquant’anni fa era crollato l’ala di un palazzo, che di piani ne aveva nove, uccidendo sette persone. Molto probabilmente questo è il metodo Gandolfo per celebrare l’anniversario.

Fortunatamente il presidente dell’Agricola, Antonio OXILIA, che peli sulla lingua non ne ha, si è rifiutato di prendere in considerazione questa proposta. Ha detto NO.

Lascio ai Borghettini che leggeranno queste righe il giudizio su tutta questa faccenda.

L’AGRICOLA COM’E’

COME POTEVA ESSERE

Silvestro Pampolini

 


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S.Pampolini

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