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Liguria e Basso Piemonte

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Madonna del Monte: il rancio dei marinai del Nautico e i savonesi benemeriti dimenticati


E’ un straordinario album di storia il ristorante Madonna del Monte della famiglia Saettone. Per anni il 23 dicembre ‘festa degli orfanelli’: cena a base di patate e cavoli, burridda e stoccafisso. Tra gli abitués il vescovo Sanguinetti, il sen. Ruffino, l’imprenditore Perotti, don Lello, il mitico fotografo barzellettiere Gino Ferrando, i giornalisti  Sandro Chiaramonti (col fratello Gianni), Bruno Balbo, Gianpaolo Carlini. Tra tanti ospiti illustri mancava il ritrovo degli ex alunni del Nautico Leon Pancaldo (fondato nel 1865). La scuola eccellenza, una bandiera di valori ed ideali che ha ‘sventolato’ nei mari dei cinque continenti. ‘Vecchie glorie’ del mare con un cuore, una mente, i ricordi, la nostalgia, i rimpianti. Si sono ritrovati nel ‘santuario della cucina casalinga’, lontano dai riflettori, un mercoledì di giugno. 

Una suggestiva foto dell’archivio della famiglia Saettone- Cerisola: la rada di Savona
Marco Saettone, quarta generazione al Ristorante Madonna del Monte, è tra gli chef alle olimpiadi con il concittadino atleta Alberto Angelini

Nessuna ‘festa popolare’, né squilli di tromba, né il biglietto augurale del sindaco. Del resto le cronache locali hanno altro di cui occuparsi e per le telecamere della beniamina Rai 3 Regione ci sono priorità da raccontare, da Ventimiglia a La Spezia. Non resta che lo ‘sconosciuto’ blog di volontari, privo persino di un mini annuncio pubblicitario.

A cena il comandante del Gruppo carabinieri, Garau, il presidente Vaccarezza e….

Ricordiamo che nei locali  di Madonna del Monte dove si ritrovavano personaggi di spicco e di potere (Da Pertini a Teardo, dal presidente Caviglia ad un big delle stanze romane che contavano, Orlandi. E poi dai cardinali, ultimo Domenico Calcagno, arcivescovi ( di Montecarlo), vescovi; dai generali ai colonnelli, a vip dell’imprenditoria, magistrati, cittadini qualunque ovviamente. Peccato che i mass media di provincia non abbiano mai raccolto l’occasione dell’annuale incontro dei ‘ragazzi degli anni 50‘, come li chiama Carlo Gambetta, comandante veyterano, per tre legislature sindaco di Noli, il buon esempio di non rassegnarsi a mettere la ‘testa sotto l sabbia’ nonostante 9 nipotini. In realtà, a completezza informativa, trucioli.it, aveva scoperto alcuni mesi fa, nella sua ‘eremetica’ e singolare dimora di Bagnasco  (CN), il comandante Renato Piovano, un personaggio con la P maiscuola, per il suo passato, per i traguardi raggiunti (leggi….), per gli studi e gli attestati. Un italiano, un savonese che meriterebbe di essere raccontato per i valori a cui si è ispirato per una vita, come li ha perseguiti, la ferrea coerenza, la bontà coriacea che non urla, ma persegue gli obiettivi.

Ai tavoli di Madonna del Monte, questa volta, era davvero difficile districarsi tra uomini e storie affascinanti, interessanti, da elencare nelle pagine gloriose della nostra terra ligure, tra pochi furfanti e tanti galantuomini che hanno contribuito a ‘costruire’, con proverbiale riservatezza, una civiltà, tuttora zoppicante, sempre in attesa della svolta. Pagine nobili da tramandare ai posteri, alle future generazioni.  Spaccati di vita, di lavoro, di famiglia in cui emergono personalità, meritocrazia, successo, capacità, caparbietà, umiltà. Una caratteristica ed un distintivo per i ragazzi del ’50, tutti hanno studiato e si sono diplomati al Nautico Leon Pancaldo sul quale, per ora, stendiamo un pietoso velo in attesa di approfondire il tema in un prossimo numero. Troppi savonesi hanno capitolato, dato un immeritato ‘ben servito’ ad un istituto che è stato e poteva rimanere l’emblema dell’avvenire per tanti studenti. Come è stato ridotto ? Lo documenteremo, con i fatti, le statistiche, testimonianze. A questo punto, lasciamo spazio ad un testimone dei tempi, ieri e oggi, col pensiero rivolto al domani. Al comandante Carlo Gambetta, tra le assidue firme di questo blog. (l.c.)

I RAGAZZI DEGLI ANNI 50

Alla domanda del perchè di un sodalizio così longevo tra ex alunni del Nautico Leon Pancaldo di Savona degli anni 50, credo di avere una risposta che considero ponderata perchè realistica. Lo spirito di corpo di allora di noi giovani studenti che avevamo vissuto solo dieci anni prima tutto ciò che di “cattivo” può riservare una guerra, non solo mondiale, ma anche fratricida, credo abbia trovato continuità, accoglienza fertile nella disponibilità di due grandi personalità. Parlo dei due Presidi, Ideale Capasso Prof. di astronomia e navigazione e di Pietro Taramasso Prof. di Macchine. Prima uno, in seguito il secondo, sono stati il faro che nell’ultimo ventennio ha attratto attorno a loro a raccolta noi studenti di quegli anni  e andati in pensione. La maggior parte di noi nati nei primi anni 30, ancora oggi, anche se orfani di entrambe le due personalità intelligenti, pazienti ed umane come i due nostri Presidi ogni tarda primavera rispondiamo alla telefonata che annuncia il richiamo – raduno da parte del Com.te Renato Piovano a cui noi tutti siamo affezionati oltre che obbedienti. Ognuno di noi, con le nostre invidiabili esperienze di vita lavorativa, sia in mare che in terra, cioè Comandanti e Direttori Macchine che hanno navigato per tutta la vita conoscendo il mondo, altri che hanno intrapreso la carriera militare arrivando al grado di Ammiraglio, altri ancora hanno interrotto il percorso iniziato per ricoprire incarichi di prestigio, oppure c’è chi ha preferito optare per un’iniziativa imprenditoriale; tutti, a modo nostro, siamo soddisfatti del percorso di vita che abbiamo scelto. Abbiamo ricevuto, abbiamo dato; ci riteniamo soddisfatti. In seguito si è costituito il sodalizio ALP (Associazione Leon Pancaldo); l’attuale Presidente Pio Vintera, ex Insegnante del Nautico di Savona riunisce almeno due volte all’anno i tanti iscritti presso la prestigiosa Villa Cambiaso, in Savona, organizzando iniziative. Quello che non comprendiamo è l’abolizione del titolo di “Aspirante Capitano di Coperta o di Macchina” con il quale uscivi dall’Istituto; oggi il titolo è “Conduttore“. A parte il fatto che le responsabilità giuridiche personali di vertice non sono cambiate, questa scelta appare incomprensibile. Quello che, invece, abbiamo vergognosamente subito in un passato più remoto, è stato assistere impotenti e perdenti al trasferimento della storica sede del Nautico (dalla sua nascita) in Via Pietro Giuria a Via Manzoni. Savona ha così dimostrato di non sapere valorizzare il nido educativo dei suoi figli, alcuni prestigiosi come la M.O.V.M. Giuseppe Brignole.

Carlo Gambetta

CHI SONO I RAGAZZI DEGLI ANNI 50 ?

Riprendiamo la cronaca da Madonna del Monte. Tre generazioni di ristoratori,  di bisnonni (Cerisola) con l’onore di quadro in cui è racchiusa la condanna a 100 lire di ammenda del pretore di Savona (15 febbraio 1933)  per aver somministrato bevande alcoliche fuori dagli orari consentiti. Il figlio Marco Saettone, 47 anni, ora è al timone, chef ai fornelli, con l’aiuto prezioso di mamma Bianca, 76 anni.

Sono 15 anni che gli ex del Pancaldo si ritrovano per ricordare, stare insieme, rivivere con la memoria, col cuore,  con i sentimenti un’esperienza di vita difficile persino da descrivere.  Con loro le compagne di vita, mogli, mamme, nonne. I lunghi mesi in attesa che il marito marittimo tornasse. Le telefonate, le emozioni del riabbraccio, il calore di ritrovare sano e salvo chi era partito spesso in balia degli eventi, delle tempeste, delle malattie, della solitudine. Spinti dalla passione, dall’amore al ‘mestiere’, dall’orgoglio di aver raggiunto un ambizioso traguardo. Pochi, ma buoni si direbbe, valorosi, capaci e coraggiosi.

Hanno iniziato la tradizione di ritrovarsi dapprima tra pochi ‘amici’, poi sempre più numerosi, nonostante la tabella di marcia di lunga vita spesso cancelli per sempre un nome, un volto, un compagno. La scelta del locale, da Ellera a Ceva.

La palma del decano, tra i presenti, al capitano Gesualdo Galatolo, è stato capopontile alla Fornicoke di Vado Ligure, responsabile della funicolare, della sicurezza.

Il personaggio più in vista in città ? Stefano  Galleano, da comandante di navi petroliere, a titolare  dell’agenzia marittima Cima (ora chiusa). Pino Pitone, comandava le navi della Esso, Franco Novo comandante in seconda con il Lloyd Triestino,  Giuseppe Bottino comandante di piattaforme Eni all’estero, responsabile piattaforme Eni. Mario Arecco comandante della Naess (compagnia di navigazione), poi responsabile del Silos granario di Savona. Giuseppe Merello comandante rimorchiatori d’alto mare. Marcello Bazzano capo pilota e comandante a Porto Torres, Testa capo pilota a Livorno, Novo e Piovano  comandanti di navi passeggeri, comandanti compagnia petrolifera con Bradshop, Innocenzo Firpo, Giorgio Briscoli, direttore di macchina con Sitmar e Carnival, Polisini direttore di macchina alla Esso, Sergio Battaglini direttore di macchina  alle Esso. Gianni Michero, ufficiale di coperta, quindi ha intrapreso l’attività imprenditoriale.

I PARTECIPANTI davanti all’obiettivo del fotografo

GAMBETTA  CARLO – GIRIBONE  ALBINO – BOVONE  VITTORIO

GALLEANO STEFANO – CERRI DOMENICO – ARECCO MARIO
IL VETERANO GALATOLO GESUALDO
BADIALE  PAOLO – NOVO FRANCO
BAZZANO MARCELLO – CRISTOFORONI ANTONINO – GAMBETTA CARLO – CATTANEO EVASIO – RISPOLI GIORGIO
FIRPO ENZO – OTTONELLO FRANCESCO – PIOVANO RENATO – PITONE PINO – FRAU VITALIO – BATTAGLINI SERGIO
BOTTINO PINUCCIO – BOVONE VITTORIO
GOETA GIORGIO – GAMBETTA CARLO
Gambetta, Cristoforoni, Bazzano, Michero (a sn)

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