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Liguria e Basso Piemonte

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Madonna di Medjugorje, ‘La postina celestiale’ e l’atteso Santurio di Balestrino


E’ un miracolo di Dio questo nostro Papa Francesco, limpido e diretto nei Suoi propositi di ricondurre la Chiesa alla vera funzione di faro universale della Cristianità, senza guardare in faccia nessuno, senza ipocrisie, senza smarrimenti, senza paure o condizionamenti dalla potente Curia Romana, dallo Ior, senza gli errori del recente passato, ‘fiorenti fabbriche di apparizioni celesti e miracoli incluse’.
Un’impresa tanto coraggiosa quanto difficile, speriamo non impossibile, ricordando con timore quel Suo pubblico accenno ‘vivrò poco‘ che prelude ad eventi al momento imperscrutabili.
E’ di questi tempi una Sua presa di posizione, pur non esplicita, sul caso delle apparizioni della Madonna di Medjugorje, un’anticipazione del giudizio probabilmente negativo, o parzialmente, su questo ‘fenomeno’  iniziato dal 1981 in Erzegovina; a giorni verrà resa nota la esaustiva relazione svolta da una commissione di teologi ed esperti guidata dal Cardinale Camillo Ruini, relazione posta alla valutazione della Congregazione per la Dottrina della Fede che si esprimerà in proposito per poi essere sottoposta alla decisione di Papa Francesco.
Nella recente omelia di Santa Marta, Papa Francesco ha soprattutto parlato ‘di coloro che sempre hanno bisogno di novità nell’identità cristiana‘, di quei veggenti che affermano di ricevere quotidianamente, alle quattro in punto di ogni pomeriggio la consegna di una lettera da parte della Madonna.
Di queste ‘lettere’ poco si sa, dove sono custodisce e quant’altro, mai divulgate pubblicamente se non per accenni, senza  per forza essere blasfemi facciamo fatica, e un poco d’ironia, ad immaginare la Madonna nel ruolo di postina celestiale, che abbia necessità di questi mezzucci per rendere noto il Suo pensiero ai tre ‘veggenti ufficiali’, uno di loro in una apparizione il due di ogni mese, gli altri in una sola nel corso dell’anno.
Già il 13 novembre 2013, sempre in Santa Marta, Papa Francesco aveva criticato certi veggenti, con implicito riferimento riconducibile a Medjugorje, che si esprimevano con ‘il Signore è qua, è di là’, veggenti a loro dire destinatari prediletti delle lettere della Madonna.
Per Fatima la Chiesa ha confermato le apparizioni del 1917 e non per gli anni successivi, ignorando le ‘rivelazioni’ che tanto scalpore avevano suscitato le misteriose lettere di suora Lucia dos Santos consegnate direttamente a Papa Giovanni Paolo II, con  la preveggenza, tra le altre, dell’attentato criminoso che il Papa avrebbe poi subito il 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro ad opera di Mehmet Ali Agca.
Con buona pace e serenità del giornalista Paolo Brosio fervente e limpido assertore dei fatti ai quali ha dedicato alcuni suoi libri  (recentemente vittima di uno stupido quanto ignobile scherzo, ripreso furtivamente in video tv, facendogli credere di essere in conversazione telefonica chiamato direttamente dal Papa):  fra alcuni giorni sarà tutto più chiaro, se confermati gli eventi miracolosi di Medjugorje, o ridimensionati, o non veritieri, Papa Francesco non sbaglierà.
IL CASO BALESTRINO – Trucioli.it, begli ultimi due numeri, ha pubblicato servizi, documenti ed immagini, certamente parziali, in merito alle asserite apparizioni della Vergine a Caterina Richero, auguri di lunga vita.  A tutt’oggi non è arrivato il riconoscimento ufficiale della chiesa. L’ultimo libro dell’insegnante Maria Pia Zacchia (Edizioni Del Delfino Moro) ricorda: ” Abbiamo visto che Caterina non è sfuggita  alle persecuzioni che già conobbero Santa Bernardette a Lourdes e i tre pastorelli a Fatima.  In molti tentarono di impedirle di essere presente agli appuntamenti con la bella Signora. Senza riuscirci, perchè Maria le apparve anche in casa sua e ad Albenga, presso il vescovo stesso. La vita di Caterina, dal 1949 in poi, è stata costantemente oggetto di indagine e di osservazione da parte della Curia, dei fedeli, della gente in generale. Ogni suo atto, ogni sua scelta, ha dovuto sopportare l’esame accurato della chiesa e del mondo. Ma lei non si è mai lamentata. Oggi che il Santuario di Monte Croce è riconosciuto quale luogo di culto mariano sotto il titolo di Santuario della Madonna della Riconciliazione e della Pace (nome scelto da mons.  Oliveri), oggi che i messaggi di Maria vengono letti pubblicamente e che Caterina, seppur sempre ‘osservata’ dalla Chiesa,  gode di un profondo rispetto, si spera che l’iter ecclesiale proceda più spedito e che un giorno si giunga al riconoscimento ufficiale delle apparizioni.”
Il vescovo della diocesi sale due volter all’anno al Santuario, a maggio  (questa volta ha celebrato il vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti) e ottobre.  “Il parroco di Balestrino, don Giuseppe Tornavacca originario di Loano,  lotta da anni, ricorda ancora nel suo libro la prof. Zacchi,  per veder realizzata la chiesa nuova, per superare i mille ostacoli burocratici (è più facile erigere una centrale nucleare che costruire una chiesta !) e le innumerevoli incomprensioni di chi parla per sentito dire e crede di tutto sapere. Troppe pene e fardelli lo gravano!”. Da ultimo il libro ricorda: “Don Giuseppe è coadiuvato nella sua opera da un gruppo di fedeli volontari: gli Amici di Monte Croce.  A chi si prodiga senza nulla chiedere in cambio, vanno le preghiere e l’affetto di tutti”. Secondo questi amici e Maria Pia Zacchi “è urgente ampliare il Santuario per accogliere le crescenti folle di pellegrini, l’attuale cappella può contenere un numero limitatissimo di persone, da qui l’impegno di mons. Mario Oliveri, già parecchi anni fa, per porvi rimedio- Queste le sue parole testuali ‘ Stimo mio grave dovere pastorale far si che tale situazione non perduri ancora a lungo e comincio a sentirmi responsabile di omissioni. I tentativi messi in atto finora non hanno dato risultati concreti…..Ma le ultime notizie fanno davvero ben sperare, la costruzione del nuovo Santuario di Balestrino, superati inenarrabili ostacoli, si fa vicinissima”.  Parole di Maria Pia Zacchi.
Gianni Gigliotti

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