Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il ponente ligure merita Vaccarezza o Scajola junior ? Il sistema di potere punta all’edilizia


Se è vero che le copie dei giornali sono in drastico calo, è indiscutibile che l’autorevolezza della fonte non vada sottovalutata. Il Secolo XIX ha titolato: ‘Vaccarezza: Un posto al Ponente. (E lui indicato nella casella di assessore all’urbanistica). Il campione di preferenze savonese ‘Forza Italia invoca il rispetto del territorio in cui ha vinto’. Firma l’articolo la più introdotta cronista di ‘Casa Regione’, Alessandra Costante  che indica il brillante ‘cursus honorum‘ del politico di razza e delle preferenze. Neppure una macchia. Promosso a pieni voti per ricoprire l’assessorato chiave nella Liguria anticemento: Urbanistica, patrimonio, edilizia. Il riconoscimento del sistema ? Col vaccarezzismo Loano è cresciuta a misura d’uomo, ha valorizzato l’area più preziosa attorno all’antico Duomo che ha rischiato di cedere e nessuno paga i danni alla parrocchia, nonostante la condanna in primo grado. Loano capitale dello Sport e delle anime pie: 14 processioni, con Vaccarezza ‘sacerdote di lotte continue’ nel più massonico governo della storia dell’Amministrazione provinciale di Savona.

REGIONE LIGURIA , TOTO-NOMINE ASSESSORI PRIVI DI FONDAMENTO

GENOVA. Nessuno più di noi può comprendere l’esigenza giornalistica di fare pronostici sui nomi dei futuri assessori del nuovo governo regionale. A seguito delle continue indiscrezioni che si leggono insistentemente sui giornali precisiamo, però, che tutte le indiscrezioni sul cosiddetto “toto-nomine” della giunta regionale sono da considerarsi prive di ogni fondamento. Lo rende noto la Presidenza della Regione Liguria sottolineando come in questi giorni sia impegnata sui fronti più urgenti , dalla riorganizzazione della macchina regionale agli incontri nazionali .Pertanto, in questo momento, qualsiasi ipotesi sul futuro assetto della giunta regionale è prematura.

Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli o sulle figlie. Angelo Vaccarezza ha dismesso tutte le attività del padre imprenditore edile, albergatore, proprietario di Bagni Marini, per dedicarsi alla crescita civile della sua città, poi della provincia e ora della Liguria. Per far rifiorire il turismo immobiliare ed alberghiero, assai malandato. Dare il ruolo che meritano ai Bagni Marini afflitti dai nemici europei e difficoltà economiche, le agenzie immobiliari che hanno superato il numeri degli alberghi in tutte le città costiere, gli studi legali specializzati, i progettisti di talento e di valore, le figlie di avvocati con un curriculum ignorato, gli studi grafici, pubblicitari e promozionali. Tutte realtà da gratificare, ricche di capacità e potenzialità, risorse. E chi dimentica i grandi convegni a Finale Ligure non per piangersi addosso, proiettare progetti all’avanguardia nell’industria turistica chiamata ad affrontare la sfida del terzo secolo dopo Cristo.

Il più addentro ponentino nella vita della Regione, quale Marco Scajola, deve ammettere che il collega di partito non usa la finta modestia, mette sul piatto della bilancia non sono il campionato delle preferenze. Ha dalla sua parte un archivio stampa difficilmente battibile e paragonabile. In prima linea Il Secolo XIX, seguito da Ivg.it e Imperia Tv. Contrariamente, forse, a ciò che molti pensano, Vaccarezza si impone, emerge e viene gratificato dai media (mai gli è stato chiesto quanto ha speso nelle ‘americane’ campagne elettorali, quali siano introiti e spese, da uomo pubblico lo stato di famiglia). Le pulci, è vero, sono di moda solo dai giornali della destra spinta ? Non ha avuto remore, il ‘nostro’ a farsi fotografare negli anni di letizia con l’ing. Salvatore Ligresti che non ha torto ammise “Senza Vaccarezza non avrei messo tanto impegno per completare l’opera grandiosa del porto che darà lavoro, commercio ad almeno 400 persone e sarà volano per la città”. In effetti è un suggestivo biglietto da visita e tutto sommato, tra le disgrazie, che ora sia finito in mano al colosso Unipol-Sai rappresenta un certificato di garanzia per il Comune, dunque la collettività.  Vaccarezza che può ringraziare, via stampa, il positivo aiuto dell’allora assessore all’Urbanistica in Regione, l’ottimo Carlo Ruggeri. Ci sono altre foto che potrebbero imbarazzare il neo inquilino, aspirante assessore nella giunta Toti, una in particolare pubblicata dal giustiziere blog della Casa della Legalità. Credevano….Vaccarezza rivolto a cielo avrebbe esclamato : Se non hanno altro….sorrido. Solo un condannato, con pena espiata, per concorso in omicidio, fattaccio avvenuto proprio a Loano, con una sfilza di prime prime pagine del Secolo XIX. Un figlio della vittima, da diseredato, è al suo settimo arresto; ruba per sopravvivere e per comprare la ‘dose’.

E’ vero c’è stato qualche annuncio ed illusione di troppo, ma ci può stare nel gioco della parti.  Gli alberghi pare non chiudano più. Anzi, abbiamo già documentato: Secolo XIX e Stampa, nell’ultimo decennio, hanno via via annunciato almeno una sessantina di nuovi 4 o 5 stelle, da Andora a Varazze.  Persino da parte di miliardari ed oligarchi russi. Bisogna avere pazienza, non correre troppo con la fantasia o se volete le favole.  La Provincia di Savona che si è fatta in quattro per finanziare la formazionale professionale, un settore a prova  di legalità. Una provincia dove finalmente i giovani laureati e diplomati hanno ripreso a trovare lavoro, anzichè dover emigrare al Nord, soprattutto in Germania, Inghilterra.  Se la notizia è fondata sarebbero poco più di 350, laureati e diplomati del savonese già emigrati negli ultimi 5 anni. Sono pochi, sono tanti ? Da politico concreto è stato impossibile non rendersi conto che un presidente di provincia degno di questo nome doveva esordire iniziare con uno staff, rinnovato, potenziato e all’altezza della sfida, del rinnovamento. Anche per combattere il possibile ‘inquinamento’. Occorreva scegliere un segretario direttore generale di vasta esperienza, competenza, senza infortuni all’alcol test. Purtroppo Vaccarezza è stato ad un certo punto lasciato dal manager che lo seguiva da Loano ed è arrivata una alta funzionaria quasi subito inciampata in una piccola inchiesta, che non è condanna.  Infine può con orgoglio vantare di essere tra i pochi, nel centro destra del potere, a non essere neppure stato rinviato a giudizio.

Per farla in breve, i faldoni della sua rassegna stampa lo promuovono a pieno titolo nel delicatissimo ruolo di vertice all’Urbanistica ed edilizia. Purchè non sia un ballon d’essai giornalistico, tenuto conto che giovedì è spuntato nello stessa graduatoria il leghista ex sindaco di Zuccarello che potrà andarsi a rileggere trucioli.it, con le dichiarazioni che l’ex ministro Castelli fece nel salotto di Bruno Vespa a proposito  del quadro, della responsabilità e del presente dell’edilizia, dell’agricoltura, della cementificazione selvaggia, così la definì, in Liguria. Colpe e peccati. I costi dell’immane dissesto idrogeologico.

Su trucioli.it  avevamo azzardato una previsione che sembrava irrealizzabile, il Risorgimento del centro destra, causa  la diserzione dalle urne e la guerra fratricida a sinistra ( estrema sinistra esclusa). In quel caso avevamo fatto un peccato di presunzione. Marco Scajola, al di là delle preferenze (anche in Sicilia, in Calabria, in Campania, nel Lazio hanno sempre pesato molto),  il nipote dell’ex ministro meritava di rappresentare, con un assessorato di peso, tutto il ponente.  Non tanto per le credenziali di famiglia, semmai perchè è il ponente che più ha pagato, dimostrano tutte le statistiche ufficiali,  l’assenza di nuove generazioni nel sistema di potere incancrenito. C’è chi sostiene che  la realtà politico- amministrativa “è una cosa sporca” (tutti uguali ? no). I cittadini elettori nauseati hanno tollerato ipocrisie e menzogne. Si sono gestiti i soldi pubblici in ‘camere di consiglio’ davvero ristrette. E mio papà non era neppure maestro venerabile di una loggia chiacchieraticcia; era uno dei cinque componenti il Comitato di Liberazione di Mendatica (lui era di Garessio), i cui nome sono rimasti ‘segreti’ per molti anni. Rinchiuso per pochi giorni nelle umide celle- prigione del forte centrale di Nava (Pornassio), prese la tubercolosi. Da ‘boccia’ e poi muratore realizzò gran parte dei vecchi camposanti di Mendatica (dove riposa) e di Piaggia (Briga Alta). Morì povero e malato, senza una proprietà.

Luciano Corrado

 


L.Corrado

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