Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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A Cairo Montenotte siamo in pochi
a godercelo…


Leggendo lo studio di Elias Canetti che parla della visita ai cimiteri mi sono ispirato per scrivere un libretto a testimonianza dell’arte funebre che si trova a Cairo Montenotte ed ho tributato, nello stesso tempo, un mio piccolo omaggio alla figura del premio Nobel Elias Canetti che apprezzo per la sua ricognizione autobiografica nella memoria comparsa in libri notevoli tra cui uno che scrisse per trentotto anni e che ho doverosamente acquistato.

 

Il mio libretto, con testo e molte fotografie, è stato inviato alla Biblioteca Braidense di Milano ed una copia si trova in quella di Cairo Montenotte egregiamente situata nel bellissimo Palazzo di Città fatto costruire a suo tempo con i soldi del benefattore cairese Luigi Baccino. ( Come diceva un mio amico recentemente scomparso, a Cairo non ci sono più i benefattori di una volta, anche se ci sono ancora i benestanti…)

Cairo Montenotte, l’antica Perla delle Langhe, già Arcipretura sotto la Diocesi di Alba fino al 1805, conserva tuttora, alla luce del sole e delle stelle, un numero incredibile di piccole basiliche, minuscole cattedrali, singolari cappelle e chiesette funebri costruite con vera maestria e notevole senso architettonico dai capomastri locali di fine ottocento.

Rappresentano, a mio parere, uno stupendo e concreto patrimonio artistico poco considerato e quasi sconosciuto anche alle Belle Arti di Genova, forse perché si trova tutto all’interno del vecchio cimitero comunale.

Il cimitero che ospita , tra gli altri, Rosa Perla, Gigliosa Abba, Teresita Rizzatti da Brescia, Adelaide Bellini da Foligno, Emilia Trucco, Paolina Fasciolo, Filomena Sattamino, Enrichetta Lando… e la tomba dei Motta, privata a suo tempo di un notevole medaglione in bronzo.

I nostri cimiteri in Val Bormida non sono particolarmente apprezzati anche se una visita a queste emergenze storiche e architettoniche rivelerebbe al visitatore attento tutta la loro importanza.

 Bruno Chiarlone Debenedetti

  

  


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B. Chiarlone

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