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Rino Apicella inaugura la mostra a Pozzo Garitta.E magico pennello di Renato Podestà


L’inaugurazione è fissata per sabato, 28 febbraio 2015, al Circolo degli Artisti di Albissola Mare. A Pozzo Garitta la personale di Rino Apicella, docente, decoratore, maestro d’arte, con esperienze al Brera, a Londra, Roma, ma anche fotografo  ed aiuto scenografo.

Antonio Licheri  scrive: “Rino Apicella dichiara di non essere soggetto a ripensamenti mentre dipinge, di non conoscere secondo atto, ma di essere toccato dall’evento verso cui mostra la propria fedeltà. L’evento incide così sulla forma, le impone la sua priorità, non lasciandosi imprigionare dalla preoccupazione di un significato ultimo. Le cose più profonde stanno infatti in superficie perché la profondità è solo un gioco illusorio.”

Nel curriculum emerge tutta la dote culturale ed artistica, forse in gran parte da scoprire, valorizzare, interpretare. Un cammino di vita e professionale non comune, capace di mettersi ogni volta alla prova, di confrontarsi con umiltà, intelligenza, filosofia umanistica.

Apicella è docente all’Istituto Superiore Mazzini – Da Vinci di Savona e all’Accademia di Belle Arti di Cuneo. La sua formazione  scaturisce  dall’Accademia di Belle Arti nel corso di Scenografia a Brera Milano. Ha alle spalle la collaborazione, come decoratore,  con il ttolo di maestro d’arte alla scuola A. Fantoni di Bergamo. Negli anni ’80 conosce nella capitale inglese e nella Città Eterna artisti, vignettisti, arredatori e fotografi, tra cui Felix Topolski, Stefano Archetti, Enzo Ragazzini, Enzo Apicella che  ne  ampiano il suo bagaglio culturale.  Si è occupato anche dell’organizzazione  di Atelier finalizzati all’inserimento di persone diversamente abili. Ha tenuto corsi di scenografia e di modellista al liceo Martini di Savona.  Ga lavorato, da fotografo ed aiuto scenografo, alla Casa cinematografica DePaolis a Roma.

 

SAVONA: VETRINE D’ARTISTA ORMAGGIO A RENATO PODESTA’ 

Periodo: dal 3 marzo 2015 al 2 aprile 2015: inaugurazione: 3 marzo 2015, ore 10. Ideazione e cura di Silvia Bottaro

 Motivazione:

Renato Podestà  (nella foto) fa parte di quella “colonia” artistica che ha preso linfa dal secondo Futurismo per poi, dare vita a conseguenti ambiti culturali locali (il “Cavallino Rosso” con Bonilauri, Caldanzano, Pollero) pur non appartenendo esplicitamente ad ognuno di loro. Inizia molto giovane e sommessamente, come è dato dalla sua natura timida e schiva, ad interessarsi d’arte. Segue Eso Peluzzi nel “far pittura” al Santuario di Savona e al Maestro deve, probabilmente, la lezione di accostarsi al paesaggio savonese con sensibilità e cura tutta particolare. Podestà pur ambientando molti dei suoi dipinti nella vallata del Santuario della Madonna della Misericordia, riesce a penetrare l’intimo delle cose semplici: i fiori di campo, le case della borgata con i tetti grigi, i piccoli poggioli, gli intonaci colorati e sfumati dal tempo. Il suo pennello ci regala emozioni silenti, attimi rubati alla quotidianità ed alla tradizione più radicata. Nascono, in tal modo, veri “racconti” di vita e dell’anima che si snodano lungo la strada, giungono sul ponte vicino alla “Locanda”, si sviluppano nella suggestiva piazza dominata dalla leggiadra fontana del Ponsonelli e dalla “ridente” facciata della Basilica. Il pennello, poi, descrive, crea un’originale “cartografia” dello scorcio con il Palazzo delle Azzarie e di via della Stazione, su fino al Noceti, sulla collina sovrastante. Anche i filari di vite e l’ubertosa vegetazione sono raffigurati dal suo “segno” sobrio e misurato che scandisce uno stile pulito, lineare nel seguire l’alveo della pittura ligure di paesaggio tra Otto e Novecento (da Rayper ad Antonio Varni, da Pietro Giura ad Eso Peluzzi) precisando il proprio sentire senza artifici né meccanicismi, attento a modulare la propria innata sensibilità sulla grazia insita in questa natura di una piccola, ma importante, frazione di Savona.

Dal 1937 (data del suo inizio quale pittore) Renato Podestà è fedele a se stesso nello sviluppare, via via, quelle tematiche che sente vicino alla propria cultura e personalità: Savona vecchia, il Santuario, la processione del Venerdì Santo, le nature morte, i fiori. Questo è l’”indice” del suo racconto visivo che ci ha regalato attraverso le numerose mostre allestite da Luigi Pennone, presso l’indimenticabile Galleria d’arte Sant’Andrea di piazzetta dei Consoli in Savona, fino all’ antologica “Autunno al Santuario di Savona” al Palazzo delle Azzarie, (Santuario di Savona) 13/10 – 4/11/2001. Questo nuovo “omaggio” oltre a ricordare un Maestro distinto, ironico, legatissimo a Savona ed al Borgo del Santuario, intende rammentare la Festa patronale di Savona – l’Apparizione della Madonna al beato Antonio Botta al Santuario di Savona il 18 marzo 1536 – dove si lega, si mescola fede, tradizione dei Cristanti e delle Confraternite, la grande arte posta fuori e dentro la Basilica mariana: fonti inesauribili di idee per i quadri di Renato Podestà, un poeta vero del Santuario e di Savona con pennello e colori. (Silvia Bottaro)

 

 

 

 


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