Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Se Loano aspira a ‘città virtuosa’


Pubblichiamo il resoconto (sommario) dell’assemblea pubblica che si è tenuta nella sala consiliare di Loano per iniziativa del Comitato Civico Loanese, unitamente al Coordinamento Ligure e ai Cittadini Attivi. Non abbiamo la fortuna, sul fronte dell’informazione televisiva, cartacea, radiofonica e web, di essere a Genova o in altre città della Liguria più ‘beneficiate’ e gettonate. La qualità e l’interesse generale (non personale) dei temi affrontati avrebbe meritato e merita più visibilità, approfondimento, dibattito a tutti i livelli sociali. Dalle associazioni di categoria, alle professioni, dalle forze politiche, al ‘mondo della scuola’ palestra di formazione dei cittadini del domani. Al di là delle valutazioni di merito, è importante conoscere dati e fatti oggettivi, concreti. Un modo per sconfiggere la diffusa disinformazione e assuefazione, il disfattismo. 

 

Scorrendo le tematiche emergono alcuni interventi di spessore sociale, affrontati si intuisce leggendo con pacatezza e prive di ideologie komeiniste; vagliando proposte e suggerimenti, idee, esperienze. Ma anche aspetti sferzanti verso chi ha il dovere della saggia e buona amministrazione in quello che si chiama  ‘bene comune‘, priorità, termini usati a sproposito troppo spesso, e tranquillamente lasciati a bagno maria. I nostri avi, del resto, ci avevano consegnato, pur tenendo conto dei tempi, città, paesi, contrade ‘ a misura d’uomo’,  la terra coltivata e non abbandonate, i boschi con i loro tesori naturali. Le nostre radici storiche. Si è tramandato, per secoli, il rispetto della natura, delle sue risorse. E papa Francesco ammonisce: “Iddio perdona, madre natura no”.

Ripercorrendo la scaletta dell’assemblea è interessante leggere alcuni punti fermi espressi dall’ingegner Filippo Bonfiglietti: documentato, chiaro, preciso, nel radiografare lo stato complessivo della ‘perla’- risorsa del centro storico loanese; il grido di dolore causa il desolante degrado (perdurante) dei ‘caruggetti’, il pluriennale disinteresse ai restauri di alcune facciate storiche, nonostante impegni, interventi  scritti della Soprintendenza, l’omissione impunita.

Michele Pellegrini dei Cittadini Attivi per Loano ha insistito sulla difesa del suolo e la riqualificazione.  Ha lamentato che la giunta Pignocca (Forza Italia e Lega Nord) sia rimasto sorda ed impassibile alla petizione di 500 cittadini e 7 osservazioni  in merito al ‘progetto Mazzocchi‘.  Altri tempi, ma per l’archivio loanese è utile sapere che ai tempi del ‘Piano regolatore Renacco, sindaco  Felice Elice, le osservazioni furono 1.275 e si dovette raggiungere un compromesso, al ribasso. Il tema del consumo del suolo, la qualità della vita, sono il nodo più spinoso e dolente: si scontrato con interessi, grandi e piccoli, legittimi o meno; dal proprietario dell’area ( e possibile trasferimento di cubature), alla catena dell’urbanizzazione: artigiani, commercianti, professionisti (geometri, ingegneri, architetti, avvocati, notai, commercialisti) e agenzie immobiliari che hanno superato ovunque il numero degli esercizi alberghieri.  Solo una capillare informazione, il coinvolgimento ed il consenso della maggioranza dei cittadini elettori, ad iniziare dai giovani, può provocare una svolta salutare ed epocale. In Italia, non è un’eccezione, ci sono città e Comuni, sindaci, giunte, maggioranze consiliari cosiddette ‘virtuose‘. Mosche bianche, in tema di consumo del suolo ( e non solo cemento, ma  anche l’asfalto e vedi opere stradali inutili ), sfruttamento energetico solare, trattamento dei rifiuti solidi urbani in cui si tenga conto di ciò che è praticabile e non la luna nel pozzo.. Risultato: nulla cambia, domina l’emergenza continua.

Come ignorare, altro esempio, l’osservazione pratica del cittadino Alberto Cibrario quando ricorda che la raccolta rifiuti ‘porta a porta’ ha provocato, almeno in Italia, dove è già attuata, “problemi terrificanti“. Siamo preparati ? Dal centro alla periferia ? L’avvocato Tarcisio Rossi ha posto l’accento  che per ‘sfuggire all’astrattezza, ai progetti fumosi, il centro storico ha urgenza di un progetto e di priorità da parte dell’Amministrazione comunale‘. Più ideologico e comunque futuristico perchè i tempi non sembrano ancora maturi, il lucido richiamo di Loredana Astigiano di  “Salviamo il Paesaggio“.

Il punto centrale resta come conquistare il consenso elettorale. Il dissenso esprime la sua protesta soprattutto col ‘non voto’, astensione. Esiste una ‘maggioranza silenziosa’?  Gli evasori votano, dalle comunali, alle regionali, alle parlamentari, stesso discorso per le lobby alle prese con interessi più disparati e magari per nulla evangelici. Ci sono categorie privilegiate, caste, ‘confraternite’.  La rivoluzione delle coscienze nel Bel Paese è ben rappresentata in tante statistiche a carattere mondiale, europeo. Soffriamo di un’abissale distanza sui temi economici, sociali, delle disuguaglianze, dai popoli del centro e nord europeo. (l.c.)

 

Verbale sommario dell’Assemblea Pubblica tenuta da

COORDINAMENTO LIGURE G.C.R.COMITATO CIVICO LOANESE T.C.S.- CITTADINI ATTIVI LOANO

lunedì 9 febbraio 2015 ad ore 16,00 nella SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PALAZZO DORIA IN LOANO concessa dall’Amministrazione comunale con provvedimento in data 29-1-2015 prot. n. 2713

 

Avendo come moderatore il Segretario del “Comitato Civico Loanese
per la tutela del Centro Storico”
Stefano Carrara Sutour, l’Assemblea ha inizio alle ore 16,00 con la proiezione di un breve filmato , realizzato da Tommy Marinelli di Mediagold, nel cuore di Loano, attraverso le sue antiche strade – caruggi- con l’ausilio di un drone che ha consentito la visione dall’alto dei monumenti, della zona a mare, dei palazzi e degli scorci caratteristici della città.

La prima relazione sul preannunciato tema

RIVALUTAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DELLA CITTA’ DI LOANO, è tenuta da Filippo Bonfiglietti, a nome del Comitato Civico loanese per la tutela del Centro Storico, che proietta, in primis, molte fotografie relative alla località del centro storico, così come in oggi e anche come ricostruita nell’antico splendore- ad es. Palazzo del Comandante-.

Filippo Bonfiglietti sostiene la necessità di rivalutare il centro storico di Loano, nel suo nucleo, fondato nel ‘300, un tempo chiamato “Borgo di dentro” in quanto compreso dalle mura del ‘500, nel quale sono tuttora insediati i palazzi antichi –Doria, del Comandante- e le più antiche Chiese, compresa la Parrocchia San Giovanni. Si tratta della zona qualificata dei “caruggetti orbi” che, con esclusione del caruggio principale, della piazza del Comune e della Parrocchia, versa in uno stato di degrado profondo e generale. Le antiche mura circondano il sudescritto nucleo del centro storico per il 90%, malgrado le aperture di ogni genere praticate lungo il mare e lungo via Stella. Le mura sembrano ormai essere tali solo lungo campo Cadorna e a settentrione, per circa una metà dello sviluppo originale; tre degli originali bastioni sono stati demoliti, restano quello di levante, quello di nord-est (adornato dalla loggetta voluta dai Doria nel ‘500) e poi la torre pentagonale, lato nord–ovest, adiacente a palazzo Doria. I caruggetti sono stati pavimentati con asfalto negli anni cinquanta del secolo scorso, in occasione della costruzione della fognatura, con rimozione delle lastre originali di pietra provenienti da La Spezia. Purtroppo i “caruggetti” non sono stati oggetto del ripristino di pavimentazione che ha interessato il caruggio principale e la piazza della Chiesa, restano anche nel loro percorso le tracce di innumerevoli trincee scavate per i vari servizi sottosuolo nei sessant’anni successivi. Anche se si deve riconoscere la buona volontà dei proprietari degli immobili nella cura delle facciate, le attività commerciali nella zona sono ridotte al minimo e molte case dovrebbero essere ristrutturate essendo spesso gli interni ottocenteschi ammalorati da infiltrazioni di umidità.

Per riqualificare il nucleo del centro storico sopra descritto sono necessari alcuni interventi fondamentali: innanzi tutto una nuova pavimentazione, quindi un’indagine approfondita tesa a stabilire il da farsi per rendere la zona attrattiva alle attività di ogni genere confacenti alla località ed eliminare l’aspetto di abbandono e di decadenza che in oggi la contraddistingue. Una particolare attenzione dovrà essere dedicata al “Palazzo del Comandante”, un tempo chiamato “Palazzo Dipinto” per l’eleganza e la ricchezza degli affreschi e dei fregi che lo decoravano sia all’esterno sia all’interno (come si è visto nella proiettata foto 18). La stessa attenzione dovrà essere dedicata al Palazzo Richeri di Piazza Rocca: i tre pilastri furono realizzati in mattoni nel ‘600 attorno alle tre colonne originali sulla base di considerazioni statiche. Pare che la Soprintendenza abbia disposto quali prescrizioni attuare per pilastri e colonne circa vent’anni or sono, al momento del restauro del palazzo, ma nulla è stato fatto se non stonacare i pilastri lasciati così in una deplorevole esibizione di abbandono. Occorre evidentemente promuovere il restauro, incaricando uno Studio specializzato d’Architettura e ricercando tutte le fonti di finanziamento possibili, a cominciare dalla Unione Europea. Per il ricupero originario del centro storico occorre prendere in considerazione i numerosi disegni eseguiti nel ‘600 e nel ‘700 , alcuni dei quali ci risultano depositati presso gli archivi Doria-Pamphili di Roma. Le fotografie principali, come si è visto all’inizio della presente relazione, sono già acquisite. Ogni ulteriore contributo di idee e proposte sarà benvenuto.

La seconda relazione sul preannunciato tema

DIFESA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE – RIDUZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO, è tenuta da Michele Pellegrini , a nome di “Cittadini Attivi Loanesi”-

Michele Pellegrini presenta, con una breve premessa, CAL , nata all’inizio del 2013 al fine di realizzare una maggiore partecipazione attiva della cittadinanza per svolgere un’azione condivisa tesa alla tutela dei beni comuni. Si collabora così con il GCR, con raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare “rifiuti zero”, si assumono iniziative in relazione alla situazioni di abbandono di rifiuti sul territorio, si realizzano incontri con esperti, aperti al pubblico, si propongono all’Amministrazione alcune idee in relazione a : Spreco Zero, Compostaggio di Comunità, Decoro Urbano, Casa dell’Acqua realmente pubblica, raccolta firme a sostegno della LIP regionale sull’acqua pubblica. CAL ha espresso la sua contrarietà alla realizzazione del Forno Crematorio alle Berbene, sia per l’impatto ambientale, sia per la sostanziale inutilità stante la riapertura a Savona del secondo forno che era stato chiuso per restauro. Si è intervenuti facendo osservazioni in merito al Capitolato d’Appalto della futura raccolta rifiuti. Circa l’oggetto specifico della relazione, si osserva che, mentre il PRG è scaduto da diversi anni, e non si vede comparire ancora il Piano Urbanistico Comunale (PUC) che permane nei cassetti, appare inammissibile l’attuazione di varianti, salvo il caso di interesse pubblico, come stabilito dalla legge regionale. Ad avviso di CAL, lo strumento ideale per comprendere se il nostro territorio abbia ancora bisogno di edificazione o, al contrario, ne sia saturo e danneggiato, è costituito dalla compilazione del censimento del cemento con l’accertamento delle centinaia di case sfitte o in vendita che tali restano per la stagnazione del mercato. Per questo sui Mazzocchi il confronto con l’Amministrazione Comunale è stato aspro, si ritiene infatti da parte CAL che interi complessi edificati andrebbero a sommarsi in una zona che dovrebbe essere ad indice zero, con ulteriore riduzione di una delle ultime aree verdi/agricole di Loano. Malgrado la raccolta di oltre 500 firme e 7 osservazioni prodotte, l’Amministrazione ha deciso di proseguire pervicacemente nel deleterio consumo del suolo. Il relatore si sofferma quindi sugli obbiettivi perseguiti dall’associazione, in particolare: insistere per ottenere la partecipazione attiva della cittadinanza in ogni campo dei beni pubblici e in relazione al prossimo PUC; valorizzazione e riqualificazione immobiliare del centro storico; rifiuti zero e crescita urbanistica zero; risparmio del suolo; contrastare il meccanismo deleterio che spinge le amministrazioni a “utilizzare” il territorio come risorsa per finanziare la spesa corrente; questionari e comunicazioni via web che permettano alla cittadinanza di esprimersi in relazione alla futura programmazione urbanistica della città,

realizzando il cosiddetto PUC partecipato, sul modello di altre amministrazioni.

Interviene a questo punto, su espresso invito del moderatore e dei relatori,


Loredana Astigiano, a nome di “Salviamo il Paesaggio”. Loredana Astigiano si felicita con le associazioni che hanno promosso l’odierna Assemblea pubblica, essendo molto positiva la ricerca della massima partecipazione dei cittadini sui temi in oggetto e comunque nel generale esercizio della discussione sui diritti relativi ai beni comuni. Ricorda che la salvaguardia del paesaggio è principio costituzionale, previsto dall’art. 9 della Costituzione. La tutela del paesaggio, dei beni culturali e dell’ambiente che si pongono come interessi preminenti della collettività, costituisce una priorità assoluta e comporta la salvaguardia del Centro Storico, così come ha delineato il primo relatore, del territorio e del suolo, come ha evidenziato il secondo relatore. Abbiamo in Italia 10 milioni di case sfitte, la media del territorio edificato raggiunge quasi il doppio della media europea. Malgrado il grave rischio idrogeologico si continua a cementificare. Occorre, invece, dare nuova agibilità al patrimonio immobiliare esistente. Occorre procedere ad un censimento del
cemento nel senso di una corretta disamina delle destinazioni reali esistenti e del rapporto tra cementificazione e territorio, impegnando professionisti specializzati ed esperti, al fine di trarne conclusioni e indicazioni per gli ulteriori interventi destinati al governo appunto del territorio. I dati raccolti devono essere messi a disposizione dei cittadini in modo che le decisioni possano essere prese con il massimo coinvolgimento popolare. Molti amministratori temono di perdere così parte dei loro poteri decisionali, senza considerare che la democrazia partecipata ha proprio questo significato. Si vuole quindi l’apertura di un dibattito pubblico fondato su dati certi e verificati. Su questo occorre invitare tutti i cittadini ottenendone il massimo coinvolgimento.

La terza relazione sul preannunciato tema

RACCOLTA RIFIUTI URBANI-COMPOSTAGGIO è tenuta da Renata Vela, a nome del “Coordinamento Ligure Gestione Corretta Rifiuti”-

I passi per raggiungere l’obbiettivo della gestione corretta dei rifiuti sono stati compiuti dal Coordinamento GCR in sede regionale, producendo Osservazioni al Piano regionale Rifiuti, e in sede nazionale, promuovendo la legge di iniziativa popolare RIFIUTI ZERO con raccolta di quasi 6000 firme e organizzazione di decine di incontri pubblici; la proposta di legge sta ora per essere discussa davanti alla competente Commissione Parlamentare. Fra le principali richieste per una migliore gestione dei rifiuti: l’estensione della raccolta porta a porta ovunque possibile, per ottenere maggiore quantità e qualità di materia differenziata; anche se può sembrare di una certa difficoltà , è questo l’unico metodo che garantisce una buona raccolta differenziata con superamento della pessima situazione provocata dai “cassonetti”. Si osserva come fatto positivo che il sistema è stato accolto a Loano. Occorre poi definire la Tariffa puntuale, basata sul rifiuto indifferenziato conferito: il sistema attuale di calcolo della TARI costituisce una palese ingiustizia perché prescinde dal conferimento e si basa su parametri di superficie immobiliare, quindi non incentiva comportamenti virtuosi nel cittadino. Si propone, in questo momento, di favorire il “Compostaggio” a livello familiare, con sconti sulla TARI e corsi di compostaggio, a livello condominiale e di comunità , e mediante tanti piccoli sistemi di compostaggio comunali o consortili., per es. nella “Unione di Comuni Riviera delle Palme”. La frazione organica dei rifiuti può così essere trasformata in “compost” e riutilizzata per il miglioramento dei suoli, evitando le discariche, dove produrrebbe percolato, e le combustioni che divorano incentivi, con danno ambientale ed economico; infatti il ricupero di energia mediante la combustione sarebbe illusorio: recuperando materia si risparmia fino a tre volte tanto di energia. Purtroppo il Piano della Regione Liguria prevede di raggiungere il 65% di raccolta differenziata solo nel 2020 (attualmente 32%), otto discariche, produrre CSS da bruciare in centrali a carbone e cementifici, e grossi impianti di gestione anaerobica per l’umido con successiva produzione di elettricità dal biogas, ma nessun impianto per il compostaggio e di ricupero di materia per il riciclo; è quindi profondamente errato perché riduce poco i rifiuti prodotti, spreca troppa materia preziosa, causa inquinamento ed aumenta i costi, anche per il necessario trasporto dei rifiuti in altre regioni provocato dalla chiusura delle discariche non a norma di legge.

INTERVENTI E DIBATTITO

Alberto Cibrario osserva che, sulla base della propria esperienza in altra località, il sistema del ritiro dei rifiuti “porta a porta” ha provocato problemi terrificanti, sia per i tempi, sia, forse, anche per l’impreparazione degli utenti. Mantenere in casa, o nei pressi dell’abitazione, i rifiuti, in attesa del passaggio non quotidiano degli addetti alla raccolta, ha comportato conseguenze molto pesanti per gli odori di decomposizione del pattume e il conseguente disordine. A suo avviso il passaggio al “porta a porta”, in oggi, non è possibile.

Renata Vela replica che, come tutte le novità, il sistema necessita di una opportuna istruttoria e di adeguata informazione. Occorre fare le cose per bene proprio per evitare i problemi paventati, occorre parlare con la popolazione, aumentare la cadenza del ritiro, immettere i rifiuti negli appositi sacchetti e nei predisposti secchielli per evitare emissioni inquinanti; insomma il sistema esiste, le difficoltà sono superabili.

Filippo Bonfiglietti cita il caso di Milano dove l’applicazione del sistema è possibile perché, nella maggioranza dei casi, c’è il portiere! Facendo l’esempio di Ormea, invece, osserva che i “cassonetti” sono stati rimossi con il risultato che gli utenti sono andati a cercarli nelle vicinanze, continuando così col vecchio sistema. Ritiene arduo distinguere l’umido dalla carta laddove, ad esempio, la carta sia cosparsa di grassi, dove deve essere inserito il rifiuto? A suo avviso, come del resto già abbondantemente rilevato con dettagliato intervento nell’assemblea del Comitato Civico Loanese T.C.S. di cui fa parte, l’unica soluzione è “l’incenerimento”, naturalmente effettuato con gli opportuni accorgimenti raggiunti in sede scientifica, così come avviene in altri paesi del mondo.

Michele Pellegrini rileva che occorre realizzare la massima collaborazione tra cittadini ed Amministrazione. Informazione ed educazione vanno di pari passo, può darsi che resti una quota minima di indifferenziata nella quale debba essere conferito il rifiuto indicato da Bonfiglietti, è certo però che l’incenerimento non è la soluzione perché produce diossine che si accumulano nei terreni e nel corpo umano, causando tumori e perché, comunque, le ceneri dovranno essere smaltite, sfatando il mito che non rimane alcun residuo. Per quanto attiene Loano, CAL ha prodotto osservazioni al contratto d’appalto in corso sia per la mancata previsione del compostaggio di comunità, con gestione in proprio dell’organico, sia per le tariffe che devono essere “puntuali”, ovvero basate sul concetto che “chi inquina meno, paga meno”.

Vittorio Calvini pone l’accento sugli eccessi consumistici e quindi sulle quantità esagerate di rifiuti prodotti. Attraverso una corretta informazione e gestione la produzione dei rifiuti dovrebbe calare drasticamente, con riflessi positivi anche sul sistema di raccolta, oltre che su quello di smaltimento. I rifiuti non devono più essere considerati tali, qualcosa che si getta e basta, ma devono essere considerati per quello che effettivamente sono, cioè “materiali” riciclabili, fonti di energia, di riutilizzo e quindi di ricchezza. Osserva che non è possibile prescindere dal sistema “porta a porta”, di esso non si può fare a meno. Evidentemente i problemi esistono ma la pubblica Amministrazione deve essere in grado di affrontarli in stretta collaborazione con la cittadinanza. E’ necessario creare “centri di ascolto”, potenziando, se del caso, l’Ufficio comunale delle relazioni col pubblico. Ritiene inoltre di primaria importanza la riqualificazione del centro storico sulla base delle indicazioni già date dal relatore sul tema.

Tarcisio Rossi, in relazione alla riqualificazione del centro storico, ritiene che si debba ottenere un progetto concreto da parte dell’Amministrazione, altrimenti si resta nelle astrattezze dei buoni intendimenti senza risultati di sorta, come già sta avvenendo da tempo.

Stefano Carrara Sutour ricorda a Rossi che l’azione del Comitato Civico Loanese, di cui entrambi fanno parte, tende con l’analisi, le richieste e le proposte in corso, ivi compreso l’odierno dibattito, ad ottenere la concreta stesura di un progetto di rivitalizzazione del centro storico al quale partecipino attivamente anche i cittadini e le associazioni di promozione sociale che operano nella città.

La seduta è tolta alle ore 18,00 – sulla base dei migliori auspici per la soluzione dei problemi di cui ai temi illustrati e discussi, con riserva delle azioni, delle iniziative meglio ritenute e degli ulteriori incontri collaborativi tra le associazioni che hanno organizzato l’assemblea.

Il Segretario del Comitato Civico Loanese T.C.S.

Stefano Carrara Sutour

ASSEMBLEA DEL 13 MARZO 2105 ALLE 16,30 NELLA SALA PERELLI DI LOANO

Convocazione dell’Assemblea per il giorno di venerdì 13 marzo 2015 alle ore 15,30 in prima convocazione ed alle ore 16,30 in seconda convocazione- nella sala Perelli g.c.

Su deliberazione in data 12 febbraio 2015 del com. Esecutivo, l’Assemblea è convocata per la data in epigrafe del 13 marzo 2015 , ad ore 15,30 e alle ore 16,30 in seconda convocazione- nella sala Perelli g.c. (lungomare Garrassini Garbarino 13), per la trattazione del seguente o.d.g.:

1) Iscrizione nuovi soci –Maria Grazia Grossi e Piermarco Ardia- caloroso benvenuto-

2) Comunicazioni del Segretario in relazione al bilancio contabile consuntivo 2014 e preventivo 2015-parere positivo dei Revisori dei conti- approvazione definitiva per avveramento della condizione sospensiva di cui all’Assemblea 12/12/2014-

3) Comunicazioni dell’Esecutivo in relazione all’Assemblea Pubblica del 9 febbraio u.s., tenuta unitamente a “Coordinamento G.C.R.” e “Cittadini Attivi Loano”.

4) Stato dei previsti appalti per “Raccolta e smal.to rifiuti”, “Diga soffolta”. Disamina, determinazioni.

5) Disamina delle modifiche e integrazioni da richiedere all’ Amministrazione Comunale in relazione al Regolamento contro l’inquinamento acustico ( come da Ass. 12/12/2014) : formulazione delle disposizioni, riscontri normativi e giurisprudenziali. Forme, determinazioni.

 

 

 


 

 



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