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Liguria e Basso Piemonte

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Liguria al voto: ecco come battere il Pd


Liste civiche e uomini/donne di buona volontà esiste una prospettiva?

 

L’editoriale del Secolo XIX di domenica 15 febbraio

Tra breve i cittadini e le cittadine liguri saranno chiamati/e a votare per il rinnovo del consiglio regionale. Si tratterrà di una scelta importante per la nostra regione, che sta affrontando una grave e pesante crisi sociale, economica ed anche morale. In questi anni si è visto un progressivo degradare della vita pubblica anche per il governo regionale a guida PD, di cui la candidata Raffaella Paita è l’espressione diretta anche di continuità di un modo di amministrare, che rischia di aver fatto il proprio tempo.Esistono alternative?

Le pù semplici possono essere l’astensionismo o i 5 stelle. Nel primo caso si tratta di una non scelta, che lascia immutati gli assetti di potere mentre il secondo caso, che continua a ripetere stancamente di voler andare da solo dividendo il fronte progressista e facendo di fatto il gioco della Paita, ha dimostrato ormai i propri limiti con il progressivo disfacimento dei gruppi parlamentari, l’alleanza con il reazionario se non razzista Farage al Parlamento Europeo e gli ammiccamenti ad una destra retriva e reazionaria come Forza Nuova e ‘Casa Pound, ‘nonche’ le posizioni becere sugli immigrati nel nostro paese, che identificano un populismo pericoloso e il rischio di una deriva autoritaria. Che fare il 17 maggio?

Io credo che occorra guardare a quello che sta succedendo nel mondo ecologista dove si è avviato un percorso di unificazione fra Verdi e Green Italia, che porterà alla nascita di una nuova forza politica a Chianciano i prossimi 14 e 15 marzo 2015 e che si fonderà sui valori dell’Europa,partendo dalla vittoria di Tsipras, dell’ecologia, della solidarietà e della partecipazione popolare. Questa medesima forza politica ha radicalmente rinnovato in Liguria gli organismi dirigenti e ha avviato un percorso con l’altra Liguria e forse con rete a sinistra per la costruzione di una coalizione che abbia al centro quattro obiettivi:

a) l’abbandono delle grandi opere per un programma di piccole infrastutture e di manutenzione territoriale;

b) il no ai processi di privatizzazione dei servizi pubblici per adottare immediatamente la proposta di legge di iniziativa popolare sull’acqua ,quale modello di governo del sistema dei beni comuni;

c) l’abbandono del carbone alla tirreno power di Vado Ligure attraverso una politica energetica,che punti alla fuoriuscita dalle fonti fossili e sulle rinnovabili nonche’ come possibile male minore la metanizzazione della predetta centrale;

d) l’abbandono delle commistioni fra affari e politica nonch interessi curiali,che sono alla base della vicenda della Banca CARIGE.

Ci rivolgiamo a tutte le deluse e ai delusi della politica, ai giovani, alle donne, alle liste civiche e a tutti coloro che vogliono fare qualcosa di onesto e pulito per la Liguria. Oggi l’alternativa esiste e sta nascendo: la federazione dei Verdi Europei e green Italia ….venite con noi, collaborate con noi…, non abbiamo da offrire nulla, ma solo da chiedere un grande impegno in questa regione per battere il PD e costruire una vera alternativa di governo.

Danilo Bruno consigliere federale dei Verdi ed iscritto a Green Italia

 


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