Trucioli

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Galleria di Capo Noli basta ‘tapulli’ ! Cosa ci aspettiamo dal sindaco, incontro a Genova


Credo si sia arrivati al “dunque” nel valutare una personalità che si vuol dimostrare “tosta” …a tutti i costi: l’Assessore Regionale Raffaella Paita. Nelle consultazioni per la scelta del candidato a Governatore della Regione ha vinto…e proprio perchè ormai l’elettorato è a conoscenza che avrebbe vinto con l’aiuto anche di pacchetti di voti di personaggi e clan chiaccherati, non è peccato…meditare.

 

Raffaella Paita in una trasmissione della tv nazionale: ottoemezzo

Molto esplicativo il faccia-faccia in una recente trasmissione di otto e mezzo da Lilly Gruber tra l’Assessore Paita ed il giornalista del “Fatto Quotidiano” Scanzi, che ha coinvolto anche il marito Luigi Merlo, (attuale Presidente dell’Ente Porto di Genova), nelle “amicizie chiacchierate”; a circostanziate domande con precisi riferimenti, si sono constatate risposte evasive, elusive. Ancora, oggi 11 febbraio su “Repubblica” Giuseppe Filetto scrive, a proposito di un certo Lo Grasso, originario di Riesi a favore della Paita... “il lupo perde il pelo ma non il vizio” durante le primarie di gennaio.

Ciò detto, occorre non dimenticare che la cittadinanza nolese è venuta a conoscenza diretta del progetto solo fortuitamente nell’estate dell’anno scorso per volontà del nuovo Sindaco Niccoli. Una riunione che doveva essere riservata tra Regione con i suoi progettisti ed il Comune per avere il nuovo “avvallo” nell’intimo di una stanza, ha dimostrato come i presenti abbiano contestato una presentazione progettuale per niente convincente. Tutto ciò ha avuto conferma nella bocciatura da parte della V.I.A. regionale; ancora oggi non si possono conoscere le motivazioni (atto interno?), e questo è, a mio avviso, dimostrare poca volontà di chiarezza da parte dell’Assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita. Viene da chiedersi, ironicamente, come la mano destra della Regione (progettisti) non conosca come conciliare le regole e le esigenze di quella sinistra (la V.I.A.) della stessa Regione, dilapidando soldi pubblici, quelli di pantalone.

Su questo blog, a seguito di quella riunione, ci sono stati scritti e proposte da parte di personaggi qualificati. Non si conoscono invece altre osservazioni inviate da privati in Regione che potrebbero essere utili. Tutte le porte devono rimanere aperte nel prossimo futuro. In particolare mi riferisco a quello che ritengo un coinvolgimento doveroso della popolazione nelle decisioni; da parte mia vorrei aggiungere a quello già argomentato in interventi precedenti, alcune considerazioni storiche da non sottovalutare. Tra l’altro la storia, come la medicina, insegnano che qualsiasi tipo d’intervento se non definitivo, lascia ferite aperte che il tempo non risana.

Chi non ricorda cosa è successo con le due discariche (Nereo e Serra) programmate, forse imposte, poi abbandonate senza le doverose protezioni, con conseguenze ancora oggi economicamente e paesaggisticamente disastrose sul nostro golfo? Pochissimi sono a conoscenza degli atti tra il Comune di Noli e le Ferrovie dello Stato a proposito della galleria del treno tra Spotorno e Finale (con materiale di risulta scaricato anch’esso a mare) che ho inteso portare a conoscenza su Trucioli.it No.40 del 23/05/2013: “Noli, pagine di storia di aree ferroviarie, documenti da rileggere a Repetto e Niccoli” (vedi). Esperienze comportamentali che l’attuale Sindaco di Noli, qual’ora non ci sia chiarezza a 360 gradi, deve rigettare: ne ha facoltà.

 

Raffaella Paita e il capogruppo Pd, Nino Miceli, savonese doc

L’ultimo comunicato stampa della Regione che si può leggere su Trucioli.it della settimana scorsa 5 febbraio ( Lettera/caro Trucioli, la galleria di Capo Noli…) (vedi) a mio avviso continua a non convincere. A prescindere anche dal fatto che sia a ponente come a levante di Noli, lungo il tracciato dell’Aurelia non vedi altro che serie di cartelli stradali con la segnalazione di pericolo di caduta massi, questa priorità per Capo Noli, rispetto ai pericoli pur esistenti/occorsi sul Capo di Bergeggi e Finalpia, lascia perplessi. Da parte mia ribadisco: basta tapulli! Quando l’assessore Paita dice di “essere consapevole degli altri fenomeni franosi che insistono sul Malpasso…con la necessità di progettare un intervento specifico per questa zona…” cominci intanto a dimostrare come vorrebbe presentare progettualmente il risanamento dell’intera zona. Lo specchietto per le allodole del tracciato ciclabile (500/600 metri!!!) è bene lasciarlo ai soliti “citrulli”; dimostra tra l’altro la pochezza della proposta…anche perchè il Padreterno non comunica quel che può succedere a seguito delle piogge che potrebbero “determinare un’eventuale limitazione all’utilizzo della pista”. Ciò è molto chiaro: non si parla minimamente di messa in sicurezza sul tracciato dismesso. Allora la domanda ancor più logica che viene da porsi è: a chi tocca il risanamento, la manutenzione, in poche parole chi sarà il futuro responsabile finanziariamente e penalmente? Forse il Comune di Noli con i suoi prossimi Sindaci? Se questi sono i principi di una scelta politica che giustificano una priorità, allora abbiamo capito… abbastanza, è tutto chiaro e l’elettorato cosciente ne prenderà atto.

Il pulpito regionale da cui provengono gli esempi delle responsabilità delle messe in sicurezza (Bisagno & Co) la dicono lunga…; direttamente o indirettamente forse l’Assessore Paita ne ha tratto insegnamento….

Dichiarare ancora ed in maniera impropria, non vera che: “Se il Comune di Noli o altri soggetti (chi? categorie economiche/commerciali/popolazione o parte di essa?) restano contrari all’opera ( ma questo non è mai stato detto!) devono avere chiara la consapevolezza che si oppongono a interventi di messa in sicurezza e parallelamente mettono in discussione importanti finanziamenti che rappresentano un’occasione unica per l’infrastrutturazione e il rilancio della zona” è un tipico avvertimento provocatorio oltre che intimidatorio nei confronti del Comune di Noli e di chi attualmente lo rappresenta in previsione del prossimo incontro a Genova tra i Comuni di Finale e Noli congiuntamente all’ANAS previsto per martedì 17 c.m. Chiara la posta in gioco: come promettere elettoralmente di spendere sul territorio 50 milioni “prendere o lasciare” compresi tutti i disagi incalcolabili.

Dal Sindaco di Noli in rientro da Genova è auspicabile aspettarsi un resoconto pubblico sulle nuove proposte avanzate per proseguire insieme alla ricerca di un eventuale costruttivo/condiviso percorso, modalità d’intervento, ma che non può essere quello che verrebbe imposto in maniera arrogante: “prendere o lasciare”.

Carlo Gambetta



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C.Gambetta

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