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Il saggio a Imperia TV: don Ragusa parroco di Ranzi, cappellano e lo scacco della morte


A Palazzo Odddo di Albenga, sede di arte e cultura; non importa il numero ma la qualità. Non capita spesso che la cattolica e rispettosa Imperia Tv varchi i confini imperiesi, dove è popolare, per presentare ai suoi telespettatori un libro non inedito. Ad ascoltare l’autore di ‘ La resurrezione di Lazzaro’, don Fabio Ragusa, il relatore vice direttore del Seminario Vescovile, don Enrico Gatti, e la figlia cav. Francesco Zunino, benemerito editore: Lorella Zunino giornalista,direttore responsabile dell’emittente di famiglia. La platea interessata ed attenta al pensiero, alle riflessioni, meditazioni di don Ragusa, non al primo esordio di scrittore ricco di intelligenza. Ha già pubblicato una raccolta di poesie “Trascendenze – Poestetica del Vero” e in antologia “Pagine, Impronte, I poeti contemporanei”. Da Albenga Vedi il filmato di Imperia Tv

don Fabio Ragusa intervistato da Imperia Tv per il libro La ressurezione di Lazzaro. E parroco a Ranzi di Pietra Ligure e cappellano alla casa di cura San Michele di Albenga

Piccola premessa. E’ utile ammettere che Imperia Tv ha sempre riservato grande rispettato al vescovo diocesano monsignor Mario Oliveri. Non si è occupata, nè ha dato spazio ai fatti di cronaca che per anni hanno scosso e dilaniato la diocesi. Esclusi un paio di casi (parroco di Castelvittorio, diocesi di Ventimiglia allontanato a furor di popolo e del sindaco). Per essere precisi a far la parte del leone nella infinita tempesta è stata la diocesi di Albenga – Imperia che, come ha rivelato trucioli.it, ha una rassegna stampa record. In poco più di 10 anni 5 mila articoli su carta stampata (primo in graduatoria Il Secolo XIX, con 9 prime pagine, 17 titoli di locandina all’esterno delle edicole)e web on line, blog in prima fila come trucioli savonesi ed ora trucioli.it.  Persino articoli su la stampa e web europei, dei quattro continenti. Ora la svolta con l’arrivo ufficiale del secondo vescovo, caso senza precedenti nella storia del vescovado ingauno.

Lorella Zunino giornalista

Imperia Tv si è distinta per aver scelto il  basso profilo, oppure silenzio stampa, con rispetto e fedeltà. Spesso dando voce a monsignor Mario Ruffini, parroco di Oneglia, tra i più  convinti sostenitori dello ‘sfortunato’ porporato, difeso peraltro anche da una lettera aperta che denunciava una ‘campagna denigratoria, calunniosa, infondata e all’insegna del fango…” Insomma Mario Oliveri , vescovo, vittima della stampa laica, forse di faide, di traditori senza scrupoli, di giustizialisti, lui da sempre indicato (Vittorio Coletti, scrittore, docente universitario, editorialista di la Repubblica) leader dei tradizionalisti e conservatori della chiesa.

Venerdì 30 gennaio, ore 17, nella sala conferenze della biblioteca civica in Palazzo Oddo ad Albenga, è stato presentato il saggio dal titolo “La risurrezione di Lazzaro”; autore don Fabio Ragusa. E’ parroco di Ranzi di Pietra Ligure da tre anni. Origini a  Zurigo (Svizzera) dove vive una folta comunità dii emigrati italiani che nel secondo dopoguerra raggiunsero la Confederazione elvetica in cerca di lavoro. Don Fabio, un periodo a Novara, poi nel Seminario di Albenga, è stato ordinato sacerdote il 17 dicembre 2011.  E’  cappellano della clinica San Michele. Un pastore giovane e dinamico, il suo arrivo ha dato una scossa alla piccola comunità di Ranzi. Per la sua attività di scrittore hanno scritto Il Secolo XIX, Albenga Corsara, Ivg ed altri siti internet.

Il saggio La Ressurezione di Lazzaro è un interessante lettura nel quale il sacerdote accompagna il lettore a riflettere sulla morte, con profonde riflessioni sul mistero. Il volume, 96 pagine, edito da Fede & Cultura, contiene  una illuminante prefazione di Sua Eccellenza Mario Oliveri, vescovo diocesano. Già la serafica Santa Teresa d’Ávila esclamava: “Muoio perché non muoio” e santa Teresina del Bambin Gesù, interrogata sulla sua rassegnazione a morire, rispose: “Io trovo che non c’è bisogno di rassegnazione se non per vivere, per morire non provo che gioia”. Don Ragusa dunque ci accompagna in una meditazione sul mistero della morte, sulla fine corporale umana, attivata da una profonda contemplazione del racconto evangelico della Risurrezione di Lazzaro. “Permanendo come sfondo il testo biblico – osserva ancora l’ autore – questa meditazione sottopone al vaglio della critica costruttiva il mistero che si aggira intorno allo scacco della morte, offrendo così la soluzione a questo apparente e improvviso arresto della vita. Il Signore Gesù ha sconfitto la morte. Essa è stata definitivamente abbattuta”.

Albenga Il pubblico intervenuto a Palazzo Oddo per la presentazione del libro di don Ragusa

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