A Noli persiste un contrasto stridente tra le notevoli valenze multiformi di cui dispone e la realtà critica in cui si dibatte. E oggi nessuna iniziativa va con fermezza nella direzione di un deciso rilancio. Una situazione paradossale. Eppure è molto diffusa la convinzione che meriterebbe un destino assai migliore, adeguato al proprio “unicum” naturalistico-climatico e storico artistico. Purtroppo, le ultime determinazioni non collimano con l’esigenza di una soluzione di alto profilo, ma prospettano risvolti negativi dovuti alla loro casualità e alla dubbia opportunità. Leggi nota di redazione a fondo testo
Esemplari alcuni casi:
1) La “Diga “dell’Acquaviva, che spezzerà l’equilibrio naturale di una valle intonsa senza risolvere il problema, non è prioritaria rispetto al raddoppio della capacità di deflusso della”scumea”, che con la costruzione di un canale scolmatore sotto l’Aurelia accanto al ponte esistente, produrrebbe un concreto e consistente aumento della sicurezza.
2) Il problema delle antenne telefoniche e dell’inquinamento elettromagnetico, sta seguendo una deriva che non tutela la salute dei Nolesi .
3) I posteggi che dovrebbero essere collocati in gran numero nelle dismesse gallerie ferroviarie, ottimizzando la fruibilità della città, sono invece previsti su aree centrali assai preziose che potrebbero trovare utilizzazioni assai più utili.Il castello sta subendo un restauro tanto violento da essere snaturato nella sua stessa autenticità storica.
4) Il progetto del tunnel a capo Noli incombe con la sua costosissima inutilità, strenuamente sostenuta dalla Regione.
Tutti casi etero-diretti a scarsa o nulla ricaduta positiva, per i quali esistono soluzioni migliori, neppure considerate.
Evidentemente le scelte adottatate si basano su altre considerazioni che sarebbe corretto portare a conoscenza dei Nolesi, a dimostrazione di una efficacia altrimenti non percepibile.
Ciò per fornire la certezza di spendere al meglio i pochi denari pubblici disponibili, con il consenso esplicito degli interessati.
Talvolta infatti, scelte effettuate in conseguenza di procedure delegate (conferenze dei servizi), o di esigenze burocratico-finanziario collegate a fondi utilizzabili in determinati capitoli, o altro inducono quel senso di ineluttabilità tipico delle vicende naturali o di quelle sovraumane, che con gli eventi amministrativi non hanno nulla da spartire, quando questi ultimi riguardano progetti di dimostrata necessità.
Chi spezzerà questa catena di avvenimenti ineluttabili?.
L’Amministrazione comunale, i Nolesi, i “foresti”amanti di Noli?
Probabilmente le tre componenti insieme collaboranti, nei tempi e nelle modalità opportune, con l’intento di fornire al Sindaco Niccoli, gli elementi per assumere le scelte migliori
Giovanni Maina
Nota di redazione – Prendiamo occasione dell’articolo da Noli dell’arch. Maina per informare i lettori – navigatori di trucioli.it, tra i più costanti nel seguire le informazioni (di Noli), che dai primi di novembre del 2014 ci siamo trovati di fronte ad una frattura nello schieramento Insieme per Noli. Che utilizzano ormai due diversi loghi. Dal rag. Santo Nalbone avevamo ricevuto questa mail: “…il Gruppo “Insieme per Noli” chiede di togliere il simbolo dall’intervento dell’arch. Maina sull’ultimo numero di Trucioli.it. C’è allo stato attuale una discussione interna per capire se Maina vorrà o meno continuare a far parte di “Insieme per Noli”. In precedenza eravamo stati informati dal candidato sindaco Maina che il simbolo era depositato in Comune a suo nome e con suo disegno. Chi coordina volontariamente e senza gerarchie questo umile blog svolge attività giornalistica (in provincia di Savona) dal 1967. Come testimoni di cronaca locale ci siamo resi conto dell’utilità e dell’importanza di essere coesi, uniti, trasparenti quando si affrontano sfide in politica e nella pubblica amministrazione, nelle associazioni di categoria. Purtroppo anche Noli è penalizzata da personalismi e fazioni, da diffusa disinformazione, dalla disgregazione di valori. I tempi forse non saranno maturi, i cittadini si ritrovano i frutti scelti con il voto o non voto. Speriamo, finché le forze ce lo consentiranno e grazie alla collaborazione di quanti scrivono ( e su questo aspetto Noli può essere fiera per pluralità di pensiero ) di favorire un traguardo – baluardo di democrazia partecipativa. Come accade in Svizzera, in paesi del centro o Nord Europa occidentale. Sarebbe un riconoscimento, a nostro avviso, alle testimonianze di vita e virtù degli avi che realizzarono la ‘Repubblica di Noli’, con valorosi marinai, fieri commercianti, generazioni di giovani orgogliosi e volenterosi. (l.c)
