Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Auguri di buon compleanno o onomastico ai sindaci e ai consiglieri comunali di….


Settimana dal 29 gennaio al 5 febbraio 2015. Buon compleanno ai Sindaci di: Arnasco (Alfredino Gallizia), Balestrino (Gabriella Ismarro), Castelbianco (Valerio Scola); i Vice Sindaco di: Andora (Paolo Rossi), Arnasco (Matteo Mirone), Magliolo (Valerio Delmonte); gli Assessori di: Albissola Marina (Luigi Silvestro); i consiglieri comunali di: Albissola Marina (Alessandro Ferrando, Lino Ferrari Barusso, Laura Forzano); di Altare: (Idalda Brondi, Rabellino Chiara); di Andora: (Dott. Daniele Martino); di Arnasco: (Antonella Mirone); di Balestrino: (Fausto Rava, Massimiliano Zunino); di Bardineto: (Adriana Mattiauda); di Bergeggi: (Alice Bianchini, Bianchini Rovere). Lieto onomastico al Vice Sindaco di Castelbianco (Valerio Delmonte); gli Assessori di: Boissano (Giovanna Calabrò), Roccavignale (Ing. Martina Carretto), Albisola Superiore (Giovanna Rolandi); i consiglieri comunali di: Cosseria (Felicina Patetta), Arnasco (Cinzia Maria Molinari), Vezzi Portio (Veronica Revello).

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Non trascorre giorno senza compleanni e onomastici. E’ l’occasione buona per fare gli auguri ai propri cari: il coniuge, i genitori, i figli, i parenti, gli amici e i conoscenti. Spesso succede che, presi dai tanti problemi della vita (in fase crescente ai nostri giorni!), non si guarda il calendario che normalmente è appeso alla parete o posto su una scrivania, un mobile della cucina o della sala da pranzo. Nulla di grave (per modo di dire!), però quale probabile delusione per chi si aspettava che – incontrando un parente, un amico o conoscente – gli facesse gli auguri. Viceversa: una grande gioia! Ritenendo cosa utile agevolare chi naviga in internet e i sempre più numerosi lettori di Blog@Trucioli.it continua la rubrica settimanale, con l’elenco degli amministratori pubblici dei Comuni della provincia di Savona che festeggiano il compleanno e/o l’onomastico. Ricordarsi di chi ha il compito di governare i nostri Comuni con un pensiero gentile.

Un servizio e una opportunità per i lettori di Blog@Trucioli.it  che consente, a chi lo desidera, di far giungere ai loro pubblici amministratori i personali auguri.

Consigliabile inviare la e-mail alcuni giorni prima del giorno del compleanno. Sarà una gradita sorpresa e non potrà che essere accolta con gioia. E’ meno “invasiva” dei messaggini inviati con il cellulare; è anche un termometro di affetto e stima dei cittadini, degli elettori in ogni periodo dell’anno. Di settimana in settimana, infatti, aumenta il numero di visualizzazioni della rubrica di Auguri di Buon Compleanno e Onomastico a …

Nei siti web dei Comuni savonesi è pubblicato l’indirizzo delle e-mail degli Amministratori e/o e-mail del Comune e vengono riportati sotto il nome e cognome in questo elenco. Un servizio in più che facilita e consente ai lettori l’invio immediato di una e-mail. Volendo fare gli auguri in modo mirato, è sufficiente scrivere nell’oggetto: “Auguri di felice compleanno a … (scrivendo il nome e cognome)”. Sicuramente l’ufficio ricevente si farà premura di stampare copia della e-mail ricevuta e consegnarla alla persona destinataria oppure, a sua volta, procedere all’invio della stessa. In questi casi si consiglia di inviare la e-mail alcuni giorni prima della ricorrenza. Ovviamente, nei casi senza l’invio della e-mail, sarà sempre possibile far giungere gli auguri con i metodi tradizionali (telefono, telegramma, biglietto augurale o via fax). Ringraziamo alcuni lettori che hanno suggerito di pubblicare nell’agenda “compleanno e onomastico” il periodo dal giovedì al giovedì successivo (anziché sino al mercoledì). Legittimo suggerimento poiché (anche se raramente!) un eventuale ritardo – per motivi tecnici – della pubblicazione in rete di Trucioli.it,
ne consegue l’invio nel tardo pomeriggio o alla sera delle e-mail. Comunque, è meglio “tardi che mai”. Ricevere auguri è sempre gradito e apprezzato!

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Questa settimana festeggiano il compleanno:

Giovedì 29 gennaio


Paolo Rossi – Vice Sindaco di Andora

protocollo@cert.comunediandora.it

Venerdì 30 gennaio

Luigi Silvestro – Assessore Comune di Albissola Marina

luigi.silvestro@comune.albissolamarina.sv.it

Alessandro Ferrando – Consigliere comunale di Albissola Marina

protocollo@comunealbissolamarina.telecompost.it

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Sabato 31 gennaio

Lino Ferrari Barusso – Consigliere comunale di Albissola Marina

protocollo@comunealbissolamarina.telecompost.it

Laura Forzano – Consigliere comunale di Albissola Marina

protocollo@comunealbissolamarina.telecompost.it

Idalda Brondi – Consigliere comunale di Altare

info@comune.altare.com

Chiara Rabellino – Consigliere comunale di Altare

info@comune.altare.com

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Domenica 1° febbraio

Daniele Martino – Consigliere comunale di Andora

protocollo@cert.comunediandora.it

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Lunedì 2 febbraio

Alfredino Gallizia – Sindaco di Arnasco

comunearnasco@pec.it

Gabriella Ismarro – Sindaco di Balestrino

protocollo.comune.balestrino.sv@legalmail.it

Fausto Rava – Consigliere comunale di Balestrino

protocollo.comune.balestrino.sv@legalmail.it

Vanessa Vignola – Consigliere comunale di Bergeggi

comunebergeggi@actaliscertymail.it


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Martedì 3 febbraio

Antonella Mirone – Consigliere comunale di Arnasco

comunearnasco@pec.it

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Mercoledì 4 febbraio

Massimiliano Zunino – Consigliere comunale di Balestrino

protocollo.comune.balestrino.sv@legalmail.it

Alice Bianchini – Consigliere comunale di Bergeggi

comunebergeggi@actaliscertymail.it

Franco Rovere – Consigliere comunale di Bergeggi

comunebergeggi@actaliscertymail.it

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Giovedì 5 febbraio

Matteo Mirone – Vice Sindaco di Arnasco

comunearnasco@pec.it

Adriana Mattiauda – Consigliere comunale di Bardineto

areaamministrativa@comunedibardineto.it

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Questa settimana festeggiano l’onomastico:

Giovedì 29 gennaio
Valerio


Valerio Scola – Sindaco di Castelbianco

comune.castelbianco@pec.cstliguria.it

Valerio Delmonte – Vice Sindaco di Castelbianco

comune.castelbianco@pec.cstliguria.it

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Venerdì 30 gennaio
Martina

Ing. Martina Carretto – Assessore Comune di Roccavignale


protocollo@pec.comune.roccavignale.sv.it

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Sabato 31 gennaio
Giovanna

Giovanna Calabrò – Assessore comunale di Boissano

protocollo@pec.comune.boissano.sv.it

Giovanna Rolandi – Assessore comunale di Albisola Superiore

comune.albisola.superiore.sv.it

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Domenica 1 febbraio – Enrico


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Lunedì 2 febbraio – Feliciano e Felicina


Felicina Patetta – Consigliere comunale di Cosseria

comune.cosseria.sv@legalmail.it

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Martedì 3 febbraio – Cinzia

Cinzia Maria Molinari – Consigliere comunale di Arnasco

comunearnasco@pec.it

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Mercoledì 4 febbraio – Veronica

Veronica Revello – Consigliere comunale di Vezzi Portio


vezziportio@comune.vezzi-portio.sv.it


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Giovedì 5 febbraio – Agata

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Aggiunto, a titolo divulgativo, la trascrizione – per ogni nome – di testi inseriti nel Martirologio Romano e/o nel sito Santi e beati e/o Avvenire e/o it.wikipedia.org

 

Giovedì 29 gennaio – Valerio

Riprende il cognomen romano Valerius, tipico della gens Valeria, basato sul verbo valere (da cui anche il nome Valente), che vuol dire “essere forte”, “essere vigoroso”, “stare bene”, avendo quindi il significato augurale di “robusto”, “forte”, “sano”. E’ maggiormente attestato in Italia settentrionale e in Toscana, e più raro invece in Italia meridionale; la sua diffusione è stata aiutata dal culto verso i numerosi santi così chiamati. Il nome Valeriano è un Patronimico di Valerio. Non va invece confuso con Valerico, di diversa origine.

Il nome venne portato da molti dei primi santi; l’onomastico si può festeggiare quindi in più date, fra le quali: – 10 gennaio, san Valerio, eremita presso Limoges; – 22 gennaio, san Valerio, vescovo di Saragozza e martire; – 29 gennaio, san Valerio, vescovo di Ravenna; – 29 gennaio, san Valerio vescovo di Treviri. it.wikipedia.org.it

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Venerdì 30 gennaio
Martina

(paginainizio.com/nomi): Deriva dal latino Martinus e significa “dedicato a Marte”. Martina festeggia l’onomastico il 30 gennaio in ricordo di santa Martina vergine e martire di Roma. Martina è uno dei nomi più usati per le nuove nate dei primi anni del XXI secolo in Italia essendo, secondo l’ISTAT, il secondo nome in assoluto più diffuso del 2004 e il quarto del 2006.

Festeggia l’onomastico Martina Colombari, nata a Riccione il 10 luglio 1975 e termina il suo percorso di studi conseguendo la maturità scientifica. Modella, conduttrice televisiva e attrice italiana. Nell’ottobre 1991, subito dopo essere stata eletta Miss Italia, viene chiamata dalla famosa agenzia internazionale di modelle di Riccardo Gay Model Management e viene inserita tra le top models internazionali dell’epoca, per poi essere scelta fra quelle che avrebbero sfilato in quella stagione per le più grandi griffe di moda. Sfila per Giorgio Armani, Gianni Versace, Blumarine, Roberto Cavalli, per citare i nomi più noti; in seguito partecipa ai più importanti eventi di moda televisivi di allora, come “Donna sotto le stelle” in Piazza di Spagna ed in Piazza Navona, preludio di quello che diventerà in seguito Altaroma. Inizia così una ventennale carriera nella moda, che la porta a lavorare con i più grandi fotografi del mondo e le più importanti testate di moda. Presta la sua immagine a numerosi marchi per campagne pubblicitarie di abbigliamento, accessori, cosmetici e prodotti di lusso. Parallelamente si esibisce in televisione con il ruolo di co-conduttrice in vari programmi: Un disco per l’estate, Vota la voce, Super, Juve centus, controcampo (nel 1998), Goleata e Galagoal.

Dopo aver studiato dizione con l’attrice Giorgia Trasselli, nel 1991 debutta come attrice nel film Abbronzatissimi, regia di Jerry Calà, a cui seguono: Paparazzi (1998) di Neri Parenti, Quello che le ragazze non dicono (2000) diretto da Carlo Vanzina, She, regia di Timothy Bond. Nel 2002 esordisce come attrice televisiva nella serie tv di Canale 5, in cui è Gioia Capello, ruolo che ha anche in Carabinieri 2. L’anno successivo è protagonista nel ruolo della nutrizionista Carlotta Wilson nella terza stagione di Un medico in famiglia. Nel 2004 è su Rai 2 come protagonista della serie Diritto di difesa e nel 2006 delle due stagioni della sit-com Radio sex, trasmesse da Alice Home TV e poi dal canale satellitare SKY Show, oltre ad apparire su Canale 5 in alcuni episodi de I Cesaroni. Nel 2008 ritorna ad interpretare il ruolo di Gioia Capello nella settima stagione di Carabinieri, e di Rachele nella seconda stagione de I Cesaroni. Nello stesso anno è tra gli interpreti della miniserie tv di Rai Uno, Fidati di me, regia di Gianni Lepre, e del film tv di Canale 5, VIP, regia di Carlo Vanzina. Nel 2009 partecipa come guest star ad un episodio della fiction RAI Don Matteo 7… (continua in: it.wikipedia.org/wiki/Martina_Colombari.it.)

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Sabato 31 gennaio Giovanni Bosco – sacerdote

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Memoria di san Giovanni Bosco, sacerdote: dopo una dura fanciullezza, ordinato sacerdote, dedicò tutte le sue forze all’educazione degli adolescenti, fonfando la Società Salesiana e, con la collaborazione di santa Maria Domenica Mazzarello, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per la formazione della gioventù al lavoro e alla vita cristiana. In questo giorno a Torino, dopo aver compiuto molte opere, passò pienamente al banchetto eterno. (Martirologio Romano).

 


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Domenica 1 febbraio Enrico


 

Henry Morse, la cui vicenda terrene e soprattutto il suo tragico epilogo è assai simile a quella di parecchi altri sacerdoti gesuiti martirizzati in Inghilterra nel medesimo contesto storico, era nato a Brome nel Suffolk nel 1595, sesto di nove figli di Roberth, proprietario terriero protestante proveniente da Tivetshall St Mary nel Norfolk, e di Margaret Collinson. Rimase orfano di padre nel 1612, che però gli lasciò una rendita annuale. Henry giunse alla decisione di convertirsi al cattolicesimo presumibilmente durante i suoi studi al collegio Bernard di Londra, anche se ad onor del vero non esistono prove scritte della sua ammissione ad alcun collegio di avvocati. Dal giugno 1614 Henry intraprese gli studi ecclesiastici, ma dovette interromperli per tornare in patria, poiché infatti quando si scatenarono violente persecuzioni nei confronti di coloro che non accettarono di riiconoscere ufficialmente il sovrano quale legittimo capo della Chiesa inglese il Morse si trovava imprigionato a Newgate in attesa dell’esilio. Era l’anno 1618. L’agosto successivo fece ritorno a Douai ed in dicembre entrò nel collegio inglese di Roma. Nel 1620 ricevette l’ordinazione diaconale, ma non vi è traccia della sua ascesa al sacerdozio.

A settembre di tale anno da Douai fi inviato in una missione inglese, ma venne arrestato non appena giunto a Newcastle. Imprigionato nel castello di York, fu compagno di prigionia del gesuita John Robinson. Siccome già a Roma aveva espresso il desiderio di entrare a far parte della Compagnia di Gesù, d’accordo con i suoi superiori dedicò i tre anni trascorsi in prigione a compiere il noviziato gesuita, al termine del quale poté emettere i voti semplici. Una volta rilasciato ed esiliato nelle Fiandre, ove esercitò il suo ministero quale cappellano dei mercenari cattolici inglesi intenti a combattere al fianco della Spagna. Nel maggio 1624 era sicuramente già sacerdote. Sul finire del 1633 il Morse fece ritorno in Inghilterra sotto le spoglie di Cutberto Claxton, portando avanti la sua missione a Londra. Tra il 1636 ed il 1637 un’epidemia di peste colpì la città ed Henry, pur fra gravi rischi per la sua salute, non mancò mai di portare aiuto e conforto ai più bisognosi. Nel 1641 un decreto regio ordinò l’espulsione di tutti i preti cattolici edil santo obbedì, per amore di coloro che avevano raccolto la cauzione per liberarlo. Tornò così a servire i soldati nelle Fiandre, finchè due anni dopo fu inviato nuovamente in Inghilterra e per diciotto mesi operò nel nord del paese. Arrestato ai confini del cumberland, fu però liberato da una donna cattolica, la moglie di colui che l’aveva catturato. Dopo circa sei settimane fu però nuovamente e per l’ultima volta arrestato, condotto nella prigione di Durham e poi trasferito a Londra per ricevere la condanna a morte in quanto dichiaratosi sacerdote. Henry Morse fu infine giustiziato il 1° febbraio 1645 presso Tyburn. La Chiesa Cattolica non ha però dimenticato la fedeltà di questo suo insigne figlio: nel 1929 fu infatti dichiarato “beato”, insieme a numerosi altri martiri della medesima persecuzione, ed infine canonizzato da Papa Paolo VI il 25 ottobre 1970 con i quaranta Martiri di Inghilterra e Galles.

Autore: Fabio Arduino (www.santiebeati.it )

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A Londra in Inghilterra, sant’Enrico Morse, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire: catturato a più riprese e scacciato per due volte in esilio, sotto il re Carlo I° fu infine gettato in carcere a causa del suo sacerdozio e, dopo avervi celebrato la Messa, fu impiccato a Tyburn e rese lo spirito a Dio. (Martirologio Romano)

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Lunedì 2 febbraio Feliciano e Felicina

 

…….. (Santi e beati)



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…….. (Martirologio Romano)

 

 

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Martedì 3 febbraio – Cinzia

 

La congregazione delle Vergini di Gesù venne fondata da Cinzia Gonzaga assieme alle sorelle Olimpia e Gridonia: figlia del marchese di Castiglione delle Stiviere Rodolfo Gonzaga (fratello minore di san Luigi Gonzaga), quando il padre scomunicato venne assassinato (1593) decise di espiare le colpe della famiglia (anche il capostipite dei marchesi di Castiglione, Rodolfo Gonzaga, era morto durante la battaglia di Fornovo) abbracciando la vita religiosa. Il suo cnfessore Virgilio Cepari, gesuita, la fece desistere dal proposito di trasferirsi a Innsbruck e le suggerì di fondare a Castiglione un collegio per l’educazione dei ragazzi (da affidare ai religiosi della Compagnia di Gesù) e uno per l’istruzione delle fanciulle, di cui lei stessa avrebbe assunto la direzione. Il collegio femminile venne aperto in casa Aliprandi (appartenente alla famiglia della madre di Cinzia) il 21 giugno 1608 (festa di san Luigi) e venne approvato civilmente dal marchese Francesco (fratello e successore di Rodolfo) il 27 settembre successivo. La prima comunità era formata dalle tre sorelle Gonzaga e da altre sette nobildonne. Le appartenenti alla compagnia non erano religiose nel senso canonico del termine: emettevano solo il voto di castità, il giuramento di perseveranza e la promessa di obbedienza alla superiora della casa (che portava il titolo di prelata); accanto alle signore Vergini, erano previste anche delle oblate, per il servizio domestico. L’ammissione al collegio era riservata alle fanciulle di nobile famiglia. Il collegio sopravvisse alle soppressioni dell’età napoleonica perché non gestito da religiose e alle leggi eversive del 1866 perché privo di personalità giuridica; nel 1930 venne riconosciuto come ente morale secondo le norme del concordato del 1929 e il 15 gennaio 1952 le Vergini di Gesù ottennero dalla Santa Sede il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio. (Santi e Beati)

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…….. (Martirologio Romano)

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Mercoledì 4 febbraio – Veronica



 

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Madre Veronica fu un polo di attrazione di cuori generosi, la volontà di Dio la portò attraverso le sofferenze e privazioni sin dalla nascita, alle vette più alte dell’amore del Cuore di Gesù. Si chiamava Carolina Lioger e nacque il 25 maggio 1825 a Lione in Francia, terza di quattro sorelle; i genitori si aspettavano un maschio dopo le prime due femmine, quindi la sua nascita fu una delusione, perché si desiderava un erede che potesse continuare il florido commercio cartaceo del padre. Fu messa a balia in campagna lontano dalla famiglia; dopo tre anni la ripresero, ma la bimba era cresciuta male, era bruttina e con qualche male alla colonna vertebrale, i genitori se ne vergognavano, tanto che per strada dove erano conosciuti, Carolina era condotta per mano da una domestica, ma dall’altro lato della strada. Tanto brutta, tanto buona, perché Dio la compensava con la sua Grazia. A circa sei anni fu messa nel pensionato delle Suore di S. Carlo a Neuville-sur-Saòne, crebbe timorata di Dio e coltivando dentro di sé una vocazione allo stato religioso. A 14 anni chiese di essere ammessa al Terz’Ordine Francescano con il nome di Maria Veronica in onore di santa Veronica Giuliani, la mistica del Crocifisso, proclamata santa in quegli anni.

Ebbe qualche proposta di matrimonio che rifiutò e nonostante l’opposizione dei familiari, cercò di entrare in qualche Istituto religioso, prima delle Suore di S. Elisabetta, poi presso le Suore del Verbo Incarnato di Lione, ancora presso le ‘Vittime di Marsiglia’ ma in tutti i casi, la cagionevole salute non la sostenne. Nel contempo gli intrighi di una commessa, misero contro di lei sua sorella, il cognato e la mamma, per cui venne cacciata di casa, fu la povertà più assoluta e l’angoscia più profonda, solo Dio era il suo rifugio e passava lunghe ore in chiesa immersa nella preghiera. E in una di queste veglie oranti, ricevé un’illuminazione divina, che si concretizzò nel progetto richiesto dal Cuore di Gesù, di una comunità consacrata come “Vittime del Sacro Cuore”. In quei sette anni di tormenti fisici e morali, Carolina Lioger conobbe il Rettore del Seminario di Viviens don Emilio Roux, sacerdote di S. Sulpizio, il quale apprezzò lo spirito che la conduceva … – Autore: Antonio Borrelli (continua in www.santiebeati.it)

Serva di Dio Veronica del Sacro Cuore di Gesù (Carolina Lioger)Fondatrice

Nata a Lione, il 25 maggio 1825 – Deceduta a Villeneuve-les-Avignon (Francia) l’8 giugno 1883. (Martirologio Romano)

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Giovedì 5 febbraio – Agata

Nacque nei primi decenni del III secolo a Catania in una ricca e nobile famiglia di fede cristiana. Verso i 15 anni volle consacrarsi a Dio. Il vescovo di Catania accolse la sua richiesta e le impose il velo rosso portato dalle vergini consacrate. Il proconsole di Catania Quinziano, ebbe l’occasione di vederla, se ne invaghì, e in forza dell’editto di persecuzione dell’imperatore Decio, l’accusò di vilipendio della religione di Stato, quindi ordinò che la portassero al Palazzo pretorio. I tentativi di seduzione da parte del proconsole non ebbero alcun risultato. Furioso, l’uomo imbastì un processo contro di lei. Interrogata e torturata Agata resisteva nella sua fede: Quinziano al colmo del furore le fece anche strappare o tagliare i seni con enormi tenaglie. Ma la giovane, dopo una visione, fu guarita. Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forte terremoto ecitò l’esecuzione. Il proconsole fece togliere Agata dalla brace e la fece riportare agonizzante in cella, dove morì qualche ora dopo. Era il 251. (Avvenire)


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Memoria di sant’Agata, vergine e martire, che a Catania, ancora fanciulla, nell’imperversare della persecuzione conservò nel martirio illibato il corpo e integra la fede, offrendo la sua testimonianza per Cristo Signore. (Martirologio Romano)

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it



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