Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Santa Corona nasce la ‘Fondazione Lorenzo Spotorno’ e la ‘Livio Sciutto’ va a Savona


La sera del 15 febbraio 2009 si spegneva nella sua villa di Ranzi il prof. Lorenzo Spotorno, 71 anni. A sei anni dalla scomparsa il nuovo anno riserva una ‘bella notizia’. E’ stata istituita una fondazione che porta il suo nome, con sede al Santa Corona dove si stanno allestendo nuovi uffici. Contemporaneamente si è trasferita all’Università di Savona la benemerita Fondazione Livio Sciutto che prese il posto di ‘Scienze e Vita‘. Per i tanti amici e estimatori, per la moglie Angela, le figlie Lorenza e Roberta Spotorno, riempie il cuore di gioia e commozione sapere che il maestro e pioniere della chirurgia protesica continuerà a far luce sulla cittadella ospedaliera.

Il prof. Lorenzo Spotorno, ora c’è una Fondazione che porta il suo nome

Senza il suo nome, la sua figura, Santa Corona appariva orfano, con un vuoto da colmare. Di Lorenzo non sono rimaste solo le ceneri nel suo giardino ( si pensava anche al mare che tanto amava), sono rimaste le solide fondamenta di un medico che aveva dato lustro e nomea, in Italia e nel mondo, alla chirurgia dell’anca, in particolare. Oltre 16 mila casi di protesizzazione d’anca e 2.00o al ginocchio sono documentati dalla Fondazione Sciutto di cui Spotorno è stato tra i promotori, presidente e presidente onorario. Ora alla presidenza c’è un illustre allievo, il prof. Guido Grappiolo, direttore della struttura complessa di Chirurgia Protesica Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI). Nato nel 1956 a Mondovì (CN), laureato in Medicina e Chirurgia all’’Università di Genova nel 1984, specializzato in Medicina dello Sport, Ortopedia e Traumatologia. E’ stato interno nell’Istituto di Medicina dello Sport della stessa Università dove ha conseguito la specializzazione nel 1988 e svolto attività di ricerca nel campo della biomeccanica e della fisiopatologia dello sport. Nel 1990 ha iniziato la collaborazione clinica e di ricerca con il Dipartimento Ortopedico dell’Ospedale S. Corona di Pietra Ligure diretto dal Prof. Lorenzo  Spotorno.

Dal 1991, il prof. Grappiolo inizia l’attività di ricercatore indirizzata prevalentemente alla chirurgia protesica dell’anca, collaborazioni internazionali con autori di fama quali: Prof. T. Gruen, Prof. D. Blaha(U.S.A.), Prof. H. Wagner (Germania), Prof. E. Morscher ( Svizzera). Per favorire la ricerca in Ortopedia pone le basi scientifiche e organizzative per la costituzione della “Fondazione Livio Sciutto – ONLUS”, organismo di cui assunse la direzione scientifica creando e mantenendo contatti con altri istituti di ricerca nazionali ed internazionali.  Collabora per la ricerca di nuove strategie migliorative nell’ambito della protesica mininvasiva, della chirurgia computer-assistita e della chirurgia conservativa con lo sviluppo di nuovi modelli protesici ed esplorazione di nuovi materiali. Ora Grappiolo è presidente, direttore scientifico Stefano Tornago; componenti Camera, SerafiniGrappiolo, Parodi, Ivaldo, Astore, Balzarini, Riccio, Cattaneo.  Il direttore ammonistrativo,  Gian Piero Aicardi, consiglieri del Cda il dr. Pietro Carlo Pastorino e l’avv. Alessandro Berta, revisore dei conti  la dr.sa Maria Cristina Tosi;  presidente onorario il prof. Reinhold Ganz; presidente benemerito Lorenzo Spotorno (alla memoria).

Il prof Guido Grappiolo presidente della Fondazione Livio Sciutto trasferita al Campus Universitario di Savona
Il dr. Andrea Camera presidente della Fondazione Lorenzo Spotorno con sede al Santa Corona

LA FONDAZIONE SPOTORNO –  Si è costituita con atto notarile nel vecchio anno, in buona parte facendo tesoro dell’esperienza murata con ‘Scienze e Vita’ (1994)  e la ‘Livio Sciutto‘ (2008). Sono stati rinnovati gli uffici e gli arredi che si trovavano  nel 3° padiglione  chirurgico ortopedico. Tra i soci fondatori figurano le figlie del compianto primario, mentre ha assunto il ruolo di presidente il dr. Andrea Camera, origini a Genova, 49 anni, laureato presso l’Università ligure nel 1992 in medicina e chirurgia. Ha conseguito con lode la specializzazione nella medesima Università, nel 1997, in Ortopedia e Traumatologia sotto la direzione del Prof. Pipino. Dopo aver vinto il concorso con annessa borsa di studio, nel dicembre 1997 ha iniziato a frequentare la Chirurgia Protesica dell’Ospedale “Santa Corona” sotto il primariato del Prof. Spotorno. Nel 1999 promosso Dirigente Medico di I° livello, quindi di ruolo come chirurgo ad alta specializzazione. Dal 2013 è nuovo direttore del dipartimento di ortopedia dell’Asl2 e primario della chirurgia protesica. Ha una trentina di pubblicazioni su riviste Nazionali ed Internazionali, ha presenziato a circa 60 congressi Nazionali ed Internazionali sia in veste di relatore che astante. Al suo attivo più di 3600 interventi di Chirurgia Protesica (anca, ginocchio e caviglia) come 1° operatore. Nell’anno accademico 2008/2009  invitato dalla scuola di specialità in ortopedia e traumatologia dell’Università di Genova per lezioni agli specializzandi. Tra i più stretti collaboratori di Spotorno c’è chi ha seguito la neo fondazione: Christian Piana, da 15 anni segretario amministrativo e memoria storica.

La Fondazione Spotorno, presto operativa, avrà un’inaugurazione ufficiale come merita; rappresenta in termini umani e morali il ‘grazie’ della comunità, di migliaia di pazienti provenienti da ogni regione d’Italia, dall’estero, a quella ‘entità’ che si era trasformata idealmente in meravigliosa ‘missione’  di un primario  che era nato a Finale Ligure il 19 dicembre 1936, laureato a 29 anni, 4 anni dopo  si specializzò  all’Università di Genova in Ortopedia e Traumatologia. Personalmente ha eseguito almeno 15 mila  interventi tra ospedali e Cliniche Private. Col pensionamento, dal 1° gennaio 2001, fu responsabile della divisione protesica dell’Istituto Clinico Humanitas  di Rozzano (MI), mantenendo finché la salute l’ha permesso rapporti di collaborazione con il ‘prediletto’ Santa Corona. Qui era entrato  il primo febbraio 1967 quale assistente incaricato di Ortopedia, poi primario della divisione di  chirurgia protesica dell’anca e reumatismo articolare nel 1981,  nel 1987 capo dipartimento, dal 2001 coordinatore scientifico.

Alcuni giornali di informazione locale avevano dato per scontato che, con altri soci, avrebbe realizzato un vecchio progetto di clinica privata nell’immobile che un tempo era occupato dalle suore. Il primo ad essere scettico fu proprio Spotorno, a sussurrare confidenzialmente che aveva poche chance, semmai c’erano almeno due altri gruppi a livello nazionale, con ottime entrature politiche a destra, a sinistra e cooperative rosse. Alla fine non si è visto nulla, come è rimasta sulla carta una delle sue ipotesi: lo sfruttamento di una parte della vasta area ospedaliera a fini residenziali. Un’altro suo sogno e che forse si realizzerà grazie anche all’impegno del Comune di Pietra Ligure: la costruzione di un unico grande monoblocco, progetto al quale non sono mancate opposizione politiche e non, in chiave soprattutto campanilistica.  Solo in Italia possiamo permetterci di realizzare un nuovo ospedale (vedi centro destra e gruppo Nucera e C.) che dista 7 chilometri da un Dea di 2° livello che negli anni è stato fiore all’occhiello della sanità regionale.  Sacrosanto, allo stato dei fatti, utilizzare Albenga per alcune specialità. Appare all’insegna del buon senso la proposta di istituire un ‘centro’  di oncologia.

Il ricordo, i riconoscimenti allo specialista Spotorno ripropongono la figura di una personalità apparentemente burbera, di poche parole con i pazienti, sia nelle visite private che ospedaliere, una manciata di minuti. Eppure era difficilissimo che sbagliasse una diagnosi, un intervento, gli sfuggisse un particolare dell’esame radiografico. Non solo, uno dei suoi ‘crucci’ era che arrivavano pazienti da altre regioni, chiamato a rimediare ad errori dell’equipe o del chirurgo ortopedico che aveva operato. Per un periodo si era impegnato in politica, vice presidente della Regione, per il Psi. Lo stipendio lo versava al partito e non solo, in quel di Genova e Savona. Un’esperienza che lo deluse, dalla quale cercò di mettere a frutto  l’esperienza in campo ospedaliero. Si scontrò con gruppi che definiva il ‘fortino inespugnabile dei compagni rossi e coop’. Spotorno è stato un brillante ‘ambasciatore’ in Svizzera, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Sud America grazie alla ‘maestria’ (bagaglio professionale, innovazione, brevetti) da Bel Paese.  Il suo nome è sul sito internet della Zimmer (ex Centerpulse) perché inventore di vari sistemi di protesi per l’anca. E’ presente in 41 lavori  internazionali. Ha un capitolo a lui dedicato sul libro internazionale di tecnica chirurgica  (Vie chirurgiche di accesso in Ortopedia e Traumatologia) di Bauer, Kerschbaumer, Poisel.  E’ stato docente ai corsi della Mueller Foundation (Berna) dal 1983 al 1990. Professore a contratto  all’Università di Pisa, Bologna, Roma (Tor Vergata). Artefice di oltre 350 mila impianti di protesi , da lui brevettati. Al Santa Corona, dal 1984, ha dato vita a corsi brevi di tre giorni ai quali hanno partecipato un migliaio di chirurghi per aggiornamento delle tecniche di chirurgia protesica all’anca e al ginocchio. Arrivavano dai quattro continenti: cinesi, indiani, giapponesi, australiani, paesi arabi, inclusi. Dormivano nei maggiori alberghi del comprensorio, cenavano in ristoranti, davano lavoro ai taxi.

Il prof. Spotorno ha donato l’attivo patrimoniale e l’archivio storico – scientifico della sua Fondazione alla ‘Livio Sciutto – Ricerca Biomedica in Ortopedia Onlus’. Al Santa Corona ha lasciato un patrimonio d’eccellenza ortopedica, ha avviato verso la vetta professionale numerosi giovani colleghi cresciuti alla sua ‘scuola’. Chi l’ha conosciuto più da vicino ha potuto apprezzare l’immensa bontà, generosità, disponibilità verso chi chiedeva un ‘aiuto’, diciamo pure legittima raccomandazione. Per i pazienti essere al suo cospetto suscitava una certa tensione, soggezione, alla fine  sapeva regalare, con poche parole e consigli, un’immensa serenità e conforto. Impossibile immaginare quante persone ha aiutato, di ogni ceto sociale; giornalisti, magistrati, alte personalità dello Stato inclusi. La faceva in silenzio, senza farlo pesare, con l’assistenza della moglie Angela e della’veterana’ collaboratrice – segretaria Rosanna. Una vita sempre ‘di corsa’, tra auto, areo, treno, spuntini fugaci, semplice nell’abbigliamento, una passione per le auto di ultima generazione. Un periodo di svago prediletto fu lo yacht nel porto di Loano, le vacanze in Costa Azzurra. Nella sua provincia era solito frequentare ristoranti stellati, ma anche le pizzerie (Sestante in particolare sul porto loanese), oppure un locale un tempo famigliare tra Albenga e Ceriale, lasciando sempre un buon ricordo, la semplicità. Era ‘devoto’ della mamma che ha accompagnato commosso nell’ultimo viaggio aella tomba  degli avi di Pontinvrea. Tra le persone più care la sorella, un fratello. Sotto la scorza del ‘burbero’ un grande cuore e tanta sofferenza quando si trovò vittima di una burrasca giudiziaria. Non sappiamo se abbia chiuso gli occhi perdonando. Ai funerali, a Pietra Ligure, una folla che si è rivista solo con un altro grande pioniere, Raffaello Orsero. Entrambi partiti dal nulla e diventati ‘condottieri’. Con  il traguardo di ‘fama’, successo, agiatezza, orgoglio, lungimiranza. Un’eredità non comune. Anzi. Non resta che ricordare un altro luminare scomparso, il ‘mago della mano’ Renzo Mantero, origini a Portovenere, indimenticabile primario al San Paolo di Savona, come Spotorno ha ‘cresciuto’ una sua scuola di allievi, ha proiettato la sua tecnica professionale oltre i confini della Regione.

Luciano Corrado 

 


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto