Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Mendatica 8 milioni con Striscia la Notizia e il pastore Aldo Lo Manto


Un colpo grosso da ‘leccarsi in baffi’. Striscia la Notizia ha ‘premiato’ Mendatica. Come annunciato da trucioli.it, sabato 4 ottobre la popolare trasmissione di Antonio Ricci, una media  di 7- 8 milioni di telespettatori, ha mandato in onda un servizio per la rubrica ‘Paesi e paesaggi’ di Davide Rampello che, tra l’altro, è curatore dei contenuti artistici di Expo 2015.  Nel sottotitolo è pure apparso “Venite a Mendatica non da turisti, ma come ospiti”. Un formidabile messaggio televisivo riservato alle eccellenze paesaggistiche e alimentari del Bel Paese. Uno spot di qualità e prestigio. Alla comunità locale non è costato un centesimo, contrariamente a quando accade per qualche altra socialpopolare trasmissione televisiva. Coprotagonista del ‘colpo’ promozionale Aldo Lo Manto, il pastore siciliano ‘re della transumanza’ rigorosamente a piedi. Frequentatore delle Alpi Liguri’ da 34 anni. 

 

E’ stata una piacevole e qualificata sorpresa. Per chi già conosce Mendatica, le Alpi Marittime, una conferma di alcune eccezionali peculiarità di un ‘paradiso’ della Liguria. Striscia la Notizia ha affidato ad uno dei suoi più quotati collaboratori un viaggio alla scoperta del secolare gioiello della tradizione montanara e della pastorizia. Rampello  (Leggi …il curriculum di WkipediA) esperienze in Rai, già direttore artistico della società Grandi Eventi, responsabile della comunicazione, ricerca e sviluppo del Gruppo Fininvest, dal 2013 cura l’interessante rubrica “Paesi e paesaggi’.  Nella descrizione da inviato speciale, tra sintesi e brevità, efficacia comunicativa, Davide Rampello (nella foto) esordisce: ” Oggi siamo in Liguria, nel paese di Mendatica…il paesaggio è quello delle Alpi Liguri…mi sento come a casa…a 35 km da Imperia…tra scenari d’altri tempi…la pecora brigasca razza tipica…a rischio estinzione….col suo latte si produce un ottimo formaggio….tanta lana… e la deliziosa ricotta, gustosa, ricca di calcio….”.  (Vedi tutto il servizio internet di Striscia…). Rampello ha ricordato le origini di Aldo Lo Manto. Il papà arrivato in treno, con il gregge, dalla  Sicilia, alla stazione ferroviaria di Albenga. Il figlio che giovanissimo affianca il padre e  diventa erede a tutti gli effetti. Ha modo di conoscere i segreti  del vecchio mestiere, tra sacrifici, fatica, usanze dei pastori che negli anni del dopoguerra popolavano le Alpi Marittime, nella stagione estiva le malghe e dall’autunno svernavano lungo i paesini affacciati sulla fascia costiera.  C’è chi ha conosciuto, oltre al sudore dei protagonisti, la loro vita nei tecci, con tetti di ciappe e muri in pietra vista.  Da mangiare non c’era un granché, senza luce, senza acqua corrente, le stalle per servizi igienici, forte senso di comunità e vicinato, strade sterrate, il carro a quattro ruote mezzo di trasporto abituale trainato dal mulo o dal bue. Il camioncino del latte che all’alba passava dai punti di raccolta a ritirare i ‘contenitori metallici’ per rifornire i caseifici ad Albenga e Imperia. Sono ancora in vita pochi degli ultimi testimoni di quei tempi. Ma è raro ascoltare, leggere le loro testimonianze genuine, i ricordi ricchi di patos, in qualche caso curiose e singolari storie della loro infanzia.

Aldo Lo Manto intervistato a Striscia la Notizia nella trasmissione Paesi e paesaggi

Aldo Lo Manto, tra i simboli della prima immigrazione post bellica, è diventato suo malgrado il personaggio -pastore delle Alpi, della pastorizia, della transumanza. Come i predecessori uno che si tira su le maniche. Manco a dirlo i tempi sono cambiati, ma sono rimasti i sacrifici di chi si dedica a questa passione, alla stregua di una missione di vita, seppure con nuovi orizzonti commerciali, diverse prospettive, altri ‘riti’, stessi pascoli. La transumanza, edizione turistica per spettatori, non può percorrere la lunga giornata del bovaro, la cura del gregge, la mungitura a mano, le inside della natura (tra lupi, malattie, possibili incidenti, intemperie, tuoni e fulmini, saette). Oggi ogni capo porta un numero, ha una carta di identità, con lo stesso destino. A Pasqua, ad esempio, il ‘rito’ della macellazione di agnelli che finiscono sulle tavole di tante famiglie, ai ristoranti. Le pecore anziane…la loro sorte. E’ stato creato il Consorzio della pecora brigasca (vedi trucioli di ottobre 2013). Tre gli aderenti: Lo Manto (Il Boschetto di Bastia d’Albenga), Nevio Balbis ( Sanremo), Simona Pastorelli (Agriturismo Il Castagno di Mendatica) che dalla lana del gregge producono tappeti rustici originali, venduti senza intermediari.

Una trasmissione televisiva con milioni di ascoltatori, oltre ad essere inseriti nell’archivio di Striscia la Notizia.it, con migliaia di visitatori giornalieri, non risolve certo tutte le aspettative dell’ultimo ‘campanile’ dell’alta Valle Arroscia. Ci sono problemi strutturali alla base di ogni realtà socio economica alle prese con endemici ritardi, ad iniziare dalla rete stradale, difficilmente accessibile ai pullman turistici, fino ad essere capaci di attrarre investimenti che creino posti di lavoro per giovani, le future generazioni. Per una volta lasciamo da parte anamnesi e terapie, godiamoci i frutti seminati, riflettiamo sull’esigenza di abbattere pregiudizi e di coltivare l’unione che fa la forza, mettere al bando puerili dispetti, per educazione ringraziare Striscia la Notizia e Lo Manto che già alcuni anni fa aveva attirato l’interesse di una troupe di un altro colosso televisivo, la BBC inglese. Avevano realizzato un servizio giornalistico riprendendo la manifestazione della transumanza, dopo riprese dei pascoli in Regione Penna e sulle Navette. Una vasta area sotto la giurisdizione di Mendatica, Pornassio e Briga Alta. Far conoscere ed apprezzare il territorio, oltre i confini provinciali e regionali, è una straordinaria opportunità e potenzialità. (L.C.)

GUARDA IL SERVIZIO DI STRISCIA LA NOTIZIA

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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