Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Il Rinascimento di Loano? Da ‘Carnevaloa’ e dalla prima ‘scuola di cartapesta’ del Nord


Non sarà la nuova e (mai decollata) zona alberghiera, nè il recupero del maestoso (in rovina) immobile dell’ex ospedale Ospizio Marino. O ancora il piano regolatore – sempre promesso, rinviato, grazie a chi e a favore di chi ? – a segnare la data del Rinascimento di Loano del terzo millennio. Il Secolo XIX ha dedicato quasi una pagina all’avvenimento notizia. E’ pronta la nuova struttura, dopo che la vecchia, a Borghetto S. Spirito, era stata divorata dal fuoco. Non si sa chi ha pagato i danni e la sorte di una misteriosa Srl. Un moderno edificio ospiterà la ‘fabbrica’ dei carri della benemerita Associazione Vecchia Loano, con una importante novità. Verrà creato un centro di formazione destinato agli artigiani del settore carnevalesco per tutto il Nord Italia, Viareggio compreso. Insomma, Loano è ormai abituata a pensare in grande. E il presidente – personaggio, anima del volontariato, Santino Puleo dichiara: “Sarà un vanto tutto loanese, saremo gli unici…”. Loano, una città che piace sempre di più e pronta per il Pignocca bis a discapito degli annunci pro Roberta Gasco. Intanto Leggi….

 

Chi conosce Santino Puleo sa che è persona tenace e coraggiosa. Sia nella sua principale attività, commerciante di elettrodomestici, sia nell’impegno pubblico.  Qualcuno ricorderà quando aveva lasciato la centralissima via Doria, nel centro storico a causa del caro affitto per trasferirsi sull’Aurelia di ponente, dall’altra quando si ribellò pubblicamente all’allora potente sindaco Franco Cenere, forse più popolare in Riviera quale giudice di gara del ciclismo professionista (Giro d’Italia, Tour de France) . Il centro destra si spaccò tra i seguaci del primo cittadino uscente, dopo il suo secondo mandato e la lista del partito di Berlusconi (La Casa delle Libertà – Vaccarezza sindaco). Cenere aveva schierato dalla sua parte un gruppo di potere con i nomignolo ‘Banda bassotti’. Vaccarezza  attraeva la destra calamita nell’elettorato moderato della cittadina, a cui si sono aggiunti esponenti del craxismo, leghisti, radical chic. Puleo che era candidato nello schieramento berlusconiano, firmò un dissacrante appello agli elettori loanesi, dal titolo sferzante: “Sindaco, hai diviso una città ! “. Il presidente della Vecchia Loano (editore, con il contributo finanziario del Comune, della quasi centenaria Gazzetta di  Loano) definiva  “pessima e distruttiva la scelta” di Cenere, “creando una grave spaccatura tra l’elettorato che compatto quattro anni fa lo rieleggeva sindaco per la seconda volta…ed ora si vede defraudato del suo voto“.

Santino Puleo, a sinistra in giacca blue, al consiglio comunale di Borghetto S. Spirito nel maggio 2012

E’ risaputo che tutti soffriamo di ‘memoria corta’, anzi i ‘senza memoria‘ sono la ‘risorsa’ del Bel Paese ridotto a fanalino in Europa (insieme a Grecia e Portogallo), ai primi posti nel mondo per evasione fiscale, 4 regioni in mano alla mafia, eccetera. Ecco il censore Puleo – dello staff di redazione di ‘Loano News.it‘, blog che ospita parecchia pubblicità locale pur senza  un grande seguito documenta il contatore delle ‘visite’ –  rivelare, sempre con riferimento all’epoca dei fatti, “una manovra iniziata già da parecchi mesi, al fine di mettere in un angolo Angelo Vaccarezza, legittimo candidato sindaco ed i suoi sostenitori…ha creato un triste ed inconcepibile scontro ne centro destra che dimostra solo l’attaccamento alla poltrona (di Cenere ndr)…Una scelta sciagurata, impopolare…e pensare  che otto anni fa eravamo tutti al suo fianco per il corteo dello spostamento a monte della ferrovia ( in attesa ed annunciato nel 1967 dall’allora ministro dei Trasporti Remo Gasperi in pompa magna a Palazzo Doria, tra gli applausi), alla Tappa del Giro d’Italia….per tutto questo – concludeva l’improvvisato tribuno Santino Puleo – voglio gridare contro questo scempio e dire ai lonaesi che questa lacerazione ricada su chi l’ha compiuta “.

Certo ci si potrebbe chiedere se lo ‘scempio‘ di Loano sia stata la scelta – tradimento del destrorso e massimalista, anticomunista viscerale, Franco Cenere, noto alle cronache per i duelli in consiglio comunale con il compianto dr. Maurizio Strada, leghista e dintorni. Oppure sevsul tessuto socio – economico abbiano influito negativamente la distruzione ambientale, l’assalto edilizio – speculativo, il trionfo degli immobiliaristi, il decadimento conseguente delle peculiarità del territorio a vantaggio dei palazzinari (non c’entra chi ha potuto costruirsi una casa per la famiglia), lo smembramento del comparto alberghiero, salvato parzialmente da una manciata di famiglie operose e alle quali la comunità dovrebbe riservare più attenzione e considerazione.  Da anni emerge l’assenza di una gioventù impegnata nella cultura e nei valori civici. O magari se non doveva essere rispettata la priorità (promessa in campagna elettorale) della giunta Pignocca – erede diretto dei Vaccarezza dinasty – per il varo tempestivo del piano regolatore prima che fossero appagati gli interessi delle varie confraternite ed affiliazioni. I continui rinvii vanno di pari passo con bocconi speculativi, sotto l’abile regime del padrinaggio di ieri e di oggi, sussurrato di bocca in bocca, ma impresentabile e dunque si tace. Forse ci vorrà un disastro alluvione ‘alla genovese’ per la svoòlta urbanistica e comunque quando sarà ormai troppo tardi.

Il Rinascimento di Loano, è probabile che molti non ricordino, doveva sbocciare secondo pubblici proclami giornalistici con la zona alberghiera delle Vignasse. Quasi contestualmente procedeva la cittadella portuale dell’ingegner Salvatore Ligresti poi finito (anzi tornato) nelle patrie galere, ma  prima celebrato da eroe nella città della ‘balena azzurra’. Ci sono le foto delle inaugurazioni e del trionfo, dei gaudenti e degli assenti, un album che fa da giudice della storia. E tutto rischiava di finire in un clamoroso flop, nonostante il Comune con sindaci, assessori, dirigenti, si fossero fatti in quattro per aiutare. Inclusa una concessione demaniale ottantennale assai discussa e ricca di interrogativi (ricorsi al ministero ed esposti all’autorità giudiziaria sono naufragati in nulla ammise l’avvocato Garassini ). Si affacciò pure l’ipotesi di un possibile crack fallimentare. Invece la Provvidenza si è presentata non solo attraverso la solida nomea, bensì la concretezza del colosso delle cooperative rosse, bancario – assicurativo Unipol. Oggi c’è un importante ministro del governo Renzi che si occupò da dirigente del ‘caso Loano’ e del salvataggio. Un intervento provvidenziale, Loano non finirà mai di ringraziarli abbastanza. Altri  cittadini italiani malediranno di aver investito ed affidato i loro risparmi a società quotate in borsa dei Ligresti.  In chiave loanese, è cosa risaputa, che a gran parte degli artigiani che portarono a termine forniture ed interventi in porto e sulla passeggiata, durante la fase finale dell’era ligrestiana, fu proposto di ‘prendere o lasciare‘ un saldo super scontato. Qualcuno ci ha lasciato le piume, economicamente. Oggi lo scalo (escluso il cantiere Amico) è lontano dal ‘gigantismo’ dei numeri sparsi a piene mani nella cerimonia inaugurale di venerdì 6 maggio 2011.

Ricordava un soddisfatto e brillante Angelo Vaccarezza: ” Non finiremo mai abbastanza di ringraziare  l’ingegner Ligresti che ha messo tanta passione in questa operazione. Ringrazio in particolare per il Comune Gennaro Mazzitelli e Piero Araldo per il loro prezioso contributo in questi anni. Per Loano si  apre un terzo millennio di grande occasioni, a cominciare dal turismo, al commercio, a centinaia di nuovi posti di lavoro per i giovani. Quando si è parlato per la prima volta di questo progetto era il 1988, io ero appena stato eletto consigliere comunale e sembrava un sogno irrealizzabile. A distanza di 23 anni , tante persone e tanti progetti, il sogno si è realizzato “.  L’assessore al Turismo e Cultura Nicoletta Marconi rimarcava la realizzazione. lungo la nuova passeggiata del porto della fontana ‘Il Nettuno’, l’ultima opera di Bruno Chersicla, già autore di un’altra fontana che, rimarcava l’allora capofila della destra,  “arricchisce la galleria d’arte a cielo aperto di Loano e conferma la sua indole di città delle fontane, con la propria identità culturale e di incentivazione all’arte moderna”. E Vaccarezza incalzava, secondo quanto scriveva sul Secolo XIX, Luca Berto : ” Nessuno degli spazi interni al porto è adibito a edilizia residenziale. Di solito i porti servono a completare gli oneri urbanistici. Qui non è così, la Marina di Loano è una struttura portuale al 100 %. Forse questa è la cosa più bella”. Giustissimo, speriamo che non si avverino, col nuovo strumento urbanistico, le solite chiacchiere dei beni informati su asseriti mutamenti, necessari ovviamente per il ‘consolidamento e rilancio dell’industria portuale’.

Su La Stampa del 22 febbraio 2008, a tutta pagina, con la firma di Agusto Rembado, memoria storica del giornalismo locale, si annunciava che “una società del Gruppo Ligresti, a completamento del sogno della cittadella portuale, è interessata all’acquisto dell’operazione immobiliare di circa 70 mila mc, nella zona turistica delle Vignasse. Ci sono già stati contatti tra emissari del gruppo  ed il pool di imprenditori locali che si appresta, dopo un iter durato oltre 20 anni, a realizzare i nuovi interventi turistici ricettivi. Non ci saranno seconde case, ma solo strutture per metà alberghi e metà residences”.  Dulcis in fundo il sindaco annunciava l’avvio dei lavori di un tratto di Aurelia bis, fra l’area del gas e la zona sottostante a Monte Carmelo. L’articolo di Rembado forniva altri dettagli precisi: 110 mila mq al confine con Pietra Ligure, compreso il recupero dell’ex colonia La Quiete. Il tutto “favorendo la sostenibilità economica dell’intervento, migliorando la presenza di verde fino a 22 mila mq, inclusi gli impianti del tennis club che diventeranno pubblici  e due nuove aree verdi all’inizio e alla fine della vecchia via Vignasse”.  I lettori potevano gioire pure dell’imminente realizzazione di “una strada  di 750 metri che correrrà, parallelamente alla via Aurelia, a monte della zona turistica”.

Ci avviciniamo ai 9 anni, non saremo puntuali come gli Svizzeri, né precisi alla tedesca, occorre però essere ottimisti e fiduciosi, positivi hanno spesso ripetuto i soliti noti ‘maestri di Loano’. A dimostrazione di una grande capacità di capire le aspettative le aspettative dei giovani loanesi e del comprensorio.

Con l’avvento del 2015 da altri ‘pulpiti’ si annuncia un nuovo Rinascimento, grazie al ritorno di Carnevaloa e alla scuola formazione di ‘cartapesta‘. Gli albergatori, i commercianti, gli esercenti, i professionisti, i genitori di adolescenti si mettano il cuore e l’anima in pace. Li attende un roseo futuro, chi dovrà chiudere prima gli occhi non sia preoccupato per figli, nipoti, pronipoti. Qui siamo sulla ‘locomotiva di Loano’,  similcopia della vera locomotiva dei paesi del centro e nord Europa. Evviva !

Luciano Corrado 


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto