Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Accusa choc a Loano e tutti i record di Roberta Gasco


E’ stata il più giovane consigliere regionale d’Italia, a 29 anni. Il 30 settembre 2014 Rai 3 Liguria, i media davano la bella notizia della ‘Banca del latte’ grazie alla proposta di legge dell’avv. Roberta Gasco, 38 anni. Un paio di giorni prima La Stampa annunciava la partecipazione di due savonesi (Roberta Gasco e Andrea Berruti ) al debutto di Assemblea Popolare per la Liguria del forzista Luigi Morgillo.  Sono seguiti giorni di diluvio. La prima pagina del Secolo XIX del 3 ottobre: ” Spese pazze e ricevute false, Gasco indagata. La nuora di Clemente Mastella nei guai per la legislatura 2005 – 2010″ quando faceva parte del ‘listino’  del presidente Burlando. Oggi accuse infamanti per un pubblico amministratore, in predicato all’ambita poltrona di primo sindaco rosa della storia di Loano. I benpensanti non credono alla colpevolezza, soprattutto il mondo femminile ponentino che l’aveva adottata, tifando a manifestazioni ed iniziative di partito. La Gasco con il denaro della Regione avrà fatto vere opere di bene ? Mentre non si è ancora emarginata la razzia ladresca subita nella bella casa del centro storico. Ignoti hanno rubato anche “i ricordi più cari” della giovane coppia. Le indagini sono rimaste al palo.

 

Ad essere precisi il primo a rovinare la festa di compleanno (24 settembre) era stato un ex consigliere comunale di Alassio, Fabio Lucchini, noto per gestire da anni un blog votato idealmente a Forza Silvio, Forza Pdl, Forza Casa della Libertà dei giusti. Lucchini fresco di ‘divorzio’ ( collaboratore) dell’ex sindaco e capogruppo regionale forzista vulcanico Marco Melgrati. Trucioli.it ha riportato con un link il pepatissimo commento di Lucchini all’asserita scelta dell’avvocatessa di  aderire al gruppo di Morgillo. Ne sarebbe scaturito un divertente ping pong, via internet, con la Gasco che ha orgogliosamente difeso e rivendicato il suo passato cristallino, l’abnegazione, dedizione, passione, altruismo, onestà e limpidezza al servizio della comunità, del partito. Abbiamo chiesto a Lucchini se poteva rendere pubblico il testo del match, ha cortesemente declinato l’invito.

Sta di fatto che prima della notizia dell’indagine giudiziaria restava scolpita un’eccitata dichiarazione: “Con mia grande soddisfazione questa mattina il Consiglio regionale della Liguria, all’unanimità, ha approvato la mia proposta di legge relativa all’Istituzione della Banca del Latte materno della Liguria e ho preso atto dell’apertura del primo centro presso l’Ospedale Gaslini di Genova”. Roberta Gasco aveva spiegato che la Liguria, con Basilicata e Sardegna, era rimasta l’unica regione italiana a non aver istituito questo servizio, inaugurato dalla Toscana nel 2008. Modesto il costo degli impianti, la nuova legge regionale prevede un finanziamento iniziale di 30 mila euro in particolare per l’acquisto di un pastorizzatore e di un freezer, convenzioni con pubbliche assistenze e polizie municipali per la raccolta tra donne volontarie.

Roberta Gasco non è un personaggio qualunque che sbuca all’improvviso da dietro un cavolo. Intanto contrariamente ad altri esponenti berlusconiani è al suo primo incidente penale, tutto da dimostrare solo con sentenza passata in giudicato.  Il suo ingresso in politica risale al 2004, giovanissima candidata al Parlamento Europeo. E nel 2009 promossa, col viatico del generalissimo co-sponsor Claudio Scajola,  a coordinatore provinciale della Provincia di Savona. Come poteva ignorarla un cattolico fervente e praticante quale è sempre stato Sciaboletta Scajola ? Sapeva benissimo che a 10 anni, era  in udienza da papa Wojtyla, con papà Aldo, già segretario  provinciale Dc. Erano i tempi di Ciriaco De Mita al vertice nazionale del partito di De Gasperi e don Sturzo.

La cronaca del 19 settembre 1987 racconta che Il Secolo XIX – Savona aprì la prima pagina titolando “Dc savonese in ritiro con De Mita….tiene lezioni di politica nel convento di  Monte Carmelo a Loano…Oltre a Aldo Gasco segretario provinciale (in passato segretario sezionale a Loano ndr ), il segretario regionale  Bonelli, Giorgio Daniele funzionario del partito a Savona…Sono intervenuti nel confronto  Accordino, Giorello, Ruffino, Giancarlo Garassino (l’unico ancora in vita e reduce dal consiglio provinciale appena sciolto).. L’incontro era riservato  ai segretari di sezione, sindaci  e membri del comitato provinciale, circa 180 persone e nessun esterno secondo la volontà di De Mita….Si è trattato di una ‘lezione’ di politica, richiamo alle radici popolari del partito e all’unità…”.

Sarà la stessa Roberta Gasco a testimoniare che l’incontro col ‘papa santo‘ ha lasciato “nella mia vita un segno profondo e da cattolica praticante ho cercato di trasmettere la mia fede ai bimbi a cui per anni  ho insegnato catechismo presso la parrocchia di San Giovanni Battista”.  Lei che scriveva nel suo appello elettorale  alle regionali del 2010 del “costante impegno  al rinnovamento messo in atto dal ministro Claudio Scajola e la crescente affermazione di due giovani uomini politici: il senatore Franco Orsi ed il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza.  Due personaggi – rimarcava in neretto-  innamorati della loro Provincia  e, soprattutto, della sua gente “. Disinteressati alle poltrone, aggiungiamo. Come testimoniano le cronache di queste settimane e che hanno interessato il sagace logorroico Vaccarezza.   Sempre lei che poteva esibire pagine di quotidiani e rotocalchi che narravano un matrimonio da favola grazie al diffuso settimanale Mondadori “Chi” :  5 pagine e  foto al ‘matrimonio dell’anno’. La sera prima delle nozze,  informava, lo sposo ha fatto la serenata alla futura moglie e papà Clemente, ex Guardasigilli, dopo la cerimonia, è esploso in lacrime. Quel papà che con il suo Udeur a Ceppaloni ha dominato un’era, ricorda l’Espresso nel numero del 9 settembre 2014. E  un’inchiesta  politica del Secolo XIX del 22 gennaio 2010, indicava tra i tenutari dei “Feudi d’Italia“. In Liguria Scajola, in Piemonte Raffaele ed Enrico Costa, in Campania Clemente Mastella, Ciriaco De Mita (Nusco) che a 86 anni, il 9 giugno scorso, è stato eletto sindaco nel paese di 4 mila anime.

Per un giorno di nozze speciali, nella città dei Doria, erano presenti 260 invitati: dall’industriale Diego Della Valle (oggi il secondo azionista del gruppo Corriere della Sera, tenace avversario prima di Berlusconi, ora di Renzi definito in tivù ‘una sola….’) , il giornalista Carlo Rossella, presidente di Medusa, Barbara Pistilli moglie di Della Valle,  l’imprenditore Paolo Borgomanero, il giornalista allora vice direttore di Raidue Gianluigi Paragone, ex del quotidiano La Padania,  ora conduttore del settimanale di grinta e di graffio ‘La Gabbia’ su La 7.  Il presidente , all’epoca, di Bnl Luigi Abete con la compagna Désirée Colapietro Petrini, ovviamente Clemente Mastella con la moglie Sandra Lonardo. già presidente inquisita e disarcionata del consiglio regionale della Campania. La conduttrice televisia Alda D’Eusanio. Il settimanale concludeva che gli invitati  “hanno danzato a Loano 2 village fino a tarda notte sulle note di Franco Califano “.

Per Loano turistica un evento, motivo di promozione, al punto che già alla vigilia un quotidiano nazionale titolava “I Mastella, trasferta in Liguria…Pasqua a Loano e Pasquetta a Bardineto assieme alla famiglia di Roberta Gasco, a prepararae il matrimonio di luglio…“. Così informava i lettori una pagina de La Stampa a firma del giornalista Stefano Pezzini. Insomma, Gasco – Mastella, facevano e fanno notizia.  I media hanno taciuto solo un piccolo particolare di famiglia: l’acquisizione, la primavera scorsa,  sul lungomare di Loano, di un locale trasformato in bar – pizzeria, affidato soprattutto al personale. Speriamo non assunto a ore.

Forse sono davvero pochi, almeno in questo territorio di brava gente, che immaginano Roberta Gasco  nei panni di ‘approfittatrice’ di soldi pubblici; appartiene del resto ad una famiglia agiata e stimata, figlia unica. E allora ?  L’articolista del Secolo XIX, Matteo Indice, accenna che la Gasco negli ultimi anni “ha dedicato  una parte sempre più larga  del proprio tempo alla famiglia “. Maternità. Non a caso non era difficile incontrarla solo il martedì mattina nell’aula del consiglio regionale. Decisiva, a quanto riporta l’articolista, nel far precipitare  la sua posizione sul piano giudiziario “si è rivelata la relazione  della Corte dei Conti, branchia contabile della magistratura che indaga sullo spreco di denaro pubblico da parte di politici e amministratori, da cui sono stati passati in rassegna  i rimborsi della precedente legislatura”.

Quando i politici di razza sfilavano: c’è il dr. Stefano Quani (si dimise per lo scandalo spese pazze), c’è la collega Gasco, Piero Revetria primatista di poltrone e di politica, Gianfranco Sasso nome noto alle cronache e il presidente Vaccarezza


Avatar

Trucioli

Torna in alto