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Liguria e Basso Piemonte

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L’orgoglio venatorio dei cacciatori liguri, la sentenza del Tar, il piombo pericoloso


Francesco Bruzzone, Consigliere Regionale della Lega Nord, si è trovato al fianco dei cacciatori liguri e di tutta Italia, per partecipare alla manifestazione di protesta “Orgoglio Venatorio” organizzata dalle associazioni di categoria nei pressi dell’ISPRA a Ozzano Emilia (BO).
“Con un pullman dalla Liguria, siamo in tanti e incazzati. Ci sono rappresentanti da tutta Italia. Siamo venuti fino a qui per manifestare le ragioni di noi cacciatori e per protestare contro l’ISPRA, un ente pubblico, dello Stato, al quale la legge assegna il compito di fornire i dati della fauna selvatica prelevabili in deroga in piccola quantità, cosa che invece non fa”, afferma Francesco Bruzzone.
“Ravvisiamo una forma di mancato rispetto della legge nazionale da parte di un organo di Stato. La situazione è intollerabile, l’operato è carente e non possiamo più accettare che le cose vadano a vanti così: non forniscono i dati, e danno alle Regioni pareri che, spesso e volentieri, appaiono più politici che scientifici”, prosegue il Consigliere Regionale del Carroccio.”In Liguria, è bloccato il prelievo venatorio dello storno e di altre forme di caccia tradizionali, perché ISPRA non fornisce i dati. O l’ente inizia a lavorare come previsto dalla legge, o la Regione Liguria faccia una forzatura, facendo riferimento ai dati forniti da BirdLife International”, aggiunge Francesco Bruzzone.
DECISIONE TAR SU CALENDARIO VENATORIO LIGURIA, IL COMMENTO DI BRUZZONE
“Si deliberi un nuovo Calendario Venatorio con provvedimento legislativo. Questa volta dovrà emergere la verità”

Francesco Bruzzone, cacciatore e Consigliere Regionale della Lega Nord in Liguria, commenta la recente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale in merito al Calendario Venatorio della Liguria.
Dichiara Bruzzone: “Il TAR si è espresso nel merito, ha dato indicazioni precise e molto più chiare rispetto alle vaghe sospensive a cui eravamo abituati. Nel merito, alcune osservazioni sono poco sostanziali, per quanto concerne il carniere giornaliero di alcune specie, o per la data di inizio addestramento dei cani. Più problematico, sotto il profilo dei contenuti, è il divieto di uso delle munizioni di piombo per la caccia agli ungulati e, a tal proposito, rilevo che a sostegno di questo divieto il TAR parla di una generica pericolosità del piombo, facendo anche riferimento all’avvenuta eliminazione dei carburanti: se dovesse passare questo principio generico di tossicità del piombo, mi domando quante sarebbero le case liguri e genovesi che dovrebbero essere evacuate perché servite da acqua pubblica tramite tubazioni in piombo. L’argomento, pertanto, merita una riflessione ben più ampia, e soprattutto dei chiarimenti di carattere agroalimentare, chimico e ambientale che superano le valutazioni di carattere giuridico. Appare inoltre curioso apprendere che qualsiasi tipo di cane, esclusi quelli posseduti dai cacciatori, possano essere liberati in campagna in qualsiasi momento dell’anno. Una sorta di discriminazione per chi è cacciatore, quasi paradossale”.
A seguito della decisione del TAR, il Consigliere Regionale del Carroccio lancia una proposta: “La mia proposta, seguendo le dovute procedure, è di ri-deliberare un nuovo Calendario Venatorio tramite un provvedimento legislativo, così come indicato dallo stesso Consiglio Regionale con l’approvazione unanime di un preciso ordine del giorno avvenuta qualche mese fa. Questo, per dare la dovuta certezza a chi praticherà la caccia la prossima stagione, e si accinge nelle prossime settimane a pagare tasse statali, regionali, polizze assicurative, quote di partecipazione sociali, quote di partecipazione agli ambiti territoriali di caccia, e ai comprensori alpini. La procedura è già avviata, grazie al deposito precauzionale di una proposta di legge del sottoscritto avvenuta alcune settimane or sono: questa volta dovrà emergere la verità, e verrà smascherata la posizione della maggioranza che governa la Regione”, afferma Francesco Bruzzone.

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