Data con largo anticipo dai giornali e dalla TV locale, gli stessi media che il Sindaco di Mendatica ha dichiarato di usare per pulirsi il didietro, la notizia trova oggi conferma in comunicazioni ufficiose attendibili, con precise indicazioni di eventi e date. Peccato che , come sempre , per assecondare interessi, magari legittimi, ma inopportuni , la verità sia stata annacquata .
Sabato 26 Luglio, saranno aperte le buste della gara di appalto relativa ai lavori di interventi sulla paleofrana di Mendatica, e gli stessi partiranno all’inizio del mese di Agosto. Se non fosse per la serietà degli informatori, le sfortunate vittime di questa sequela di calamità naturali e di errori, forse dolosi o non, burocratici e inconsapevoli, avrebbero il diritto di ricorrere alla sindrome di San Tommaso, aspettare a gioire quando avranno messo il dito negli eventi. E’ comunque una gioia parziale poichè previdenze economiche a questi malcapitati, non sono ancora pervenute, nemmeno quelle dell’annunciato ristoro temporaneo per il disagio dell’inagibilità della prima casa abitativa.
Ma ricorrendo al detto che fra i ciechi è fortunato chi ha un occhio, cerchiamo di gioire di qualche speranza positiva. Ci associamo al plauso per il “nuovo” Sindaco e la “nuova”Giunta che hanno approvato i provvedimenti di cui trattasi, anche se i media succitati ( e i giornalisti) hanno dimenticato di dire che il Sindaco e la Giunta sono gli stessi , lasciando intendere che, prima, altri non abbiano provveduto.
Si rimandano i lettori interessati e i curiosi a prendere visione della dichiarazione della passata minoranza consiliare che con relazione sottoscritta esposta nelle bacheche del Comune chiariva le ragioni della loro mancata partecipazione alla competizione elettorale. Si aggiunge che, per l’occasione del sagra della Cucina Bianca sarebbe opportuno transennare ancor più la borgata Piano affinchè il turista non abbia occasione di vedere lo scempio che la natura innocente sta facendo di una borgata invadendola con rovi, liane, ortiche e altro, ed evitare inoltre che la casa riportata nella foto giornalistica con una evidente crepa risalente a un paio di anni fa, venga vista come è oggi quasi totalmente distrutta. Ricordo a chi ha risposto a coloro che , magari con legittima insistenza, hanno chiesto informazioni e sollecitato provvedimenti, che altre amministrazioni li avrebbero fatti correre, che essere a disposizione dei cittadini , quando non è suggerito dal buon senso e dall’educazione, è un obbligo di legge.
Per risollevare l’umore diciamo che Domenica 20 luglio si è tenuta a Cosio d’Arroscia l’annuale Sagra delle Erbe. Una giornata piacevole che il tempo ha insidiato più volte, ma che non ne ha impedito lo svolgimento. Ottima organizzazione, cibi altrettanto ottimi e percepibile aria di festa e allegria. Il cuore di questa splendida, incontaminata, Valle Arroscia batte ancora, deciso a sopravvivere malgrado le epidemie politiche e i debilitanti attacchi di perniciose crisi.
Nello Scarato
