Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona, non a caso Mussolini, Craxi, Renzi


Nell’immagine a lato, in un cuore rosso pulsante, insieme al PSI, sono evidenziate le associazioni socialiste operanti a Savona al di fuori e autonome dal PSI stesso, un cuore malato con una grave frattura a rischio infarto, al momento il cerotto salva vita ancora tiene: ma fino a quando?
Mai le nostre domande, rivolte al PSI savonese (vedasi ‘the Socialist’ dal n°1 al n°10) hanno avuto riscontro: potremmo elencare quel che intuiamo siano le motivazioni, sotto traccia, recondite e bituminose, ma essendo noi di ‘A.R.’ ‘anime candide’ semplicemente ci rifacciamo a quel proverbio dei nostri nonni che recita ‘chiedere è lecito, rispondere è cortesia’.
A questo punto, facciamo un ulteriore atto di fede, sollecitando un riscontro, con un paio di domande così come suggerite dai nostri lettori nonchè da alcuni compagni socialisti ancora presenti nel PSI o fuoriusciti e confluiti altrove:
* prossime elezioni comunali in provincia di Savona: è lecito conoscere, nome e cognome dei compagni socialisti, nello specifico del PSI,  candidati presenti in quali partiti o aggregazioni o liste civiche? se non fosse altro che, conoscendoli, possiamo votarli con cognizione di causa;
* PSI di Savona, è possibile conoscere il numero veritiero degli iscritti a far data a marzo 2014?; (non per mera curiosità ma per valutare le forze in campo e predisporre una conseguente strategia di percorso politico, primo obiettvo le elezioni comunali del prossimo anno a Savona);
* PSI di Savona, è possibile conoscere il nome del Segretario effettivo, operativo, con il quale potersi rapportare, così come eletto da regolamento congressuale nazionale, oppure pro tempore perchè non ufficialmente designato ma comunque incaricato?; e ugualmente conoscere i nominativi dei membri del Consiglio Direttivo, e degli iscritti, a meno che non si tratti di un ‘segreto di Sato’ nel qual caso chiediamo scusa della nostra inopportuna ingerenza (suggeriamo, basterebbe un piccolo elenco cartaceo, cognome, nome, indirizzo, telefono, e.mail,  da consegnare ad ogni compagno, magari nel corso di una serata conviviale, occasione per stemperare  malumori o incomprensioni).
Ovviamente, altre e numerose sarebbero le domande da porre ma, come si suol dire, ‘per carità di Patria’, ci asteniamo.
Benchè alcuni segnali, tendenti a mistificare la realtà oggettiva e creare situazioni di criticità, vengono di volta in volta messe in atto: a seguito di una intervista del ‘compagno G.’ su alcuni blog locali (lamentando  l’impossibilità di essere parte attiva nella politica del PSI savonese), pare che il solito conclave, abbia ipotizzato il ‘cartellino giallo’ di espulsione dal partito (qualcuno, come Li Calzi, più accorto e previdente, visto l’andazzo, ha  anticipato i tempi auto sospendendosi).
Che poi è la solita storia del potere nei confronti di quegli intellettuali non allineati o non supini in tutto e per tutto; a tale proposito, ricordiamo come esempio, Benito Mussolini con ‘non disturbate il manovratore’, Bettino Craxi con ‘non rompete intellettuali dei miei stivali’, buon ultimo arrivato Matteo Renzi con ‘o con me o mi dimetto’ (l’avvicendamento dei tre personaggi nominati non è per nulla casuale).
‘In Italia l’autonomia di espressione è questione di nuances, un pantone di sottolibertà…certi politici vogliono essere amati gratis, se scrivi un articolo on line non di loro gradimento ti invitano a toglierlo o a rettificarlo nell’immediato’. Daniela Ranieri, il Fatto 18-04-014).
Con una postilla, siamo nel 2014 anno delle Elezioni Europee e che ti combina il PD? inserisce nel proprio simbolo, in basso, in una mezzaluna rossa  la scritta PSI, Partito Socialista Europeo al quale ha aderito solo pochi mesi fa (..quando si dice la combinazione o la strategia), servendo di ‘barba e capelli’ noi socialisti storici che non siamo stati neppure capaci di salvaguardare un solo petalo del glorioso garofano rosso.
Per quanto riguarda, come libera associazione d’incontro e dialogo, ‘A.R.’continuerà nell’impegno volto a tenere viva la memoria del socialismo savonese, contattando ad uno a uno quei compagni dispersi, mortificati o delusi, invitandoli a ritrovarsi nella loro unica casa il PSI, senza più quel malanimo che non porta a nulla se non alla disgregazione, è tempo di guardare al futuro con coraggio e lecite aspettative, in ciò, i giovani, debbono essere audaci trascinatori e portatori orgogliosi della nostra bandiera.
E poco importa, giunti a questo punto, se responsabilità indivisibili non sono totalmente condivise a motivo di schemi di parte o di convenienze personali, ce ne faremo una ragione cercando di ripulire il cortile.
Che poi, noi di A.R.,non siamo politici nel senso letterale e sovente arido che tale parola comporta, siamo dei ‘rabdomanti’ impegnati a cercare di fare emergere dalle coscienze interrate nuove polle d’acqua limpida; sappiamo bene quanti ‘falsi amici’ ci girano attorno (nell’intento palese di racimolare un po’ di voti all’occorrenza) ma ormai non ci facciamo più caso, siamo maggiorenni e vaccinati, andiamo avanti per la nostra strada, coerenti con il nostro programma così come espresso in  www.azioneriformista.it,  il manifesto/il progetto/l’impegno  (testi continuamente e sfacciatamente razziati sia da destra che da sinistra per loro uso e consumo) e se anche qualche volta siamo stati  ‘presi di mira o verbalmente malmenati’ da alcuni strani personaggi, politici per caso (?), evidentemente con tanto tempo da perdere o per loro dna abituati a dare fastidio al prossimo, mai e poi mai tradiremo i nostri principi.
AMARCORD’ –  Paolo e Franco, un tempo, oltre quarant’anni fa, proprietari del PSI savonese e geniali prestigiatori, oggi vecchietti surgelati e un po’ fuori controllo, si ritrovano su una panchina nei giardini.
Ricordi? dice Paolo a Franco, ‘era sufficiente un mio fischio e centinaia di savonesi correvano ad iscriversi al partito’.
Dice Fanco ‘… e che goduria giocare con tutti quei quattrini pigiati nelle valigie, non serviva neppure contarli’.
Un barlume di ritrovata memoria, poi, pensieroso, dice Paolo  ‘beh, forse non erano propriamente centinaia gli iscritti ma di sicuro più dei quattro gatti di oggi, ma tu, caro Franco, dimmi, tutti quei quattrini non ricordo dove li abbiamo nascosti e mi viene anche il dubbio, li abbiamo poi convertiti in euro?’.
Gianni Gigliotti


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G.Gigliotti

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