Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. Spirito, il ritorno a sindaco di Vacca e il testamento etico del prof. Sapetti


E’ da molto tempo che non scrivo specie su Borghetto Santo Spirito. Qualcuno in questi giorni me ne ha chiesto conto. I miei impegni di lavoro e famigliari non mi consentono di ritagliarmi uno spazio per poter costantemente partecipare al blog. In ogni caso su Borghetto purtroppo poco oramai c’è da dire. Il disastro amministrativo è sotto gli occhi di tutti ed il ritorno di Santiago VACCA alla carica di Sindaco è cosa praticamente fatta secondo i vari rumors che circolano nell’area di centro destra. La Sinistra a Borghetto non esiste più e dunque la frittata è pronta.

 

 

Il prof. Carlo Sapetti, a destra, con Marco Sferini al VI congresso provinciale di Rifondazione comunista

Ma i cittadini di Borghetto, complici di non aver ascoltato le Cassandre, che pure li avevano messi in guardia, è doveroso che subiscano la giusta pena: l’eterna condanna ad alzarsi tutte le mattine e a vedere l’ex l’Oleificio, sempre più imponente, pararsi dinanzi loro come simbolo della atroce sconfitta di non aver saputo dare alle future generazioni la speranza di un Miglior Uso del Territorio.

Ma non è di questo che oggi voglio parlare.

Il 17 marzo 2009 moriva il prof. Carlo SAPETTI, che per molti anni è stato segretario del Circolo “Val Varatella” del Partito della Rifondazione Comunista di BORGHETTO SANTO SPIRITO e BOISSANO.

Appoggiò, in fondo senza neppure conoscermi, la mia candidatura a Sindaco in occasione delle amministrative del 2007 (nella mia lista c’era Luigi GATTI).

Il prof. Carlo SAPETTI era persona tanto poco loquace quanto equilibrata nei rari interventi che faceva: una di quelle persone che strideva non poco con Borghetto Santo Spirito, dove, al contrario, sono in troppi a parlare e in troppi a farlo nel loro esclusivo interesse.

Credo sia giusto ricordare che anche a Borghetto Santo Spirito, il Paese delle Seconde Case, dove non sono mai mancati scandali politici sfociati in procedimenti giudiziari e dove è oramai chiaro che i connotati di Paese Dormitorio hanno impedito il formarsi di una vera coscienza civica e politica, hanno vissuto negli anni scorsi uomini che non amavano essere troppo in vista, anzi non amavano affatto comparire ma godevano del sacrosanto diritto di poter coerentemente tentare di rappresentare ancora qualche idea che potesse costituire una speranza per il futuro.

Una di quelle persone era il Prof. SAPETTI.

Mi sembrava giusto, dal momento che a Borghetto Santo Spirito non mi pare sia mai stato ricordato, rimembrarne la presenza in occasione del quinquennale dalla scomparsa.

Al momento della sua morte feci una certa fatica a convincere i membri della maggioranza dell’epoca a commemorarla con un minuto di silenzio in apertura di un Consiglio Comunale.

La mediazione di Roberto MORENO fu decisiva.

Anche su questo a Borghetto ci fu trattativa: se ricordare, se commemorare…

Il Paese è quello che è.

Ma persone come il Prof. SAPETTI restano.

Restano con le loro intramontabili idee di una società migliore anche in un paese come Borghetto.

Mi spiace, fra i molti errori commessi, aver compiuto quello di non conoscerlo a fondo.

Chissà che cosa penserebbe oggi il prof. SAPETTI di questa Amministrazione e cosa proverebbe nel vedere azioni e dichiarazioni di persone provenienti dalla sua area politica, da lui mai dismessa, .. chissà

L’abito della nuova democratica sinistra neppure dal più abile dei sarti potrebbe essere confezionato per uomini come il prof. SAPETTI, che educatamente rifiuterebbero l’invito.

Ma, nonostante tutto, le persone di buona volontà e le buone idee restano.

Mi sembrava giusto trovare il tempo di ricordare.

Giovanni Sanna


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G.Sanna

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