Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Musicisti di Savona scappate, troppi ruba galline. Costa accusa ma ‘cancellano’ i nomi ? Riceviamo: in Piazza Sisto ladri veri in boutique


Lettera interessante, da sottoscrivere e divulgare. Più che una riflessione o uno sfogo, è la motivazione di una ‘sentenza’ sulla Savona musicale, i suoi talenti e artisti bistrattati (ecco i colpevoli) da ‘ruba galline‘, con la complicità di ‘dopolavoristi’, personaggi ‘privi di conoscenza e giusto musicale‘, ‘passarellisti di professione, esibizionisti da strapazzo’. Savona specializzata nei ‘concertini di ferragosto‘, la ‘Città di Certe Notti”. “Savona dove la musica è morta, il buon giusto ed il buon senso l’hanno preceduta”. Paolo Costa musicista di professione ha fatto, come sarebbe corretto, nomi e cognomi e al Secolo XIX li hanno tagliati per ‘ovvie ragioni?  Non rischiare querele oppure l’autore si è autocensurato? Quali grane, mica ha scritto che solo ‘ladri’ e praticano il ‘malaffare‘, ‘interessi illegittimi‘. Al massimo ‘scambio merce’, emeriti incapaci. Una critica, insomma. LEGGI LA LETTERA SUI LADRI VERI IN PIAZZA SISTO IV 

E’ da tempo che chi legge le interessanti (a volte) lettere scritte al Secolo XIX-Savona, non si imbatte in un documento con capacità e chiarezza di linguaggio esemplari, senza arzigogoli e giri di parole. Il’ musicista professionista’ punta dritto al tema. A Savona, da anni, ricordiamo c’è un bravo giornalista che è stato assessore (il prof. Ferdinando Molteni), ora nello staff del sindaco dopo la bocciatura alle elezioni. Di Molteni si possono criticare  certe prese di posizione pubblica, ma sarebbe ingiusto disconoscere intelligenza, capacità musicali apprezzate e riconosciute. E’ per caso colui che “è più importante apparire nelle foto dell’insipido sapore gloumor rimanendo così in superfice….”. Non diremmo, almeno sfogliando le cronache e guardando le televisioni liguri.

Molteni, giornalista, musicista, ex assessore a Savona, fa parte dello staff del sindaco Berruti

Semmai molto più presenzialista è il grande ‘vecchio, ma sempre giovane’ del giornalismo savonese, Sandro Chiaramonti che non si nasconde, anzi appare. Non saranno certo dei matti alla Stampa di Torino se da anni gli affidano, con successo di popolo, le iniziative-spettacoli che il giornale di casa Fiat promuove a Savona (Capodanno) e Sanremo (serate delle eccellenze). Il capo redazione, capo redattore che coltivava la piazza di Albenga in collaborazione con l’Agenzia Eccoci, uno dei principali motori del glamour (spettacoli-musica) del ponente ligure.

Se frecciate e sottintesi coinvolgono questi due personaggi Paolo Costa sbaglia, fa un po di confusione. O perlomeno non siamo all’altezza di giudicare quando lui giudica dal pulpito  della sua professionalità musicale che noi non abbiamo.  Intanto bisognerebbe distinguere tra persone e ruoli. Ieri e oggi. Molteni, da giornalista non ha certo navigato nell’oro, da musicista nel contesto locale viene assai apprezzato. Nel ruolo di ‘manager collaboratore del sindaco Berruti non abbiamo elementi per esprimere giudizi, non sappiamo se sia proprio lo staff di Berruti il ‘destinatario’ della lettera aperta alla ‘riflessione’. Chiaramonti, da decenni è un big del giornalismo e del terzo potere locale, l’editrice La Stampacon lui non ha avuto bisogno di praticare il ricambio. Anche con la sudata pensione, è arrivato lo strappo alla regola. Il suo faro è sempre acceso, dal ‘pulpito-tribuna’ continua a distribuire consigli sul turismo alberghiero (senza dubbio un esperto al quale però pare non diano retta), sui danni allo sviluppo economico conseguenti alla disastrosa carenza di infrastrutture stradali, agli autovelox, al disastro carenza parcheggi pubblici.  E’ stimato, da una certa cultura associativa, per la sua moderazione, per un ‘giornalismo non urlato, rispettoso delle idee di tutti, equilibrio e ricchezza di contenuti, raro esempio di vero giornalismo in questa provincia” (fonte La Stampa).

Sandro Chiaramonti, giornalista, e x capo redattore de La Stampa, ‘patron’ di eventi canori a Savona e Sanremo

Paolo Costa è stato ingeneroso nel ‘distribuire’ le critiche, o strali e soprattutto ha sbagliato (o hanno sbagliato) ad omettere nomi e cognomi ? E’ vero che, a volte ,l’autocensura è necessaria, qui non parliamo di crimini o reati. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani, i più indifesi e traditi dall’Italia tutta, la peggiore società dell’Europa sviluppata e democratica. Danneggiati non solo per il tema caro a Paolo Costa, da quel mondo di adulti, di anziani che lasciano loro il Paese ai signori Berlusconi. Al paese del record di laureati e diplomati in fuga alla ricerca di un lavoro dignitoso. Il paese col primato di evasori fiscali, parte integrante del sistema, con statistiche che inseriscono la nostra Liguria tra le regioni con i consumi maggiori di territorio invaso da cemento e asfalto. Tra bellezze naturali sfregiate, spiagge trasformate in scatole d’acciuga, frane e dissesto del sottosuolo: La scomparsa della tradizionale nicchia dell’agricoltura, l’abbandono spaventoso di gran parte delle zone di montagna. I parlamentari ed i consiglieri regionali più pagati al mondo e con una selva di privilegi. I professionisti della politica incollati alle poltrone. Si veda il tenebroso ritorno di ‘vecchi’ (non per l’età) nelle candidature a sindaco di diversi comuni, in particolare dell’entroterra.

E soprattutto grazie alla Stampa, al Secolo XIX, alla Rai Regione e consorelle minori, ai web giornalistici a caccia di pubblicità per far quadrare i bilanci, ci hanno stordito da annunci gloriosi, puntualmente disattesi, che ascoltiamo da decenni. (L.C.)  

QUESTI NON SONO RUBA GALLINE, DI MODA SE NE INTENDONO – Caro Trucioli .it, stanotte (venerdì), in Piazza Sisto IV, dove ha sede il Comune,  ladri autentici e preparatissimi, hanno messo a segno un colpo,  svaligiando la boutique “Tiziano Brunetto uomo“. La Location e’ stata inaugurata appena  a Novembre ed è gemella della boutique da donna di Via  Mistrangelo 81r.
Stamattina all’apertura, la sorpresa: la serratura forzata e all’interno, disordine e confusione.Ad una prima stima del titolare, risultano sottratti capi delle marche più prestigiose come Jacob Cohen e Paciotti, per svariate migliaia di euro, mirando soprattutto a capi in cash-mere e pelle. I ladri hanno anche sottratto alcuni oggetti tecnologici ( un notebook e un iPod).Il furto è avvenuto nonostante la posizione privilegiata della location che si trova  di fronte al nostro Municipio ed alla presenza delle guardie poste a custodia degli stand “Art e Ciocc” presenti in C.so Italia.
Sono intervenute le volanti della Polizia di Stato e gli agenti della sezione  scientifica.

LA LETTERA PUBBLICATA DAL SECOLO XIX SAVONA 

 


L.Corrado

L.Corrado

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