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Savona commento / Consigliere di Forza Italia: etica della responsabilità politica


L’onestà, da non confondere con la purezza degli animi, la sensibilità, umana e politica, e la direzione veritiera del linguaggio politico, dovrebbero costituire una valida griglia d’analisi per i nostri esami di coscienza a cui dobbiamo sottoporci sempre, non soltanto in vista dei periodi elettorali.

 

Il consigliere comunale di Fi, Fausto Benvenuto con Vittorio Sgarbi

Per chi si lamenta, pur avendo possibilità associative, e per chi sta sempre alla finestra, pur avendo qualità istruttive, onestà e buon senso, ricordiamo che star sempre fuori dall’agone politico è il primo modo per sporcarsi le mani e di favorire l’invadenza partitica e burocratica nella propria vita e nella vita delle istituzioni democratiche.

L’impegno politico, per una stagione della propria esistenza, è molto importante e oggi piuttosto sottovalutato.

Per alcuni può essere l’occasione per prebende o per maneggiare meglio i propri traffici particolari; per altri un mezzo passionale, disinteressato e dispendioso per rendersi utili amministrativamente e/o politicamente per la propria comunità, sia nel senso classico della polis, sia sul versante più universalista dell’umanità.

Un impegno troppo spesso facilmente criticato da chi, con il proprio agire quotidiano, favorisce dal basso elementi di distorsione pubblica.

Per questo è importante partecipare ad associazioni  partitiche o ad altre, meno istituzionali, che strutturano l’organizzazione capillare della società; una società mediterranea storicamente incline, purtroppo, a vivere di aggiustamenti  e di opportunità del momento.

Per quanto riguarda la vita politica vera e propria, essa ha di fatto due registri, funzionali, ma non sempre comunicanti o coincidenti.

Un Comune, per esempio, deve essere amministrato.

Il consigliere addetto studia leggi e testi di commissione e partecipa a incontri municipali cercando anche, all’occorrenza, di risolvere problemi individuali (con un eccesso di…, clientelismo?).

In tale occasione si manifesta lo spirito di servizio e i conflitti ideali sono meno frequenti.

Molti eletti vi trovano maggiori soddisfazioni che nei periodi di forte dialettica politica.

L’aspetto politico è spesso screditato a causa di indebite ingerenze e di una corruzione dilagante nella cosiddetta società, ipocritamente definita civile per addomesticare l’elettorato.

In realtà, in un reggimento democratico rappresentativo che si regge su libere elezioni e quindi sulla volontà collettiva, o meglio, sulla sommità delle nostre  opinioni politiche, i partiti sono certamente necessari. Ma è provvidenziale cogliere l’urgenza strategica di pochi punti  programmaticamente concreti e decisivi, che possono portare  perfino a scontri e inflazioni verbali, ma senza scadere in un linguaggio stereotipato, pregiudiziale e in continue battute da palcoscenico.

I partiti per non diventare fazioni a somma zero devono pur riconoscere le qualità dell’avversario senza demonizzarlo.

Ultimo punto di riflessione etica: nel seno stesso della classe politica è fondamentale che ciascuno, pur accettando la necessaria subordinazione, conservi una sufficiente autonomia.

A un certo livello dell’impegno politico (lo stesso vale anche per altre professioni) la preoccupazione di fare carriera e l’arrivismo costituiscono una forte tentazione.

Se critico il leader del mio partito, sarò ancora nella lista degli eleggibili o in un buon collegio elettorale?

Non si preferiscono forse le persone ossequienti? Anche gli oneri dell’apparato costituiscono  uno dei motivi dell’indebolimento della classe politica e della perdita di considerazione agli occhi dell’opinione pubblica.

Per questo è necessario coniugare la lealtà e la libertà, senza scadere nella licenza, nell’anarchia e nel caos, commisurando le specifiche capacità, il merito, l’originalità e il coraggio intellettuale.

Finalmente, nell’autodisciplina, ogni cittadino attivo non deve mai minimizzare  o considerare cinicamente le conseguenze delle proprie azioni.

 

                                                                                                                                                                                           FAUSTO BENVENUTO

                                                                               Consigliere comunale F.I. – Savona


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