Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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LA SATIRA / SINDACO ROBOT A BORGHETTO S. SPIRITO


“Buongiorno, sono il Sindaco SVITOL9000. Sono un Robot costruito nell’anno 2012 nei laboratori Giovi & Silvi S.p.A. di Carpe e sono stato eletto nelle elezioni anticipate del Comune di Borghetto S.Sspirito che si sono svolte l’11 febbraio 2014″

 


Queste sono le parole che escono dagli altoparlanti di un marchingegno antropomorfo, alto più di due metri e dipinto di blu, situato proprio al centro dell’atrio del Comune di Borghetto Santo Spirito quando, nell’apposita fessura, si introduce una moneta da 20 centesimi (10 per i residenti). Poi si accende uno schermo nel bel mezzo del suo torace d’acciaio, sul quale compaiono tutti i servizi che il Comune mette a disposizione dei cittadini e selezionando quello desiderato si inizia il dialogo vero e proprio col sindaco-robot e con gli uffici comunali.

Diciamo la verità: è una bella innovazione. Caspita! Niente più appuntamenti, passaggi dalle segreterie, risposte tipo:”…oggi non c’è, è in permesso…”, oppure “…è uscito per questioni di servizio…” “ma come durante l’ora di ricevimento? “ …e sì, roba urgentissima” “….ma vattela a ciapâ in tu….”, e via dicendo. Certo si deve prendere il numero e aspettare il proprio turno, ma vuoi mettere…

La rivoluzionaria innovazione si era resa necessaria dopo che tutto il Comune di Borghetto Santo Spirito si era impastato in un magmatico caos, in appena un anno e mezzo di governo della nuova Amministrazione. L’esperienza si era conclusa tragicamente con il ricovero al reparto neuro di Santa Corona di tutta la Giunta, della Segretaria Comunale e di quasi tutti gli altri dipendenti pubblici.

Solo in due si salvarono dal collasso nervoso di gruppo. Uno fu il Dott. Tagliatella: “E’ privo di sinapsi” disse di lui lo psichiatra della Neuro “…è stata la sua salvezza”. L’altro fu un giovane assessore che, non avendo mai fatto una beata fava per tutta la vita, aveva la massa cerebrale praticamente ancora in rodaggio e come tale, sempre a quanto riferì lo psichiatra, protetto da certi choc psicologici.

Il Prefetto, non sapendo più che pesci pigliare e sentito il Ministero dell’Interno, approvò in via sperimentale la scelta di un sindaco elettronico, proposto dagli amministratori delegati della Ditta Giovi e Silvi S.p.a. di Carpe, garantito cinque anni (con l’estensione a dieci), onde evitare, in futuro, ciò che era accaduto nel nostro Paese ed indisse immediatamente nuove elezioni.

Fu presentata una lista civica e unica che prese nome “UN TRANSISTOR PER BORGHETTO“, il cui scopo primario era il bene del paese e basta, senza tante balle, senza tanti programmi, senza tante inutili promesse.

Sarà per la novità del Robot, sarà che gli elettori sono malignamente curiosi, sarà quello che vuoi, ma l’afflusso alle urne sfiorò il 98%. Pensate che vennero anche a votare i residenti fasulli. Cosa vuoi più di così? Il 2% di astenuti, da indagini svolte, si deve attribuire ai pochi e sparuti elettori rimasti fedeli al Partito Democratico che nella faccia vispa, anche se elettronica, del candidato sindaco SVITOL9000 non sono riusciti a cogliere il “vuoto” dello sguardo di Bersani e D’Alema.

Certo la novità fece scalpore, eccome. TV, giornali, e riviste, nazionali ed estere, invasero Borghetto S.Spirito che ebbe il suo momento di gloria. Ma fu breve: il nuovo sindaco, bando alle ciance ed ai festeggiamenti, si mise immediatamente al lavoro per cercare di sanare il disastro.

 *****

Il 3 agosto 2014, verso le 11 del mattino, mi reco nel Comune di Borghetto Santo Spirito. Devo fare un’intervista al nuovo Sindaco.

Giunto nell’atrio prendo il numero e quando arriva il mio turno mi avvicino al Robot ed introduco 10 centesimi (essendo residente) nell’apposita fessura. Dimenticavo di dire una cosa: chiunque può introdurre solo 10 centesimi, ma il sindaco elettronico, essendo dotato di un particolare sensore, si accorge immediatamente se l’utente è residente o no ed in caso di menzogna una scarica elettrica tramortisce il contanonne per cinque minuti. Dopo di che gli viene addebitato il costo, molto salato, della scarica elettrica che lo ha steso e accompagnato ai confini del territorio. Insomma si cominciano a fare le cose come vanno fatte.

Illuminatosi il display seleziono la scritta: INTERVISTA COL SINDACO e attendo. Pochi secondi e quello comincia: ““Buongiorno, sono il Sindaco SVITOL9000. Sono stato costruito nell’anno 2012….”. Finita la tiritera mi presento ed inizio con l’intervista.

  • “Signor Sindaco, potrebbe raccontarci cosa capitò ai membri della vecchia Giunta e a tutti gli altri che furono colti da pazzia?”
  • “Guardi, nonostante io sia di tolla, raccontare certe cose mi fa sanguinare il cuore, in quanto fu un episodio molto doloroso. Accadde verso la fine di luglio del 2013 e precisamente il giorno 31. A causa dell’eccessivo stress a cui i membri della Giunta erano sottoposti dal peso del governare e, di conseguenza, dell’altrettanta eccessiva tensione che dovevano subire i dipendenti comunali per i continui mugugni dei cittadini ed il pressing dell’opposizione,successe che quel giorno, forse anche per il caldo umido che da tempo opprimeva la nostra bella Riviera, improvvisamente impazzirono tutti, all’infuori, come è noto, del giovane assessore e del Dott. Tagliatella. Per il trasporto a Santa Corona furono necessarie circa centocinquanta ambulanze oltre al corpo speciale dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito in quanto la cattura (cioè il ricovero, scusi il lapsus) del Sindaco fu particolarmente delicato e problematico. Infatti il Sindaco si era asserragliato sul tetto del Comune assieme a tutto il corpo della Polizia Municipale che, armato fino ai denti, difendeva la postazione. Non voleva saperne di scendere il Sindaco che, procuratosi un megafono, urlava a più non posso: “Baucia Presidente! Baucia Presidente! Baucia….” E’ stato un momento di alta tensione, ma per fortuna intervenne la moglie che con poche parole lo convinse a consegnarsi al personale sanitario”.
  • “E cosa disse?”
  • “Scendi subito di lì!!” Semplicemente”
  • “Minchia, tosta la moglie”
  • “Sì,sì, bisogna riconoscerlo che il suo intervento è stato una fortuna: si è evitata una strage”
  • “E il vicesindaco?”
  • “Beh, il Vicesindaco sembra che ne sia uscito un po’ meglio. Continua a dare i numeri, a leggere tutti i giorni il bilancio ai suoi parenti e a dire che non c’è un soldo. Come vede tutto nella norma”
  • “E poi?”
  • “E poi la storia è nota: il Prefetto intervenne immediatamente, nominò un Commissario che amministrò il Comune fino alle elezioni dell’11 febbraio 2014, quando io vinsi a grandissima maggioranza”
  • “Signor Sindaco, potrebbe spiegarmi come attualmente viene amministrato il Comune di Borghetto Santo Spirito?”

  • “Veda anche se sono un robot non è che possa inventarmi nuove regole o nuove leggi. La normativa, il Testo Unico sono molto chiari. Anche perché è risultato evidente che il problema di prima non erano tanto i regolamenti quanto le persone che li dovevano far applicare. Ora tutto funziona bene, come una macchina ben oliata. Non ho avuto problemi ad emettere ordinanze per la corretta manutenzione del verde pubblico o per la demolizione dell’ex oleificio. Applico la legge, semplicemente. Però, e questo glielo dico in confidenza, qualche innovazione tecnologica l’ho introdotta”
  • “E di preciso in cosa consisterebbero queste innovazioni?”
  • “Come dire…sostanzialmente è un’unica innovazione che consta in un microchip che ho inserito in tutti gli amministratori e in tutti i dipendenti comunali. Se guarda lo schermo le faccio vedere come è fatto”
  • “Ma è una supposta!”
  • “No, no. Sembra una supposta, ma è solo il veicolo attraverso il quale viene introdotto il microchip”
  • “Non potevate fare una piccola incisione e introdurlo sotto cute?”
  • “Sono assolutamente contrario allo spargimento di sangue, pur in minima quantità. Con questo metodo praticamente non se ne accorgono, anche perché viene applicato in anestesia totale”
  • “Capisco. E quale sarebbe l’utilità specifica di questo microchip?”
  • “Enorme. Una enorme e multiforme utilità. Tutti, sia amministratori che dipendenti comunali, sanno che devono compiere il loro dovere e perseguire il bene del Paese secondo uno specifico programma sia politico che amministrativo. Se sgarrano vengono….richiamati ai loro doveri attraverso il microchip”
  • “E in che modo?”
  • “Attraverso un programma di controllo personalizzato che possiede, appunto, ogni microchip”
  • “Non capisco molto bene, mi faccia un esempio”
  • “Diciamo che un dipendente se ne va al bar invece di fare il suo lavoro: ebbene alla fine della giornata a quel dipendente, invece di timbrare il cartellino e tornarsene a casa, gli viene “suggerito” in modo elettromagnetico di fare ancora tre ore di straordinario non pagato”
  • “Bella idea. Bravo. E se un assessore commette qualche stupidaggine?”
  • “In questo caso, visto che le responsabilità sono più gravi, la punizione è molto, molto più pesante”
  • “Cioè?”
  • “Se un assessore sbaglia, si attiva il microchip e improvvisamente lui sente un irrefrenabile desiderio di seguire i corsi che tiene il parroco di San Matteo
  • “E quale argomento trattano questi corsi?”
  • “COME AMMINISTRARE LE PALANCHE DELLA PARROCCHIA E VIVERE FELICI. Se non imparano lì, vuol dire che non c’è proprio niente da fare e vengono …..rottamati, se si può dire”
  • “Veramente notevole. Il nostro Paese sarà l’esempio per tutta la Nazione. Complimenti. Adesso tolgo il disturbo, ma le chiedo un’ultima cosa: potrebbe farmi assistere ad un esempio pratico? Mi potrebbe chiamare il Dott. Tagliatella che ho una pratica in sospeso da parecchio tempo?”
  • “Senz’altro. Lo convoco subito”

Neanche trenta secondi dopo il Dott. Tagliatella si precipita giù dalle scale e si viene a inginocchiare davanti al Robot SVITOL9000. Con la lingua fuori e gli occhi imploranti esclama:

“Comanda Padrone!”

  • “Urca!” esclamai sorpreso “funziona il microchip!”
  • “No guardi, il Dott. Tagliatella è l’unico a cui non abbiamo applicato il microchip per via dei problemi che ha con le sinapsi. Lui è così di natura”.

Silvestro Pampolini


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S.Pampolini

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