Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Caffeina per restare svegli/ Udc e Psi (savonesi) anticamera infinita con secchi bucati. E Pd nomenklatura?


L’ANTICAMERA INFINITA DELL’UDC E DEL PSI SAVONESI  portatori d’acqua con i secchi bucati    Proprio non c’è religione, o posti a tavola, in questa Giunta Comunale Savonese. E ancora: ‘la  CUCU’LTURA FA VOLARE SAVONA’ e NOMENKLATURA SAVONESE, DEL DIRE E DEL FARE  ….

 

Da anni, con il cappelo in mano, e non solo quello, le segreterie dell’UDC e del PSI richiedono, in forza del loro sostegno politico e alleanza elettorale con il PD, la rappresentanza di un assessorato.
Non solo, recentemente l’UDC ha ‘cassato’ dal partito il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Casalinuovo e il consigliere Giampiero Aschiero che a questo punto, ‘rappresentando’ in giunta solo se stessi, per coerenza e dimostrazione di (loro offesa) dignità di politici e di uomini, avrebbero dovuto responsabilmente dimettersi nell’immediato, lasciando un vuoto ad essere diversamente occupato.
Ma ciò accade in altri Paesi con storie diverse e sensibilità diverse e non certo in questa nostra Italia dove le poltrone e i divani sono ingloblati con i ‘sederi’ dei politici.
Comunque, qualche promessa di ‘assessorato’ verrà sicuramente in occasione delle prossime elezioni Comunali, quando sia l’UDC e il PSI saranno ‘gentilmente’ chiamati a dare il solito (e doveroso?…) sostegno al PD. Per ora ‘la festa è passata e il santo rimane gabbato’  che poi, detto tra noi, questi portatori d’acqua con i loro secchi perennemente bucati non è che  siano di grande aiuto alla causa del bene comune.

la  CUCU’LTURA FA VOLARE SAVONA’  –  ‘Grand ‘ manifestazione, l’altro ieri, a ricordare la fondazione del Comune di Savona, corteo, rintocchi della Campanassa, musica celtica e cene a tema medievale presso i ristoranti del centro storico e della  darsena, che qualche spiritoso ha commentato ‘come sempre a Savona tutto finisce a tarallucci e vino’.

Vorremmo solo ricordare, ci permettiamo con genuflessione, che nella nostra città esiste, una splendida piazzetta, adiacente via Paleocapa, archivolto, dopo via Pia lato verso il mare, che i nostri distratti amministratori, evidentemente in tutt’altre cose affacendanti, non conoscono o hanno dimenticato, affollata dai turisti in occasione delle navi crociera con innunerevoli scatti fotografici a ricordo della  bellezza di racchiudere come in un prezioso scrigno palazzi e monumenti di straordinario interesse, altane trecentesche, la stupenda Chiesa di Sant’Andrea, l’austero e misterioso Convento delle Suore, palazzo Gavotti già abitazione di Gabriello Chiabrera, bistrò e gallerie d’arte, a due passi il palazzo Pozzombello già sede di museo e pinacoteca, con gli ultimi eroi sopravvisuti di una generazione di piccoli negozi che hanno fatto non solo la storia del commercio savonese (comunque in via di estinzione: che la ‘cattiveria umana ‘tutto può sopportare’ ma non certo ‘l’iniziativa e la presunzione’ di volere, senza nulla chiedere, proporre una fonte di cultura alternativa, pur se  recepita e riconoscita in tutta Italia e non solo).
In questa piazzetta, i nostri Avi, con rito solenne, posero una sessantina di anni fa, con storica funzione, una grande targa in pregevole marmo, a ricordare alle future generazioni l’accordo, o meglio il contratto,  dell’ acquisizione delle terre a formare il nucleo iniziale del Libero Comune di Savona.
Noi pensiamo che è inconcepibile, colpevole, tale dimenticanza, ormai da moltissimi anni, da parte di chi dovrebbe doverosamente ricordare: provvedendo, semplicemente, il giorno della commemorazione, con due piante di olivo ad addobbo e due vigili del Comune in alta uniforme a nobilitare, sia pure per qualche ora: che di frittelle ‘medievali’ ne mangiamo tutti i giorni e fanno anche male al fegato.

RICEVIAMO DA STEFANIA CRAXI: —  “Che i leader dei due principali partiti su cui si è retto per oltre vent’anni il sistema politico siano costretti ad incontrarsi come i “ladri di Pisa” la dice lunga sul fallimento di una intera stagione.

Il dialogo e il confronto al pari del dissenso e dello scontro sono il sale della democrazia. Sono fasi legittime e distinte, ma l’una non esclude l’altra ma ne è complementare.

I partiti e le rispettive leadership sono oggi intrappolati nelle pulsioni e nei bassi istinti che loro stessi hanno coltivato ed implementato nell’elettorato lungo il corso di tutta la seconda repubblica e dimostrano la loro incapacità atavica ad orientare il Paese e la società sulle gradi scelte da compiere.

E’ questo uno dei motivi per il quale equiparare le vicende del compromesso storico ad un eventuale “governissimo” per l’oggi è del tutto fuorviante. Se poi pensiamo che DC e PCI rappresentavano quasi l’80% dei consensi del Paese e Pd e PdL non raggiungono il 50%, senza un grande sussulto politico e progettuale, potremmo avere tutt’al più un governicchio…..”

Stefania Craxi

BRODO DI GALLINA, agli amici lettori di ‘TRUCIOLI’   –   I nostri commenti ( e scusateci se  ‘troppo estemporanei o personalistici’, abbiamo ancora il privilegio di essere uomini liberi e non caporali) possono apparire come fuori ‘ tempo massimo’ data la cadenza settimanale di TRUCIOLI, purtroppo oggi più che mai tutto si consuma in fretta e non è sufficiente allungare il brodo di gallina per essere ‘sulla notizia’, magari (qui lo scriviamo e nel contempo lo neghiamo per non incorrere negli strali del nostro Direttore) un flash di aggiornamento ogni tanto non sarebbe male. 
NOMENKLATURA SAVONESE, DEL DIRE E DEL FARE  –   E’ sempre imbarazzante spiegare della politica ai nostri figli, dire loro che spesso è ‘una cloaca’ oppure parafrasando il socialista Rino Formica, definirla come ‘merda e sudore’ o ‘sette coltelli sotto il tavolo’, insomma come esempi non sono propriamente edificanti, tanto meno come coerenza, peggio ancora come ideali, ad imbonire i giovani noi anziani sovente siamo alla stregua dei farisei.
Nella storia recente, noi italiani, siamo stati esempio di ‘ballerini di scarso affidamento’, da Mussolini a Berlusconi, oggi a scansionare il panorama politico per saltare sul carro del prossimo vincitore.
Le primarie recenti del PD, qui a Savona in modo massiccio, hanno visto la nomenklatura di sinistra schierarsi fortemente con Bersani, i nomi li conosciamo, visti e purtroppo sorbiti nelle loro supponenti interviste nelle TV regionali.
Sono trascorsi pochi mesi e questi stessi signori, al pari di ‘soldati di ventura’, prendendo atto delle avvisaglie di rottamazione del PD in chiave nazionale ad opera di Matteo Renzi, con puerili scuse, velocemente stanno riposizionandosi, con faccia tosta ‘ottima ed abbondante’ come il mitico rancio militare.
A questo punto, noi, ci permettiamo di suggerire di aggiornare il simbolo attuale del PD, sostituendo alle ormai rinsecchite foglioline di ulivo, una sagoma del mitico camaleonte in versione tricolore.
E non stupiamoci, non lamentiamoci se poi i nostri figli, liberi nel pensiero e coscienti più di noi vecchietti inquinati, ci sputeranno in viso, anzi! diamo una scrollatina alla coscienza e porgiamo anche l’altra guancia come ha suggerito ‘il primo compagno socialista del mondo’ che di questi inghippi se ne intendeva.
E ancora non stupiamoci se sempre i nostri figli acclamano Grillo preferendo di gran lunga un ‘comico‘ a una selva di ‘cattivi maestri’. 
Comunque è ormai questione di tempo, la sinistra è pronta ad incamminarsi con Renzi in un percorso di sopravvivenza oltre che di urgente rinnovamento, fattibile soltanto se ci sarà il coraggio di sostituire le attuali stantie poltrone con altre meno sporche e meno comode.
IN ITALIA, GIORNALISTI E POLITICI, SONO VERAMENTE all’ALTEZZA?    –    Il giornalista Gianni Boncompagni, sul Fatto Quotidiano, scrive a proposito dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: ‘si tratta di trovare un re all’altezza della situazione, non certo Brunetta’.
A stretto giro di posta, sempre sul Fatto Quotidiano, risponde Brunetta: ‘caro Boncompagni io sarò anche cresciuto poco ma lei è diventato davvero molto piccolo. Zero Babà’. 
E ancora noi cittadini ci interroghiamo del perchè, in Italia, siamo precipitati culturalmente così …  in basso.
LA PORTA E’ APERTA, BERSANI ATTENTO AGLI SPIFFERI   –    Per mesi  Bersani e buona parte del PD, a declamare: ‘mai un Governo con il PdL, sarebbe disconoscere la nostra identità, tradire gli elettori, mortificare le tante battaglie combattute in nome di una sinistra libera e autorevole’.
Come non detto, ‘tutto da rifare compagni!’,  dopo l’apertura di Franceschini anche Roberto Speranza (nel nome il destino) invia segnali di fumo a Berlusconi: ‘la leggittimazione del Cavaliere arriva dai voti, non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri’.
E ancora Sandro Bondi, scrive su ‘Libero‘: ‘cari compagni democratici (sic!) ve lo dico da ex comunista (sic! sic!) possiamo ben governare tutti insieme’.
Insomma, la porta prima chiusa, poi socchiusa, poi ‘distrattamente’ lasciata  aperta, ora spalancata per Matteo Renzi: Bersani, attento agli spifferi.
MARCO TRAVAGLIO ‘L’UMILE CRONISTA’   –   Quando non prevarica, Marco Travaglio, oltre ad essere un ottimo giornalista. è anche simpatico (…forse a sua insaputa, con quell’aria da chierichetto imbronciato) comunque, divagando un attimo, ‘uno così’ non lo consiglerei a mia figlia intestarditasi a sposare un giornalista che è proprio vero che ogni famiglia ‘ha la sua croce’.
Leggo Travaglio da moltissimi anni, ora sul Fatto Quotidiano, entusiasmandomi per i  suoi affondi caustici, taglienti come bisturi di cristallo, per la completezza delle informazioni e delle deduzioni, a scandagliare la società del malaffare, senza discriminazioni di sorta, politicamente di destra o di sinistra,  ora anche i Grillini e company.
Insomma, Travaglio ‘è un giornalista che conta’, il guaio è che lui si sente anche  ‘speciale, unico nella sua bravura’, una spanna sopra i suoi colleghi, ma non diteglielo perchè, oltre a fare il finto offeso, risponderebbe che non è vero, figuriamoci!  lui ‘un umile cronista al servizio della verità’.
Clamorosa l’ultima presa di posizione (ma anche la penultima sulla ‘trattativa Stato-mafia) con le ‘accuse’ rivolte al Presidente del Senato Pietro Grasso, riferito al periodo di quando era Pna alla Procura di Palermo come capo della Direzione Nazionale Antimafia e ai suoi rapporti con il P.M. di Torino Giancarlo Caselli per una storia di presunto ostracismo alla carriera di quest’ultimo, il tutto sfociato  in una clamorosa querelle, senza mezzi termini e misura, prima nell’emittente La7 in ‘Servizio Pubblico‘ e successivamente, contro replica, in ‘Piazza Pulita‘: a seguito di ciò, il Consiglio Superiore della Magistratura ha avviato una indagine con lo scopo di verificare se effettivamente ci siano stati atti discriminatori o quant’altro, vedremo come andrà a finire.
‘BIRBONCELLO AMOROSO’   –   Tutto è ‘spento’  fuorchè il nostro Presidente Giorgio Napolitano, così scrive sul ‘Giornale’ (il31-3) Ernesto Galli della Loggia (sunto): ‘nel marasma generale l’Italia avverte che il nostro Presidente è l’unica fonte autorevole rimasta … e allora perchè non pensare a prolungare il Suo mandato di uno o due anni?’.
Risponde quel ‘birboncello amoroso’ di Marco Travaglio: ‘imbalsamiamolo’.
ONIDA E I ‘SAGGI INUTILI’   –   Se lo dice lui, il dottor Onida, fuori onda alla ‘Zanzara’, la ‘verità dell’inconscio’  (puerili le sue scuse a seguire, simili a quelle del  bambino sorpreso a rubare la marmellata) noi cittadini ingenui ben ci crediamo: anzi, magari, se è lecito, gradiremmo conoscere quanto questi ‘dieci Saggi’ ci costano se non fosse altro che tutti, ma proprio tutti, conclamano che è il momento di fare sacrifici e risparmiare: o no?.
IL PESCE DI FELTRI   –   Riaffiora ogni tanto la vena goliardica di Feltri, grande protagonista e  gran maestro ai tempi dell’università.   Il 1° aprile sul quotidiano il Giornale del quale è direttore, ‘striscia’ la notizia riferita a un noto politico italiano, di una giovane badante di famiglia messa inavvertitamente incinta (queste cose succedono sempre ‘inavvertitamente’, o qualche volta come per Scajola in una storia diversa immobiliare anche ‘a sua insaputa’ che i miracoli accadono o si possono comunque comprare).
In una intervista alla ‘Zanzara’, il nostro ameno direttore, invitato a dire il nome del personaggio in questione, tra il sornione e il faceto, dichiara: ‘non posso, altrimenti finisco nei  casini (?)  la badante pare sia rumena e il politico non è più al massimo del fulgore, però è rimasto in Parlamento pur faticando, è uno molto cattolico che ha sempre difeso la famiglia che…come si dice, chi difende la famiglia di solito ne ha due o tre’.
Difficile intuire il personaggio, si sa, noi italiani siamo tutti ben pensanti e certi ‘peccatucci’ non albergano nei nostri cuori,  sfuggiamo le tentazioni e il ‘bunga bunga’ come e più del diavolo e, se mai, qualche volta ci caschiamo, l’importante è  negare tutto e principlalmente che non lo sappia Papa Francesco che si arrabbierebbe moltissimo
RUBARE E’ LECITO (?)  –   Ogni giorno, in tal senso, è sempre peggio del giorno prima, lo scoramento è grande, la voglia di buttare la spugna è forte.
Con queste nostre note di denuncia, da molti anni combattiamo per cercare di illuminare le coscienze ma i risultati sono praticamente nulli, non prenderne atto è da illusi.
Sale la rabbia, irrazionalmente viene voglia di consigliare ai nostri figli di intrappredere il mestiere del ‘rubare’, il più redditizio e il meno faticante, senza necessità di studi anzi l’ignoranza è commisurata al successo: gli esempi non mancano, attirano più delle mosche sul miele.
Con grandi sacrifici e perdita di vite umane, l”Italia si è fatta ma gli italiani sono ancora da fare’, troppi manigoldi in giro a sopraffare gli ultimi avamposti a difesa dell’onestà.
CONTRADDIZIONI  (tocchiamoci le palle)   –   Certo che per l’INPS la dipartita di noi vecchietti pensionati  è un sospiro di sollievo e di risparmio.
E, tutto sommato, a una certa età, pur con poco entusiasmo e pur con la convinzione che ‘niente rende interessanti le persone più della loro morte’, ciò sarebbe una buona azione per contribuire alla soluzione della crisi economica.
Ma pur volendo, non è che sia facile, la spesa per un funerale appena decente è spesso insostenibile, circa 6.000 euro, sia per il moribondo (che non paga, salvo eredità) sia per i parenti: si è calcolato che in questi due ultimi anni l’aumento è stato di oltre il 52% per ‘un completo’ appena decente, dal feretro al carro funebre, messa semplice con un solo chierichetto, tasse e concessioni, oneri di tumulazione e certificati vari, lapide attrezzata, corone, ecc..
L’unico risparmio, per ora (ma è prossimo il decreto) il non obbligo di istallazione di un contatore per ciascun parente e amico a seguire il feretro a quantificare il numero di lacrime versate, o,25 euro cadauna, da pagarsi con apposito bollettino a favore del camposanto di residenza.
MILANO DA BERE, OGGI ‘BEVUTA’  dalla Scala alle scale del Tribunale  –   Bei tempi quelli di  Bettino Craxi, con nani, ballerine e puttane e i soliti politici armadilli a farla da padroni: oggi una città non più da bere ma ‘bevuta’ in tutti i sensi, dalla cultura falsamente affrescata al sociale colassato.
Declassata la Scala, tempio della musica, fiore all’occhiello dell’ l’Italia nel mondo, ora soppiantata da altri siti meno prestigiosi ma evidentemente più consoni, quali le scale antistanti il Tribunale con tanto di facciata littoria a ricordare, se mai ce ne fosse necessità e per vanto di qualche nostalgico, il nostro trascorso storico
Dopo la chiassata dei fedelissimi PdL a difendere il loro monarca Berlusconi dall”eccessivo accanimento’ della Magistratura, con sfoggio di fasce tricolori e coro (stonato) dell’Inno di Mameli, è di pochi giorni fa la messa in atto di un’altra operetta, questa volta burlesque, della bella Ruby- Rubacuori (noi non pensiamo mai male: solo ‘rubacuori’ e non altro) al secolo Karima El Mahraug che, ovviamente, con un nome così importante ‘altro’  non poteva  essere che la  ‘nipote’ del Presidente Mubarak.
Ruby, telecomandata e griffata, senza ‘arte ma con piacevole parte’, tutta di se stessa e dell’immaginario, ad arringare la folla e urlare la sua estranietà al ‘bunga bunga’ (ripetiamo: noi ne siamo fermamente convinti…) e dichiararsi, ora, totalmente cambiata ‘negli usi e nei costumi’, mamma felice di una bimbetta appena nata; sono i soliti giudici ad avercela con lei  e quei giornalisti ‘malandrini & pecorecci’ che travisano volutamente le parole sciorinate dalla sua boccuccia di rosa.
SCOMUNICA IN VISTA (per il parroco)  –   Il parroco di Dese, paesino alle porte di Venezia, ha ‘tuonato’ dal pulpito ai suoi fedeli: ‘che non capiti mai che un mio parrocchiano sia tentato di uccidersi a motivo della crisi economica, io l’aiuterò a prendere i soldi che gli servono da chi si è arricchito sulla pelle dei poveri’.
TUTTE LE STRADE PORTANO AD ARCORE   –    Bersani, in evidente stato confusionale e crisi di astinenza va a colloquiare, ha così deciso, con Berlusconi: tutti a domandarsi cosa avrà di diverso da dire da quanto da mesi va spifferando (mai un Governo inciucio di larghe intese con il PdL).
Per altro, ‘Berlusconi ineleggibile’ è  una delle primissime richieste di voto in calendario alle Camere, con il Movimento5stelle tanto determinanto quanto irremovibile; anche il PD ha dovuto, suo malgrado, dichiarare che non potrà esimersi dal votare ‘Berlusconi ineleggibile’  se non fosse altro per evitare il rischio di perdere un bel po’ del proprio elettorato.
E allora, come sintesi, ci domandiamo cosa va a fare Bersani da Berlusconi, forse per farsi una ‘birretta’  che di ‘bunga bunga’ non è certo interessato?.
A questo punto, con coerenza, per strategia, meglio sarebbe che all’incontro si recasse Matteo Renzi il quale ha sempre dichiarato che il ‘Cavaliere è eleggibile’, oltretutto ben conoscendo la strada per Arcore dove è già stato gradito ospite.
‘PIU’ BELLA CHE INTELLIGENTE’   –   Una non più giovane politica democratica sta passeggiando in un bosco quando si imbatte in un’antica lampada ad olio; inizia a strofinarla e appare il Genio: “Posso vedere esauditi i miei tre desideri?”.  “No! dice il Genio… a causa dei cattivi tempi, della recessione, della globalizzazione, dell’inflazione, degli scioperi e di tutte le altre menate mondiali, oggi come oggi posso offrirti un solo desiderio da esaudire…”   La donna allora tira fuori dalla borsa una cartina geografica e dice: “In tal caso, vorrei la pace in Medio Oriente; vedi questa cartina? vorrei che questi Paesi la smettessero di farsi la guerra!”.
Il Genio butta un occhio alla cartina e sbotta: “Ma accidenti, questi Paesi sono in guerra da sempre! E’ vero che sono potente, ma non così tanto! Niente da fare. dai chiedimi qualche altra cosa”.   La donna ci pensa un po’ e dice: “Non sono mai riuscita a trovare un uomo, sensibile e affettuoso, colto e intelligente, che mi faccia ridere, che mi rispetti, che sappia capirmi e sostenermi, che sia un amante premuroso e mi riempia di complimenti, che mi faccia sentire bella e desiderata, che non passi tutto il tempo a guardare il calcio in tv, che mi porti ogni giorno la colazione a letto e che non mi tradisca…”   Il Genio ci pensa su bene, poi dice, sospirando: “Damme qua, famme un po’ rivedè stà cazzo de cartina…” (anonimo ma non troppo)

 


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G.Gigliotti

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