Trucioli

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Albenga / Una notte fra le stelle: “La cometa di Pasqua”


“La cometa di Pasqua”: suo prossimo passaggio fra 100 milioni di anni  Sembrava una sera come tante; il cielo, qualche nuvola, il sole che stava tramontando e una manciata di stelle che si affacciavano pallide, offuscate dalle luci e dal fumo delle città, che stavano lasciando alle nostre spalle, assieme al mare. Salendo per raggiungere il punto di osservazione sulle alture alassine, un panorama mozzafiato avvolto nel blu.

La cometa di Pasqua

Alla Madonna della Guardia, la spedizione G.A.V.I. (Gruppo Volontari Astrofili Ingauni), presieduta da Andrea Curto, messo in campo tutto “l’arsenale”, ha dispiegato le forze per scovare quella tanto attesa scia luminosa. Dopo una lunga e quasi interminabile attesa, impiegata a scrutare l’orizzonte e il tramonto del sole, per scovare un indizio ed illustrare ai presenti il magico mondo delle stelle, ecco la resa.”

E’ quanto riferisce Tommy Marinelli, il nostro fotografo al seguito del gruppo di astrofili, che prosegue: ”Ad un tratto, anche se poteva essere uno dei tanti aerei che passano sopra le nostre teste, un piccolo bagliore richiama la mia attenzione, scatta l’allerta: ad occhio nudo, si intravvede la cometa con la sua coda luminescente. Bellissima ed emozionante”.

La cometa di Pasqua”, così chiamata per la sua visibilità, tempo permettendo proprio in occasione delle prossime festività, denominata C/2011L4 Pan-STARRS scoperta nel 2011 dal telescopio Pan-Starrs alla Hawaii è una cometa non periodica ed è una delle due comete che allerteranno quest’anno con il loro passaggio.

La cometa Panstarrs è una cometa “sungrazing”, cioè in transito molto vicino al Sole e proviene dalla Nube di Oort, una grande nube di forma sferica fatta da nuclei di comete che avvolge il nostro Sistema Solare, ben oltre l’orbita di Nettuno. L’orbita di questa cometa è ellittica ed il suo prossimo passaggio si stima avverrà fra cento milioni di anni.

La cometa rimarrà osservabile ancora per qualche giorno, anche se però sta già diminuendo la sua luminosità, perché si sta ormai allontanando dal Sole.

Un evento imperdibile per il G.A.V.I. ( www.astrogavi.it ) che, costituitosi ufficialmente nel 2004, dopo anni di impegno, è sempre a caccia di stelle.

Appassionati astrofili, studiosi e ricercatori da tempo promuovono l’osservazione delle stelle attraverso corsi didattici nelle scuole e incontri pubblici, un po’ in tutta la provincia savonese. Attività di approfondimento e divulgazione svolta dal gruppo che si definisce “senza fissa dimora”, ma con un ambizioso progetto da realizzare: un Osservatorio Astronomico a Caprauna, sulle Alpi Marittime, a mezz’ora di auto da Albenga, libero da interferenze luminose e inquinamento urbano. Un sogno per tutti gli “amanti del cielo” cui è possibile contribuire attraverso la scelta del 5 per mille sulla propria dichiarazione dei redditi.

Grazia Noseda


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G. Costanza

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