Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. Spirito/ La giunta Gandolfo e l’emergenza criminalità


Alla giunta GANDOLFO, che “…alle parole preferiamo i fatti…”, doveva capitare sul collo anche questa ondata di aggressioni, furti, rapine, rapine a mano armata e negozi svaligiati, che negli ultimi tempi sono avvenuti a Borghetto S.S., perché dimostrasse il suo disagio nella gestione della cosa pubblica e la sua mancanza di capacità a dialogare con la popolazione.

  • “…non credo che Borghetto sia meno sicura di un tempo….eventi di questo genere si sono
    sempre verificati” (???) – vice sindaco Stefania MARITANO – Il Secolo XIX del 23/01/2013.
  • “…la situazione non è così grave come sembra…statisticamente la nostra è ancora un’isola
    felice (???) – sindaco Giovanni GANDOLFO – Il Secolo XIX del 24/01/2013.

Poi arriva l’assessore PICASSO, noto per la sua grande empatia verso i commercianti, con un chiaro e preciso invito a delinquere:

  • “…il settanta percento (delle telecamere di sorveglianza) in questo momento non è operativo” …” Picasso parla senza mezzi termini di situazione disastrosa…” Il Secolo XIX del 24/01/2013.

Con questa bella tripletta si son giocati, più o meno, il settanta percento dei voti (l’opposizione ringrazia) ed hanno perso quello che si suol dire una buona occasione per star zitti.

E’ anche probabile che il loro comportamento sia dovuto al fatto che hanno saltato qualche lezione dei corsi serali che si tengono all’ISPAAP (Istituto Superiore dei Prigliani di Avviamento Alla Politica).

L’attuale Amministrazione, forse, si è dimenticata che il primo dovere che ha è quello di rispondere alle istanze della cittadinanza e in un caso come questo, oltre ad attivarsi immediatamente e non aspettare che a momenti ci scappava il morto, doveva dire semplicemente: “State tranquilli, faremo tutto il possibile per arginare questa serie di crimini“, agire di conseguenza e non rispondere come hanno risposto, con una buona dose di insensibilità e un pizzico di arroganza, quasi che le lamentele della cittadinanza dessero fastidio.

Dovrebbe anche ricordarsi, l’Amministrazione, che quando una persona ha l’ambizione di vincere una sfida elettorale per governare un Paese che, non dimentichiamolo, è una nobile ambizione, dovrebbe possedere le capacità per affrontare i gravosi compiti che l’aspettano, in quanto poi, col tempo, emergono le carenze e le incapacità. E i danni prodotti da una tale situazione li pagano solamente i cittadini. In fondo, a quella persona, di mettersi in lista per fare il pubblico amministratore, non glielo ha mica ordinato il medico (oppure si?).

La cittadinanza si aspetta che le promesse fatte in campagna elettorale e nelle pubbliche assemblee siano essere mantenute e se non si possono mantenere dovrebbe essere spiegato il perché. Se ciò non accade siamo autorizzati a pensare che l’Amministrazione non è in grado di governare.

Emblematico è il fatto che l’assessorato ai Lavori Pubblici (punto chiave del governo cittadino) sia stato affidato ad un laureando in lettere, confermando con questo che la funzionalità del comune è stata sacrificata agli equilibri politici. Siamo certi che in una simile situazione un assessore, non molto competente in materia, diventa pericolosamente dipendente dai tecnici, spogliandosi così della delega che gli elettori gli avevano conferito e creando disagi derivanti dall’incompetenza.

Di tutto questo stato di cose ne sono esempio i grandi e finora irrisolti problemi di Borghetto S.Spirito:

– l’approdo turistico;

-il P.U.C.;

– il castello Borelli.

– l’ex oleificio;

Circa l’approdo turistico erano comparsi sui giornali alcuni proclami di immediato sblocco dei problemi ed “inizio dei lavori al più presto”. Si era anche mobilitato l’ex sindaco Santiago VACCA per dare una mano. “Aua scì ca semmu a postu!” ha esclamato quel nostro amico saggio; infatti l’approdo è ancora lì , uguale e identico a due anni fa.

Per il P.U.C. avevamo capito, alla pubblica assemblea dei primi di dicembre 2012 (ma forse avevamo capito male), che era in corso di adozione. Non se ne sa più niente.

Anche il recupero del castello Borelli avrebbe dovuto essere già partito, sempre stante gli articoli “proclamatori” comparsi sui giornali, tanto che, pare, alcune agenzie immobiliari abbiano già ricevuto delle richieste di acquisto di appartamenti a Capo S.  Spirito.

Sull’ex oleificio un imbarazzante silenzio di tomba.

Insomma, la giunta GANDOLFO deve prendere coscienza che per gestire la normale amministrazione, pagare i fornitori, cambiare le lampadine bruciate ci bastava un commissario prefettizio. La Città di Borghetto S. Spirito, che ha insegnato al Partito Democratico prima e al Popolo delle Libertà poi, come si fa ad escludere dalle liste elettorali gli “Incandidabili” e gli “Impresentabili”, si merita qualcosa di più e i Borghettini devono pretenderlo.

Silvestro Pampolini


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S.Pampolini

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