Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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I moderati


L’allegria promossa da Bersani ignorata dal PDL- Caina vi attende o traditori spudorati (ipse dixit)- caduto il muro di Berlino e cacciati i sovietici calati tra i berluscones liguri- finalmente sappiamo dove erano finiti i comunisti-

Ci siamo spesso chiesti che cosa significhi l’aggettivo sostantivato moderati usato dai berluscones, da Casini, da Fini ecc.- Lasciamo perdere i dizionari; per far contenti tutti indicano conservatori, centristi, riformisti (?) (vedasi Pittàno- Zanichelli ed.). Noi pensiamo che siccome, in buona sostanza, tutti dicono di voler riformare qualcosa senza fare rivoluzioni violente, ogni schieramento politico possa essere compreso sotto tale denominazione. Anche Grillo, il cui handicap fondamentale è quello di avere perso il senso dell’umorismo (il che per un comico appare piuttosto grave) è, a modo suo, un moderato e soprattutto lo sono le brave persone che è riuscito ad aggiogare.

Però, leggendo le ampie cronache del 2 dicembre scorso sulla defenestrazione dei vertici berlusconiani liguri, ad opera dell’onorevole Scajola e dei suoi, quasi manu militari, noi non riusciamo a comprendere come l’assessore provinciale Santiago Vacca possa aver dichiarato : “… Finalmente …si è riuscito, pur con fatica ed a colpi di votazioni democratiche, a ripristinare questi semplici principi democratici. A mio parere non deve essere la fine di qualcosa o di qualcuno, ma l’inizio di un Pdl ligure aperto al popolo dei moderati che ha il compito e il dovere di rappresentare.”

A monte di codeste affermazioni, abbiamo una specie di saga, da notte dei lunghi coltelli, in cui sotto l’egida dell’onorevole Scajola, i vertici regionali del partito, sono stati letteralmente, ancorché metaforicamente, defenestrati, comunque messi in fuga, accusati di turpe tradimento, nonché del peggiore sovietismo.

Una minaccia grave dell’ex ministro è derivata dalla conoscenza, da lui dichiarata, dei loro segreti per la sua frequentazione istituzionale degli italioti 007. Non ci pare una bella cosa. Come se non bastasse, ha rincarato la dose con l’augurio di vederli finire nell’ultimo girone dell’inferno dantesco che, lo ricordo a me stesso, è quello dei traditori: il più tremendo, sotto il vento super ghiacciato delle ali di Satana, il girone del Conte Ugolino, per intenderci. Ma il fatto più straordinario è l’apparire, l’acclararsi, nel linguaggio scajolano, della fede nell’esistenza dell’inferno, e non di chissà quale inferno, ma proprio di quello descritto dal gran padre Dante. Dunque l’onorevole del western ligure si è convinto, come le donne che se lo indicavano quando passava (facendolo ridacchiare), che Dante all’inferno ci sia stato davvero e che l’inferno esista così come descritto dal Poeta con la sua alta fantasia. Le risorse del Ministro per antonomasia sono cospicue, tracimano nella trascendenza ed Egli lo…sa.

Torniamo alla dichiarazione del Dottor Santiago Vacca che merita una approfondita analisi. Innanzi tutto cosa potrebbe significare che la defenestrazione dei vertici piedellini “non deve essere la fine di qualcosa o di qualcuno”? Egli suppone che ciò potrebbe accadere e vi si oppone? la fine di qualcosa (la cosa ? che cosa?), o di qualcuno (di chi? e come ? politicamente? spiritualmente? fisicamente?!.) I dubbi che sorgono dalle parole calibrate del Nostro sono atroci. Acclari, almeno lui, per favore. Già sono smembranti quei colpi (ohilà!) di votazioni democratiche perché i colpi, di qualsiasi genere, hanno sempre poco di democratico, ma resta profondamente misterioso come possa parlarsi di un’apertura al popolo dei moderati, che il partito scaiolano avrebbe addirittura il compito di rappresentare, stante il coacervo di invettive e minacce che di moderato non hanno proprio nulla.

Dopo la caduta del muro di Berlino, abbiamo sempre faticato a reperire “comunisti”, o politici che siano rimasti tali, almeno nella nostra bella Italia. Ne conosciamo solamente uno : l’avvocato Nazareno Siccardi (nella foto) di Albenga. Ci ha pertanto sempre stupito il continuo riferimento ad essi formulato da Lui, ad ogni pie’ sospinto. In qualsiasi contrattempo ha accusato i comunisti, tutti comunisti: giudici, pubblici ministeri, managers di società concorrenti, contraddittori, giornalisti, avversari politici, persino Fini… ecc. Ma adesso abbiamo capito: i comunisti li vede dappertutto perché li ha in casa sua; non ci riferiamo a Bondi ma a tutto il consesso dei dirigenti liguri, comunisti della fazione bolscevica, da non confondersi con i menscevici del ponente che , invece, sono moderati: moderati nel parlare, moderati nel vestire, moderati nelle questure…(Ci si perdoni la parafrasi di Petrolini) Suvvia, con Scandroglio? Ma vi pare?


Sursum corda, un po’ di allegria ragazzi ! l’ha detto Bersani: siamo o non siamo tutti italiani?

BELLAMIGO


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