Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’insostenibile leggerezza delle foglie e la multa dei vigili di Borghetto S.Spirito


Nel giorno stesso in cui il comandante della Polizia Municipale di Borghetto Santo Spirito, patteggiava, con il Tribunale di Albenga, sei mesi di condanna per abuso di ufficio ( pare abbia cancellato decine e decine di multe) alcuni suoi sottoposti sembravano strenuamente impegnati a recuperare il terreno e gli introiti perduti. A me è successo questa.

Me ne andavo con il motociclo lungo la provinciale per il Piemonte procedendo verso l’abitato di Borghetto, quando venivo fermato da una pattuglia di Vigili e dopo un meticolosissimo controllo dei documenti e del mezzo mi veniva elevato un verbale di contravvenzione per aver condotto il veicolo con il carico mal sistemato. Le foto, di per sé sono abbastanza eloquenti e bastano, da sole, ad evidenziare l’entità del reato ma mi piacerebbe aggiungere qualche ulteriore dettaglio.

Il veicolo è un Ape 50, il corpo del reato è un alberello di ciliegio di altezza di ml 1,90 (vaso compreso); diametro massimo dell’astone cm 1,70; larghezza massima alle fronde cm 38.

Il ciliegio si sa , ha un suo punto debole: mal sopporta la potatura o la rottura dei rami. Questo da adulto. A maggior ragione appena invasato, con i rametti terminali di consistenza quasi erbacea. Ho preferito quindi (anche se la lunghezza del tragitto avrebbe di poco superato il chilometro) non trasportarlo in verticale per evitare che l’impatto con il vento potesse danneggiarlo, ma adagiarlo trasversalmente sul fondo del cassone, con il vaso ben incastrato in un vertice, sotto le sponde rientranti dei bordi e la parte più robusta del gambo ben ferma nel vertice opposto. Restava fuori dal cassone la parte terminale di due ramicelli (25 cm) ricoperta da una dozzina di foglie.

La distanza percorsa sulla provinciale, dopo essere uscito dal vivaio e prima che venissi fermato era stata poco più di un centinaio di metri e quella che mi restava da percorrere forse meno di un chilometro. Nelle poche decine di metri percorsi (la velocità, va da sè, non poteva superare i 30 Km/h) non ho incrociato ne mi ha superato alcun altro veicolo ed il vaso, ben fermo nel suo angolo non si è minimamente mosso.

Il resto lo dice chiaro la contravvenzione: multa ( € 80,00) reprimenda, decurtazione di punti (3) sulla patente e ritiro dei documenti di circolazione fino alla sistemazione del carico.

Ho potuto ripartire avendo casualmente in cabina uno spago (del tipo con cui si infioccano i pacchettini) che raggiungeva a malapena i due lati del cassone. L’ho fissato, proteggendo (?) l’alberello da improbabili sbalzi verticali. Ho pagato la multa senza presentare ricorso al giudice di pace, per evitare fastidi all’Amministrazione o magari indurre il Comandante ad annullarla per “autotutela” .

Ho voluto accompagnare questa mia nota con una filastrocca (tipo Corriere dei Piccoli) così, per sdrammatizzare il tragicomico episodio che, in effetti, sembra un incrocio tra un racconto di Kafka ed il Signor Bonaventura. (anch’io, come vittima, faccio naturalmente parte della sceneggiata). La leggerò ai miei nipotini, per i quali avevo acquistato il ciliegio e, forse, quanto accaduto potrà essere un valido esempio didattico nei corsi delle Autoscuole del circondario e di allerta per i prossimi acquirenti di alberi di Natale.

 Me ne andavo pian pianino

sul mio fido motorino,

con ben fermo nel cassone

di ciliegio un bel pollone

quando ho visto, in tutta fretta

balenare una paletta.

Ohimè, è la Municipale

Che avrò mai fatto di male?

“Altolà seduta stante!

Dove va con quelle piante!

Lo stormire delle fronde

tutto il traffico confonde!”

“Favorisca la patente!”

urla il vigile furente

e poi, senza patteggiare

pone mano al suo verbale.

“Sia punito immantinente

l’efferato delinquente!

Una drastica sanzione

può servigli di lezione”

“Per un carico sospeso

Euro ottanta, beninteso,

e tre punti certamente

toglierò dalla patente!”

“Per un fallo ‘si gravoso

Son fin troppo generoso.

Più non osi protestare.

E ora vada! Circolare!”

La morale della storia

imparatela a memoria:

spesso è meglio diffidare

di chi è li per tutelare.

Forse a te, signorinetta

petto in fuori e gonna stretta

multeranno parimenti

i tuoi ( slurp..) carichi sporgenti

Chi è quel vigile, direte

Forse già lo conoscete,

di sicuro io lo so …..

Ma, per ora, dico …. Boh!

Renzo Patetta



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